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SIMBOLI ARCHETIPI GRANDE MADRE MEDITERRANEA<br />
“La chiave che permette di schiudere l’enigma dell’anima <strong>it</strong>aliana è la constatazione che in Italia<br />
regna la Grande Madre med<strong>it</strong>erranea, la quale non ha perduto nei millenni né di potenza né di<br />
influenza. Essa è la premessa archetipica che si ravviva in ogni singola donna <strong>it</strong>aliana se si fa<br />
appello alle sue qual<strong>it</strong>à materne.<br />
…<br />
Nel dominio psichico essa produce prima di tutto una specifica att<strong>it</strong>udine materna. L’istinto<br />
materno la impegna interamente alla cura e alla protezione del bambino, un atteggiamento che si<br />
estende all’infin<strong>it</strong>o attraverso meccanismi di proiezione; poiché dovunque essa trovi un oggetto,<br />
qualcosa a cui attribuire il significato di ‘figlio’, ivi si fissa, per rivolgerglisi maternamente. Essa<br />
accoglie ogni moto del ‘bambino’, afferra tutto, comprende tutto, perdona tutto, sopporta tutto.<br />
Quanto più bisognoso il bambino, più sofferente, più povero, più trascurato, tanto più vicino è al<br />
suo cuore.<br />
…<br />
La mancanza di puntual<strong>it</strong>à e di fi<strong>da</strong>tezza degli <strong>it</strong>aliani si fon<strong>da</strong> in parte su questa fon<strong>da</strong>mentale<br />
struttura psichica, poiché a chi è dominato <strong>da</strong>lla Grande Madre mancano capac<strong>it</strong>à d’astrazione e<br />
di disciplina virili, o meglio queste soccombono inesorabilmente quando vengono a confl<strong>it</strong>to con la<br />
Grande Madre. Tutto ciò che è impersonale, per principio, essa cerca di trasformarlo in rapporto<br />
personale, attraverso il quale, come è noto, in Italia si può raggiungere quasi tutto.<br />
…<br />
Niente è più espressivo che l’interiezione “Pazienza!” che l’<strong>it</strong>aliano pronunzia in modo quasi<br />
riflessivo quando qualcosa non è an<strong>da</strong>to come doveva, a mo’ di rassegnazione e di conforto<br />
insieme, secondo quanto gli suggerisce la Grande Madre consolatrice. … Poiché la<br />
rassegnazione contenuta in quel “Pazienza!” ha infine la propria radice in una genuina fiducia nel<br />
corso delle cose, in quella sicurezza che al figlio dà protezione materna, che giunge fino a quel<br />
‘completo abbandono alla Provvidenza’ che è uno dei pilastri naturali della religios<strong>it</strong>à cristiana in<br />
Italia.<br />
Ma la Grande Madre med<strong>it</strong>erranea in Italia è una madre prim<strong>it</strong>iva. Essa vizia per lo più i suoi figli<br />
con la massima istintiv<strong>it</strong>à, e i figli di conseguenza sono esigenti. Ma quanto più li vizia tanto più li<br />
rende dipendenti <strong>da</strong> sé, tanto più naturale le sembra la propria pretesa sui figli e tanto più questi si<br />
sentono ad essa legati e obbligati. A questo punto la buona madre nutrice e protettiva si<br />
trasforma nel proprio aspetto negativo, nella cattiva madre che trattiene e divora e che con le sue<br />
pretese ormai egoistiche impedisce ai figlie il raggiungimento dell’indipendenza e li rende inermi e<br />
infelici.<br />
…<br />
Spesso sono mogli e madri energiche, ricche di mer<strong>it</strong>i, capaci, con un mar<strong>it</strong>o per lo più debole,<br />
senza interesse o capac<strong>it</strong>à per le cose concrete, che creano e mantengono la posizione della<br />
famiglia, che dirigono aziende, fabbriche, alberghi, negozi o perlomeno la carriera del mar<strong>it</strong>o …<br />
Oppure sono donne sofferenti, malate o malaticce, il più delle volte con un mar<strong>it</strong>o estroverso, che<br />
sono state imped<strong>it</strong>e nella loro evoluzione spir<strong>it</strong>uale e psichica … Ambedue i tipi di madre, l’attivo<br />
come il passivo, hanno un’influenza ugualmente forte sul destino dei componenti della famiglia.<br />
Data la posizione dominante della madre nella psicologia <strong>it</strong>aliana, è naturale che la maggior parte<br />
delle nevrosi sia determinata principalmente <strong>da</strong> complesso materno. Molto spesso noi troviamo<br />
nell’uomo turbe di potenza, dongiovannismo, omosessual<strong>it</strong>à, disturbi del lavoro. Nella donna<br />
troviamo sfiducia nelle sue qual<strong>it</strong>à femminili, mancanza di fiducia nei decorsi naturali,<br />
mestruazione, gravi<strong>da</strong>nza, parto, sviluppo dei bambini con i relativi disturbi: resistenza sessuale,<br />
frigid<strong>it</strong>à, lesbismo, ipercompensazione intellettuale. In generale: disturbi dei rapporti fra i sessi,<br />
difficoltà nella ricerca del compagno, matrimoni infelici, angosce, depressioni, complessi<br />
d’inferior<strong>it</strong>à e un’infin<strong>it</strong>a schiera di disturbi psicosomatici, <strong>da</strong>lla frequentissima emicrania alla col<strong>it</strong>e,<br />
alla nevrosi cardiaca, all’asma, fino all’ulcera gastrica.<br />
…<br />
In una civiltà di stampo matriarcale l’elemento maschile rappresenta per definizione il lato<br />
indifferenziato, l’Ombra. Poiché la madre rappresenta l’inconscio nel suo aspetto predominante,<br />
l’uomo <strong>it</strong>aliano è facilmente esposto ai suoi influssi e dispone di fronte a esso d’un Io<br />
relativamente debole; egli si identifica più o meno con l’Anima.