Genesi - Chiesa Cristiana Evangelica di Misilmeri
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<strong>Genesi</strong><br />
Diodati Riveduta Nuova Riveduta Nuova Diodati<br />
27:13 Ma sua madre gli <strong>di</strong>sse:<br />
Figliuol mio, la tua male<strong>di</strong>zione<br />
sia sopra me; atten<strong>di</strong><br />
pure alla mia voce, e va' ed<br />
arrecami que' capretti.<br />
27:14 Egli adunque andò, e<br />
prese que' capretti, e li arrecò<br />
a sua madre; e sua madre<br />
ne apparecchiò delle vivande<br />
saporite, quali il padre <strong>di</strong> es-<br />
so le amava.<br />
27:15 Poi Rebecca prese i<br />
più bei vestimenti <strong>di</strong> Esaù<br />
suo figliuol maggiore, ch'ella<br />
avea appresso <strong>di</strong> sè in casa, e<br />
ne vestì Giacobbe suo fi-<br />
gliuol minore.<br />
27:16 E con le pelli de' capretti<br />
coperse le mani <strong>di</strong> esso,<br />
e il collo ch'era senza pe-<br />
li.<br />
27:17 E <strong>di</strong>ede in mano a<br />
Giacobbe suo figliuolo, quelle<br />
vivande saporite, e quel<br />
pane che avea apparecchiato.<br />
27:18 Ed egli venne a suo<br />
padre, e gli <strong>di</strong>sse: Padre mio.<br />
Ed egli <strong>di</strong>sse: Eccomi: chi<br />
sei, figliuol mio?<br />
27:19 E Giacobbe <strong>di</strong>sse a<br />
suo padre: Io sono Esaù, tuo<br />
primogenito; io ho fatto come<br />
tu mi <strong>di</strong>cesti. Deh! levati,<br />
assettati, e mangia della mia<br />
cacciagione, acciocchè l'anima<br />
tua mi bene<strong>di</strong>ca.<br />
27:20 E Isacco <strong>di</strong>sse al suo<br />
figliuolo: Come ne hai tu così<br />
presto trovato, figliuol<br />
mio? Ed egli rispose: Perciocchè<br />
il Signore Id<strong>di</strong>o tuo<br />
me ne ha fatto scontrare.<br />
27:21 E Isacco <strong>di</strong>sse a Giacobbe:<br />
Deh! appressati, figliuol<br />
mio, che io ti tasti, per<br />
saper se tu sei pure il mio<br />
figliuolo Esaù, o no.<br />
27:22 Giacobbe adunque si<br />
appressò ad Isacco suo padre;<br />
e come egli l'ebbe tastato,<br />
<strong>di</strong>sse: Cotesta voce è la<br />
voce <strong>di</strong> Giacobbe, ma queste<br />
mani son le mani <strong>di</strong> Esaù.<br />
27:13 E sua madre gli rispose:<br />
‘Questa male<strong>di</strong>zione ricada<br />
su me, figliuol mio!<br />
Ubbi<strong>di</strong>sci pure alla mia voce,<br />
e va’ a prendermi i ca-<br />
pretti’.<br />
27:14 Egli dunque andò a<br />
prenderli, e li menò a sua<br />
madre; e sua madre ne preparò<br />
una pietanza saporita,<br />
<strong>di</strong> quelle che piacevano al<br />
padre <strong>di</strong> lui.<br />
27:15 Poi Rebecca prese i<br />
più bei vestiti <strong>di</strong> Esaù suo<br />
figliuolo maggiore, i quali<br />
aveva in casa presso <strong>di</strong> sé, e<br />
li fece indossare a Giacobbe<br />
suo figliuolo minore;<br />
27:16 e con le pelli de’ capretti<br />
gli coprì le mani e il<br />
collo,<br />
27:17 ch’era senza peli. Poi<br />
mise in mano a Giacobbe<br />
suo figliuolo la pietanza saporita<br />
e il pane che avea pre-<br />
parato.<br />
27:18 Ed egli venne a suo<br />
padre e gli <strong>di</strong>sse: ‘Padre<br />
mio!’ E Isacco rispose: ‘Eccomi;<br />
chi sei tu, figliuol<br />
mio?’<br />
27:19 E Giacobbe <strong>di</strong>sse a<br />
suo padre: ‘Sono Esaù, il tuo<br />
primogenito. Ho fatto come<br />
tu m’hai detto. Deh, lèvati,<br />
mettiti a sedere e mangia<br />
della mia caccia, affinché<br />
l’anima tua mi bene<strong>di</strong>ca’.<br />
27:20 E Isacco <strong>di</strong>sse al suo<br />
figliuolo: ‘Come hai fatto a<br />
trovarne così presto, figliuol<br />
mio?’ E quello rispose: ‘Perché<br />
l’Eterno, il tuo Dio, l’ha<br />
fatta venire sulla mia via’.<br />
27:21 E Isacco <strong>di</strong>sse a Giacobbe:<br />
‘Fatti vicino, figliuol<br />
mio, ch’io ti tasti, per sapere<br />
se sei proprio il mio figliuolo<br />
Esaù, o no’.<br />
27:22 Giacobbe dunque<br />
s’avvicinò a Isacco suo padre<br />
e, come questi l’ebbe tastato,<br />
