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Il Canto di Tradizione Orale Il Canto di Tradizione Orale

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L'artistico è un Valore, variabile e relativo. L'arte è la Dimensione in cui il soggetto o la cultura colloca<br />

l'opus, cosa o acca<strong>di</strong>mento prodotto, in base a principi vari che possono essere il contemplativo, il bello,<br />

la maestria tecnica, l'espressione <strong>di</strong> sentimenti, l'elevazione spirituale, la comunicazione <strong>di</strong> verità<br />

trascendenti, e cosí via. Come <strong>di</strong>ce Molino riferendosi alla musica, "il musicale è il sonoro costruito e<br />

riconosciuto da una cultura" .<br />

Implicato in una definizione <strong>di</strong> arte è il <strong>di</strong>scorso sull'Opera d'arte. Se si parla <strong>di</strong> "Opera d'arte" e non <strong>di</strong><br />

"opera <strong>di</strong> linguaggio", è perché il linguaggio, forma strutturata e significante che si riferisce ad un sistema<br />

solo virtualmente assoluto perché dal carattere <strong>di</strong>namico e storicamente metamorfico , <strong>di</strong>viene lo<br />

strumento per la creazione irripetibile <strong>di</strong> un'unità-testo riconosciuta validamente artistica dal soggetto e/o<br />

dalla comunità.<br />

Si deve a questo punto fissare l'attenzione sull'elemento dell'"irrepetibilità" per arrivare alla definizione <strong>di</strong><br />

Opera nel senso etimologico <strong>di</strong> Opera =plurale <strong>di</strong> opus =le opere. L'Opera è quella nell'intenzione<br />

dell'artista, è quella a livello immanente, è quella percepita.<br />

Come sostiene Nattiez seguendo fedelmente la tripartizione <strong>di</strong> Molino, l'opera è costituita non solo dal<br />

testo o dalle strutture, ma anche dai processi compositivi (momento poietico) e dagli atti percettivi e<br />

interpretativi che determina (momento estesico). Ne consegue che l'opera ha carattere molteplice e<br />

comporta una <strong>di</strong>namica attiva sia da parte dell'autore sia da parte della ricezione, trovando nel caso della<br />

comunicazione, intesa come invio <strong>di</strong> messaggio e co<strong>di</strong>fica, un caso particolare ed eccezionale . Questo<br />

vuol <strong>di</strong>re che una volta uscita dalle mani del suo autore, come i personaggi pirandelliani l'opera ha vita<br />

propria ed è sempre comunicativa e interpretabile anche al <strong>di</strong> fuori delle intenzioni del creatore con le<br />

quali sole l'opera non può coincidere.<br />

Riassumendo<br />

"L'opera d'arte... è una forma, e cioè un movimento concluso, che è come <strong>di</strong>re<br />

un infinito raccolto in una definitezza; la sua totalità risulta da una conclusione, e<br />

quin<strong>di</strong> esige <strong>di</strong> essere considerata non come la chiusura <strong>di</strong> una realtà statica e<br />

immobile, ma come l'apertura <strong>di</strong> un infinito che si è fatto intero raccogliendosi in<br />

una forma. L'opera perciò ha infiniti aspetti, che non ne sono soltanto "parti" o<br />

frammenti, perché ciascuno <strong>di</strong> essi contiene l'opera tutt'intera, e la rivela in una<br />

particolare prospettiva... Gli infiniti punti <strong>di</strong> vista degli interpreti e degli infiniti<br />

aspetti dell'opera si rispondono e si incontrano e si chiariscono a vicenda, sí che<br />

un determinato punto <strong>di</strong> vista riesce a rivelare l'opera intera solo se la coglie in<br />

quel determinatissimo aspetto, e un aspetto particolare dell'opera, che la sveli<br />

intera sotto una nuova luce, deve attendere il punto <strong>di</strong> vista capace <strong>di</strong> captarlo e<br />

prospettarlo" .<br />

<strong>Il</strong> linguaggio è una libera creazione umana che traduce, con un processo metaforico e in parte ancora<br />

enigmatico, in una forma necessariamente sensibile, le strutture e i meccanismi della psiche e i suoi<br />

contenuti, consci e inconsci. <strong>Il</strong> linguaggio è quin<strong>di</strong> sempre forma sensibile ed espressiva.<br />

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