adattarsi Moquette e carta da parati, pia - Segnalo.it
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"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!<br />
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella<br />
che staje malato ancora e' fantasia?...<br />
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.<br />
'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo,<br />
trasenno stu canciello ha fatt'o punto<br />
c'ha perzo tutto,'a v<strong>it</strong>a e pure 'o nomme:<br />
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?<br />
Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,<br />
suppuorteme vicino-che te 'mporta?<br />
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:<br />
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"<br />
Tot', Antonio De Curtis<br />
in TOTO'<br />
MORTE TEMPO ETERNITA'<br />
Giudicherai sventura gravissima la perd<strong>it</strong>a di una persona che ami, eppure ciò sarà altrettanto<br />
insensato quanto <strong>pia</strong>ngere la caduta delle foglie <strong>da</strong>gli alberi leggiadri che ornano la tua casa. Tutti<br />
gli esseri che ti <strong>da</strong>nno gioia, guar<strong>da</strong>li come guarderesti quegli alberi, godili finché sono in fiore. La<br />
sorte farà cadere un giorno l'uno, un giorno l'altro. Ma come la caduta delle fronde è un evento<br />
facile <strong>da</strong> sopportare perché le foglie rinascono, così si può dire della perd<strong>it</strong>a delle persone che<br />
ami e che tu consideri come la gioia della tua v<strong>it</strong>a, perché, anche se non rinascono, possono<br />
essere rim<strong>pia</strong>zzate <strong>da</strong> altre. "Ma non saranno le stesse", mi dici. Neppure tu lo sarai. Ogni giorno,<br />
ogni ora produce in te un cambiamento, senonché negli altri quest'azione travolgente del tempo<br />
appare con più evidenza, mentre in te rimane nascosta, perché è un processo che non si svolge<br />
apertamente. Gli altri ci sono strappati, noi, invece, siamo tolti a noi stessi furtivamente. Orbene,<br />
non farai alcuna di queste riflessioni e non opporrai rimedi alle fer<strong>it</strong>e, ma ti creerai motivi di<br />
inquietudine, ora sperando, ora disperando? Se sei saggio, tempererai l'una cosa con l'altra: non<br />
spererai senza una nota di disperazione e non dispererai senza una nota di speranza.<br />
Lucio Anneo Seneca > Epistulae morales ad Lucilium > 104, 11-12<br />
in Seneca Lucio Anneo<br />
MORTE TEMPO ETERNITA'<br />
Il contadino, se sono stati abbattuti degli alberi, perché il vento li ha sradicati o un turbine<br />
scatenatosi con furia improvvisa li ha spezzati, copre di cure i germogli che ne restano e, al<br />
posto degli alberi perduti, dispone sùb<strong>it</strong>o con ordine sementi e polloni; e in un attimo - poiché il<br />
tempo, se è travolgente nel <strong>da</strong>nneggiare, è altrettanto veloce a incrementare - crescono più<br />
rigogliosi di quelli perduti. Orbene, così fai tu, sost<strong>it</strong>uisci i cari che hai perduto con quelli che ti<br />
restano (o che verranno) e riempi i posti vuoti; allevierai così un solo dolore con una dop<strong>pia</strong><br />
consolazione. E' vero che la natura dei mortali è fatta così: nulla ci <strong>pia</strong>ce di più di quello che si è<br />
perduto. Ma così facendo siamo ingiusti verso ciò che ci ci rimane, perché non facciamo altro che<br />
rim<strong>pia</strong>ngere ciò che invece ci è stato ormai defin<strong>it</strong>ivamente strappato.<br />
Lucio Anneo Seneca > Consolatio ad Marciam > 16, 7-8<br />
in Seneca Lucio Anneo