06.06.2013 Views

Il Canto di Tradizione Orale Il Canto di Tradizione Orale

Il Canto di Tradizione Orale Il Canto di Tradizione Orale

Il Canto di Tradizione Orale Il Canto di Tradizione Orale

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

jullari, jullari, jollari ah<br />

jullari, jullari, jollari ah<br />

Afta griana bisa<br />

Hona<strong>di</strong> gevrogt<br />

Hosmi du nouch libe<br />

Io host duu gesogt<br />

Unt in para<strong>di</strong>se<br />

Var dos himbl scheen<br />

Afta griana bisa ie, ie, ie, ie<br />

Miar saim a bla zbaa chindarlan<br />

Chindarlan, chindarlan<br />

Miar saim a bla zbaa....<br />

Come si sarà capito nel corso della trattazione, l'impegno a Paluzza del laboratorio<br />

etnomusicologico dell'Università <strong>di</strong> Trento non finisce qui. Nuovi e più articolati rilevamenti<br />

sono stati già programmati per i prossimi mesi primaverili parallelamente allo stu<strong>di</strong>o “da<br />

tavolino” <strong>di</strong> tutta la documentazione <strong>di</strong>sponibile. Un impegno che mira in tempi ragionevoli a<br />

proporre uno stu<strong>di</strong>o monografico su tale importante realtà etnomusicologica alpina.<br />

Desidero in chiusura, sottolineare la grande <strong>di</strong>sponibilità, la cortesia e la pazienza che i cantori<br />

<strong>di</strong> Cleulis e <strong>di</strong> Paluzza hanno avuto nel corso del nostro rilevamento ed anche un certo clima <strong>di</strong><br />

reciproca simpatia e <strong>di</strong> rispetto che mi pare si sia creato e che costituisce la base<br />

in<strong>di</strong>spensabile per qualsiasi ulteriore sviluppo del lavoro.<br />

Note<br />

1) La tendenza delle giovani generazioni a riappropriarsi del patrimonio <strong>di</strong> canti tra<strong>di</strong>zionali è oramai un dato in<br />

crescita in tutta Italia: lo <strong>di</strong>mostra , se non altro, il moltiplicarsi <strong>di</strong> gruppi musicali a tutti i livelli (da quelli cosiddetti<br />

folk a quelli popolari e perfino alle formazioni pop e rock e alla recente esplosione dello pseudo rap ) e soprattutto il<br />

crescere <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> ricerca a carattere locale a cura <strong>di</strong> associazioni giovanili e amministrazioni comunali.<br />

2) Nepomuceno Bolognini, Usi e costumi del Trentino, 1882-1892 (ristampa anastatica, ed. Forni, Bologna 1979, pag.<br />

2). Lagnanze <strong>di</strong> questo tipo si ritrovano anche più in<strong>di</strong>etro nel tempo: cfr. Ignazio Macchiarella, Continuità e<br />

trasformazione della musica <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione orale, in «Avi<strong>di</strong> Lumi. Quadrimestrale <strong>di</strong> culture musicali del teatro Massimo<br />

<strong>di</strong> Palermo», n. 2, 1997. Va detto per inciso che nostalgiche invettive contro «il progresso tecnologico» si ritrovano<br />

ancora oggi come corollario <strong>di</strong> certi stu<strong>di</strong> sulla musica etnica: nessun etnomusicologo (e comunque nessuna persona <strong>di</strong><br />

buon senso), però, può effettivamente rammaricarsi per la scomparsa <strong>di</strong> un mondo fatto <strong>di</strong> miseria e <strong>di</strong> vessazioni per le<br />

classi più umili, per quanto importante possa essere stato il bagaglio musicale che in questo modo è andato perso. Altra<br />

cosa è invece il rammarico verso certe con<strong>di</strong>zioni che hanno limitato nel nostro paese l'avvio della documentazione<br />

etnomusicologica fin quasi agli anni '60 (ve<strong>di</strong> Roberto Ley<strong>di</strong>, L'altra musica, Giunti-Ricor<strong>di</strong> 1991) compromettendo in<br />

questo modo la conoscenza in vivo <strong>di</strong> molti repertori in seguito scomparsi.<br />

3) Sugli obbiettivi dell'etnomusicologia nella cultura <strong>di</strong> massa si veda ad esempio M. Peter Baumann, (a cura <strong>di</strong>) World<br />

Music. Musics of the World, Florian Noetzel Verlag, Wilhelmshaven, 1992.<br />

4) Con il termine polivocalità in etnomusicologia si in<strong>di</strong>ca qualsiasi esecuzione realizzata da più cantori sia essa o meno<br />

articolata in parti <strong>di</strong>stinte. Ve<strong>di</strong>: Ignazio Macchiarella, <strong>Il</strong> canto a più voci <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione orale in R. Ley<strong>di</strong> (a cura <strong>di</strong>),<br />

Guida alla musica popolare in Italia, LIM, Lucca 1996.<br />

5) Ve<strong>di</strong> Anima della Carnia, a cura <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Noliati, Società Filologia Friulana, U<strong>di</strong>ne 1980. Alcuni brani delle

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!