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adattarsi Moquette e carta da parati, pia - Segnalo.it

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filosofia<br />

Gli altri formano l'uomo; io lo racconto e ne rappresento uno in particolare assai mal fatto, e il<br />

quale, se avessi <strong>da</strong> modellare nuovamente, farei invero diverso <strong>da</strong> quel che è. Oramai, è fatto.<br />

Ora, le linee del mio r<strong>it</strong>ratto non si disperdono, benché cambino e si diversifichino. Il mondo non è<br />

che un movimento continuo. Ogni cosa vi si muove senza tregua: la terra, le rocce del Caucaso,<br />

le piramidi d'Eg<strong>it</strong>to, e del movimento pubblico e del proprio. La stessa costanza altro non è che un<br />

movimento più languido. Non posso assicurare il mio oggetto. Se ne va fosco e barcollante, di una<br />

ebbrezza naturale. Lo colgo in questo punto, come si presenta, nell'istante in cui me ne<br />

interesso. Non dipingo l'essere. Dipingo il passaggio [.]. E' un controllo di diversi e mutevoli<br />

avvenimenti cangianti e d'immaginazioni irrisolte e, quando cap<strong>it</strong>a, contrarie; che io sia un altro me<br />

stesso, o che io colga i soggetti <strong>da</strong> altre circostanze e considerazioni. Tant'è che mi contraddico<br />

talvolta, ma la ver<strong>it</strong>à, come diceva Demadio, non la contraddico affatto. Se la mia anima potesse<br />

essere ferma, non mi saggerei, mi risolverei; è sempre in formazione e in prova. Quella che<br />

propongo è una v<strong>it</strong>a semplice e senza lustro, è un tutt'uno. Si può legare altrettanto bene tutta la<br />

filosofia morale a una v<strong>it</strong>a popolare e privata che a una v<strong>it</strong>a di stoffa più ricca; ciascun uomo<br />

porta in sé la forma intera dell'umana condizione.<br />

Michel de Montaigne<br />

Saggi (vol.III)<br />

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Analisi testuale<br />

T<strong>it</strong>olo:<br />

Il t<strong>it</strong>olo sembra perdersi nell'insieme tanto vasto quanto anonimo del genere del saggio. In realtà, il<br />

contenuto di questo passo mostra fino a che punto esso sia significativo ed appropriato: il libro si<br />

int<strong>it</strong>ola "saggio" precisamente e letteralmente perché lo scopo dell'autore è quello di saggiarsi<br />

attraverso la scr<strong>it</strong>tura, e allo stesso tempo quello di farsi saggiare <strong>da</strong>l lettore. Infatti, l'oggetto del<br />

libro è il racconto di sé in quanto uomo ("io racconto [l'uomo] e ne rappresento uno in<br />

particolare"). Un riferimento chiaro al legame che c'è tra il t<strong>it</strong>olo e il saggiarsi si trova alla fine del<br />

primo paragrafo: "Se la mia anima potesse essere ferma, non mi saggerei, mi risolverei"; qui<br />

Montaigne indica esplic<strong>it</strong>amente la ragione del suo libro, e quella della scelta del t<strong>it</strong>olo.<br />

Oggetto:<br />

Se è vero che l'oggetto del racconto è un uomo "in particolare", ciò non significa che esso sia<br />

"degno" di essere "raccontato" per motivi a lui intrinseci: quest'uomo non è né particolarmente<br />

importante né in alcun modo esemplare ("ne rappresento uno assai mal fatto" - par. 1; "Quella che<br />

propongo è una v<strong>it</strong>a semplice e senza lustro" - par. 2). In altre parole, qui non si tratta, come nel<br />

caso delle Confessioni di Rousseau (1765-70), di parlare di sé perché si vuole rivendicare la<br />

dign<strong>it</strong>à del soggetto individuale. L'IO narrante parla di sé unicamente perché appartiene al genere<br />

umano, come uno dei tanti possibili rappresentanti dell'Uomo, perché "si può legare altrettanto<br />

bene tutta la filosofia morale a una v<strong>it</strong>a popolare e privata che a una v<strong>it</strong>a di stoffa più ricca" (par.<br />

2).<br />

Forma:<br />

Come abbiamo già detto, l'oggetto del libro è il racconto di sé. Ma questa osservazione necess<strong>it</strong>a<br />

di alcune precisazioni. Gli Essais (Saggi) di Montaigne non sono né un diario né un'autobiografia:<br />

infatti, a differenza del diario, non abbiamo nessuna successione cronologica né divisione in<br />

sezioni con <strong>da</strong>tazioni diverse; e a differenza dell'autobiografia, non ci viene presentata la v<strong>it</strong>a di<br />

un uomo che è importante nella sua individual<strong>it</strong>à (storica, sociale, ecc.), raccontandola secondo<br />

uno schema ordinato e volto a dimostrare qualcosa. Gli Essais sono il risultato di una scr<strong>it</strong>tura<br />

aperta, il cui unico scopo è quello di "raccontare" un uomo.<br />

R<strong>it</strong>mo:

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