Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
128<br />
Il portale della chiesa di Maria Madre di Dio e la chiesa<br />
del Re a Studenica. Sotto: Il ritratto del re Milutin,<br />
affresco, la chiesa del Re, XIII secolo<br />
cio. Ispirato all’Albero genealogico di Jesse, fu dipinto, ed era la<br />
prima volta che questo avveniva nell’arte serba, l’Albero genealogico<br />
dei Nemanjić. Sono di particolare rilievo anche i ritratti<br />
del benefattore e capostipite da vecchio e della giovane moglie<br />
Simonida, una principessa bizantina “nata nella porpora”.<br />
Re Milutin ristrutturò completamente la chiesa principale o<br />
katholicon del monastero di Chilandari sul monte Athos. Nello<br />
stesso periodo furono completati sia i lavori di fortificazione del<br />
monastero che la costruzione della Hrusija Pirg (pyrgoi in greco<br />
significa “torri”) con la Cappella del Redentore. Grazie alle donazioni<br />
di Milutin, la ricchezza del monastero fu accresciuta in<br />
modo significativo. Seguendo il modello delle chiese più antiche<br />
del monte Athos, e precisamente quelle di Lavra, Ivrion e Vatopediou,<br />
la chiesa principale di Chilandari ha pianta cruciforme,<br />
con altare tripartito e due absidi aggiunte ai lati della navata.<br />
A differenza degli edifici da lui precedentemente edificati,<br />
re Milutin fece costruire il proprio mausoleo, la chiesa di Santo<br />
Stefano a Banjska, sul modello della chiesa della Madre di Dio<br />
di Studenica, la chiesa mausoleo del fondatore della dinastia<br />
Nemanjić.<br />
Capomastri e artigiani giunsero qui dalle coste dell’Adriatico.<br />
La chiesa di Santo Stefano è una chiesa a navata unica con<br />
cupola, altare tripartito sul lato est, campate del coro alte e un<br />
nartece fiancheggiato da campanili. Le facciate furono rivestite<br />
di blocchi di marmo di tre diversi colori e abbellite con abbondanti<br />
decorazioni scultoree. Della decorazione un tempo splendida<br />
resta solo una piccola parte. La scultura più importante,<br />
che una volta decorava la lunetta sopra il portale principale,<br />
ritrae la Vergine Maria con Gesù bambino in grembo. Questa<br />
scultura si è conservata fino ad oggi e si trova nel vicino monastero<br />
di Sokolica. Degli affreschi di Banjska resta solo un esiguo<br />
numero di medaglioni con ritratti di santi sotto la cupola, gli<br />
altri sono andati distrutti.<br />
Il complesso ecclesiastico di Peć fu completato entro la metà<br />
del XIV secolo. L’arcivescovo Nikodim fece costruire la chiesa<br />
di San Dimitri sul lato nord della chiesa dei Santi Apostoli. Lungo<br />
il lato sud, l’arcivescovo Danilo II costruì la chiesa della Madre<br />
di Dio Odigitria (“che indica la via” Bogorodica Odigitrija).<br />
Per sua iniziativa, lungo il lato ovest delle tre chiese, fu aggiunto<br />
un vasto nartece aperto. L’intero complesso è elegantemente<br />
completato dalla Cappella di San Nicola sul lato sud della chiesa<br />
della Vergine Maria, anch’essa voluta dall’arcivescovo Danilo<br />
II. Il suo contributo al complesso monastico del Patriarcato di<br />
Peć è testimoniato dal suo ritratto come committente nel nartece<br />
della chiesa della Madre di Dio Odigitria. La chiesa di Cristo<br />
Salvatore a Dečani è stata donata da re Stefano Dečanski e<br />
da suo figlio il re, e poi imperatore, Dušan. Essa fu costruita in