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QUI! - Il Far West

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sforescenza verdastra, ma non ne fu del tutto sicuro finché non si accorse che<br />

anche le parti in metallo del suo fucile risentivano delle stesso fenomeno e anzi<br />

sembravano proprio queste essere il mezzo con cui si propagava il misterioso<br />

ronzio musicale. Non cercò risposte alle domande non espresse, limitandosi<br />

a seguire, per tutta la notte, le evoluzioni di luce nel cielo trasparente, gli archi<br />

e le cascate luminose, che sembravano sciogliersi al ritmo dell‟ipnotico sussurro<br />

cosmico, fino alle prime luci dell‟alba, quando sia i raggi rossastri che il<br />

suono ronzante si dissolsero lentamente. Neppure si accorse della scomparsa<br />

dei tre indiani, svaniti come fantasmi nella nebbia, né del fatto che la sua pipa<br />

si era ormai spenta. <strong>Il</strong> sole sorse nella conca circondata dalle rocce tinte di rosa<br />

delle Uinta e Jedediah fece ritorno alla sua cabin, dove restò a riposare sul giaciglio<br />

per tutta la giornata, stranamente appagato. Non sentì la necessità di andare<br />

a caccia, piuttosto il desiderio di tornare a vedere i magici tendaggi siderei<br />

stendersi nello spazio ancora una volta, di udire nuovamente quel suono senza<br />

forma. Attese il crepuscolo, si preparò come il giorno prima e salì sullo Star<br />

Mount, accomodandosi nel medesimo punto della serata precedente. Questa<br />

volta la sua solitudine non fu turbata da nessuna presenza indiana, anche se il<br />

trapper percepiva in qualche modo che gli uomini rossi fossero nelle vicinanze,<br />

forse giù dalle rocce, nella valle boscosa. I cieli si illuminarono poco dopo il<br />

tramonto, sempre di quel fantasmagorico rosso acceso, il suono modulato si<br />

fece udire nuovamente, convogliato dalla canna del suo fucile. Una volta di<br />

più Jedediah fu partecipe di quello strano fenomeno naturale, di quella particolare<br />

comunione con l‟infinito tutt‟attorno. Luci, suoni, il placido fumo della<br />

sua pipa… fino a quando l‟evento si verificò, improvviso, inaspettato.<br />

L‟occhio nel cielo si spalancò di colpo, poi si richiuse… dopo aver pianto una<br />

lacrima luminosa sulla terra.<br />

Durò tutto solo una manciata di secondi. Avvenne nel silenzio luminoso e<br />

non lasciò poi traccia del suo manifestarsi. I disegni di luce nel cielo, in quel<br />

momento davvero simili ad una coltre di tende leggermente mossa da invisibili<br />

mani dietro impalpabili tessuti pulsanti di scarlatto, furono lacerati dallo spalancarsi<br />

repentino di quell‟iride purpurea, che per un attimo sembrò sfaldarne i<br />

veli. Uno spesso bolide globulare seguito da una scia arancione si proiettò da<br />

quell‟occhio vermiglio, piombando a velocità inaudita tra il verde della valle

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