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Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija

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Il portale della chiesa di Maria Madre di Dio e la chiesa<br />

del Re a Studenica. Sotto: Il ritratto del re Milutin,<br />

affresco, la chiesa del Re, XIII secolo<br />

cio. Ispirato all’Albero genealogico di Jesse, fu dipinto, ed era la<br />

prima volta che questo avveniva nell’arte serba, l’Albero genealogico<br />

dei Nemanjić. Sono di particolare rilievo anche i ritratti<br />

del benefattore e capostipite da vecchio e della giovane moglie<br />

Simonida, una principessa bizantina “nata nella porpora”.<br />

Re Milutin ristrutturò completamente la chiesa principale o<br />

katholicon del monastero di Chilandari sul monte Athos. Nello<br />

stesso periodo furono completati sia i lavori di fortificazione del<br />

monastero che la costruzione della Hrusija Pirg (pyrgoi in greco<br />

significa “torri”) con la Cappella del Redentore. Grazie alle donazioni<br />

di Milutin, la ricchezza del monastero fu accresciuta in<br />

modo significativo. Seguendo il modello delle chiese più antiche<br />

del monte Athos, e precisamente quelle di Lavra, Ivrion e Vatopediou,<br />

la chiesa principale di Chilandari ha pianta cruciforme,<br />

con altare tripartito e due absidi aggiunte ai lati della navata.<br />

A differenza degli edifici da lui precedentemente edificati,<br />

re Milutin fece costruire il proprio mausoleo, la chiesa di Santo<br />

Stefano a Banjska, sul modello della chiesa della Madre di Dio<br />

di Studenica, la chiesa mausoleo del fondatore della dinastia<br />

Nemanjić.<br />

Capomastri e artigiani giunsero qui dalle coste dell’Adriatico.<br />

La chiesa di Santo Stefano è una chiesa a navata unica con<br />

cupola, altare tripartito sul lato est, campate del coro alte e un<br />

nartece fiancheggiato da campanili. Le facciate furono rivestite<br />

di blocchi di marmo di tre diversi colori e abbellite con abbondanti<br />

decorazioni scultoree. Della decorazione un tempo splendida<br />

resta solo una piccola parte. La scultura più importante,<br />

che una volta decorava la lunetta sopra il portale principale,<br />

ritrae la Vergine Maria con Gesù bambino in grembo. Questa<br />

scultura si è conservata fino ad oggi e si trova nel vicino monastero<br />

di Sokolica. Degli affreschi di Banjska resta solo un esiguo<br />

numero di medaglioni con ritratti di santi sotto la cupola, gli<br />

altri sono andati distrutti.<br />

Il complesso ecclesiastico di Peć fu completato entro la metà<br />

del XIV secolo. L’arcivescovo Nikodim fece costruire la chiesa<br />

di San Dimitri sul lato nord della chiesa dei Santi Apostoli. Lungo<br />

il lato sud, l’arcivescovo Danilo II costruì la chiesa della Madre<br />

di Dio Odigitria (“che indica la via” Bogorodica Odigitrija).<br />

Per sua iniziativa, lungo il lato ovest delle tre chiese, fu aggiunto<br />

un vasto nartece aperto. L’intero complesso è elegantemente<br />

completato dalla Cappella di San Nicola sul lato sud della chiesa<br />

della Vergine Maria, anch’essa voluta dall’arcivescovo Danilo<br />

II. Il suo contributo al complesso monastico del Patriarcato di<br />

Peć è testimoniato dal suo ritratto come committente nel nartece<br />

della chiesa della Madre di Dio Odigitria. La chiesa di Cristo<br />

Salvatore a Dečani è stata donata da re Stefano Dečanski e<br />

da suo figlio il re, e poi imperatore, Dušan. Essa fu costruita in

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