<strong>di</strong>sse: ‘La voce è la<br />
voce <strong>di</strong> Giacobbe; ma le mani<br />
son le mani d’Esaù’.<br />
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27:13 Sua madre gli rispose:<br />
«Questa male<strong>di</strong>zione ricada<br />
su <strong>di</strong> me, figlio mio! Ubbi<strong>di</strong>sci<br />
pure alla mia voce e va' a<br />
prendermi i capretti».<br />
27:14 Egli dunque andò a<br />
prenderli e li portò a sua madre;<br />
e sua madre ne preparò<br />
una pietanza saporita, <strong>di</strong><br />
quelle che piacevano al pa-<br />
dre <strong>di</strong> lui.<br />
27:15 Poi Rebecca prese i<br />
più bei vestiti <strong>di</strong> Esaù, suo<br />
figlio maggiore, i quali erano<br />
in casa presso <strong>di</strong> lei, e li fece<br />
indossare a Giacobbe suo<br />
figlio minore;<br />
27:16 con le pelli dei capretti<br />
gli coprì le mani e il collo,<br />
che erano senza peli.<br />
27:17 Poi mise in mano a<br />
suo figlio Giacobbe la pietanza<br />
saporita e il pane che<br />
aveva preparato.<br />
27:18 Egli andò da suo padre<br />
e gli <strong>di</strong>sse: «Padre mio!».<br />
Isacco rispose: «Eccomi; chi<br />
sei tu, figlio mio?».<br />
27:19 Giacobbe <strong>di</strong>sse a suo<br />
padre: «Sono Esaù, il tuo<br />
primogenito. Ho fatto come<br />
tu mi hai detto. Alzati, ti prego,<br />
mettiti a sedere e mangia<br />
la mia selvaggina, perché tu<br />
mi bene<strong>di</strong>ca».<br />
27:20 Isacco <strong>di</strong>sse a suo figlio:<br />
«Come hai fatto a trovarne<br />
così presto, figlio<br />
mio?». E quello rispose:<br />
«Perché il SIGNORE, il tuo<br />
Dio, l'ha fatta venire sulla<br />
mia via».<br />
27:21 Allora Isacco <strong>di</strong>sse a<br />
Giacobbe: «Avvicinati, figlio<br />
mio, e lascia che io ti<br />
tasti, per sapere se sei pro-<br />
prio mio figlio Esaù, o no».<br />
27:22 Giacobbe s'avvicinò a<br />
suo padre Isacco; e, come<br />
questi lo ebbe tastato, <strong>di</strong>sse:<br />
«La voce è la voce <strong>di</strong> Giacobbe,<br />
ma le mani sono le<br />
mani d'Esaù».<br />
27:13 Ma sua madre gli rispose:<br />
«Questa male<strong>di</strong>zione<br />
ricada su <strong>di</strong> me, figlio mio!<br />
Ubbi<strong>di</strong>sci soltanto a ciò che<br />
ho detto e va' a prendere i<br />
capretti».<br />
27:14 Egli dunque andò a<br />
prenderli e li portò da sua<br />
madre; e sua madre ne preparò<br />
una pietanza saporita,<br />
<strong>di</strong> quelle che piacevano a<br />
suo padre.<br />
27:15 Poi Rebecca prese i<br />
più bei vestiti <strong>di</strong> Esaù, suo<br />
figlio maggiore, che teneva<br />
in casa presso <strong>di</strong> sé, e li fece<br />
indossare a Giacobbe suo<br />
figlio minore;<br />
27:16 e con le pelli dei capretti<br />
rivestì le sue mani e la<br />
parte liscia del suo collo.<br />
27:17 Quin<strong>di</strong> mise in mano a<br />
Giacobbe suo figlio la pietanza<br />
saporita e il pane che<br />
aveva preparato.<br />
27:18 Allora egli andò da<br />
suo padre e gli <strong>di</strong>sse: «Padre<br />
mio!». Isacco rispose: «Eccomi;<br />
chi sei tu, figlio<br />
mio?».<br />
27:19 Allora Giacobbe <strong>di</strong>sse<br />
a suo padre: «Sono Esaù, il<br />
tuo primogenito. Ho fatto<br />
come tu mi hai detto. Deh,<br />
alzati, mettiti a sedere e<br />
mangia della mia cacciagione,<br />
affinché l'anima tua mi<br />
bene<strong>di</strong>ca».<br />
27:20 Ma Isacco <strong>di</strong>sse a suo<br />
figlio: «Come hai fatto a trovarne<br />
così presto, figlio<br />
mio?». Egli rispose: «Perché<br />
l'Eterno, il tuo DIO, l'ha fatta<br />
venire a me».<br />
27:21 Allora Isacco <strong>di</strong>sse a<br />
Giacobbe: «Avvicinati e lascia<br />
che ti palpi, figlio mio,<br />
per sapere se sei proprio mio<br />
figlio Esaù, o no».<br />
27:22 Giacobbe dunque si<br />
avvicinò a Isacco suo padre;<br />
e, come questi lo ebbe palpato<br />
<strong>di</strong>sse: «La voce è la voce<br />
<strong>di</strong> Giacobbe, ma le mani sono<br />
le mani <strong>di</strong> Esaù».