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adattarsi Moquette e carta da parati, pia - Segnalo.it

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INDIVIDUO INTERSOGGETTIVITA'<br />

“Se cerco di cogliere sul <strong>pia</strong>no esperienziale il fenomeno intersoggettivo che io assumo come<br />

parametro, strumento e final<strong>it</strong>à del mio interagire col paziente, devo dire che esso si rivela a me<br />

come la feli­ce condizione dell'esistere con l'altro senza bisogni.<br />

Se però analizzo questa condizione mi accorgo che essa si fon<strong>da</strong> sul soddisfacimento di due<br />

bisogni che le sono essenziali; quello che l'altro ci sia, in quanto è grazie all'esserci dell'altro che<br />

io mi mani­festo come esistente e mi riconosco, e quello che io ci sia in libertà, poiché mi<br />

riconosco solo se sono libera di dirmi e di <strong>da</strong>rmi così come, di volta in volta, l'esistere dell'altro mi<br />

rivela a me stessa.<br />

In questa felice condizione, quindi, non percepisco altri bisogni se non quelli della presenza<br />

dell'altro e della mia libertà. Non sono forse questi i requis<strong>it</strong>i dell'esistere dell'uomo come soggetto?<br />

…<br />

Devo procedere nell'analisi di queste caratteristiche: la relazione e la libertà.<br />

Il primo bisogno del soggetto per essere tale è l'esistenza di un altro <strong>da</strong> sé. Molte sono le forme<br />

sotto le quali questo altro si fa presenza agli occhi dell'uomo: può essere, di volta in volta, il<br />

mondo esterno, ovvero il mondo delle cose e dei valori sociali, o il mondo interno, ovvero il mondo<br />

dei pensieri e degli affetti; può essere il Tu umano, l'altro dell'incontro, o il Tu interiore, l'altro cui<br />

l'uomo si riferisce quando è con se stesso; può essere la corpore<strong>it</strong>à dell'uomo o i suoi<br />

comporta­menti o i suoi modi di rapportarsi al mondo, nel momento in cui egli se ne distacca per<br />

riconoscerli e riferirli a sé; può essere infine l'uomo nella sua global<strong>it</strong>à, quando l'uomo stesso<br />

prende <strong>da</strong> se medesimo la distanza necessaria per definirsi in una ident<strong>it</strong>à."<br />

in Silvia Montefoschi, L’Uno e l’Altro: interdipendenza e intersoggettiv<strong>it</strong>à, Feltrinelli, 1977, ora in<br />

Silvia Montefoschi, L’evoluzione della coscienza, Opere, Volume Secondo – Tomo 1, Zephyro<br />

Edizioni, Milano 2008, p. 74-75.<br />

in Silvia Montefoschi

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