Quale futuro per i produttori di latte in Italia? - Centro Ricerche ...

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IL PROGETTO INNOVALATTE 2030
metodi di valutazione dell’impatto ambientale complessivo, quale il Life
Cycle Assessment (LCA), trovino sempre più larga diffusione.
Oltre alla sostenibilità si registra una sempre maggiore attenzione alla
“qualità” dei metodi di produzione: benessere animale, produzioni biologiche,
impatto paesaggistico. Contestualmente cresce la sensibilità riguardo
alle condizioni di lavoro e l’impegno per ridurre i rischi di infortunio, ma
aumenta anche l’attenzione verso altri fattori negativi sotto il profilo sanitario,
quali le concentrazioni di polveri, gas e batteri nell’aria, il rumore,
le zoonosi, ecc.
Al fondo di queste tematiche emergenti rimane comunque perdurante
il problema della ricerca di condizioni gestionali di massima efficienza
produttiva al fine di “reggere” in un mercato sempre più competitivo e
con margini economici molto ridotti. A questo decisivo obiettivo, la tecnologia
può indubbiamente offrire un contributo determinante. Tuttavia,
anche la spinta all’innovazione può, se eccessiva, diventare un fattore di
diseconomie e compromettere i risultati produttivi, essendo fondamentale
tenere conto delle ricadute di ogni investimento (e quelli in tecnologie sono
sempre più onerose) in termini di effettivo rapporto costi-benefici.
2.2.1. Gli edifici
Gli edifici rappresentano uno degli elementi fondamentali dell’allevamento
zootecnico sia per l’impegno economico che essi richiedono, sia per
gli effetti che hanno sulla salute e sul benessere degli animali. Le modalità
di stabulazione si sono modificate nel tempo, per agevolare il lavoro degli
allevatori e migliorare la qualità di vita delle bovine, in modo da aumentare
la produttività delle aziende.
Per quanto riguarda le prospettive future, non si prevedono grossi stravolgimenti,
ma interventi graduali che vengono testati negli allevamenti
esistenti e successivamente introdotti in modo standard in quelli nuovi.
Alcuni elementi innovativi si stanno imponendo nell’ambito dell’edilizia
zootecnica come, per esempio, la compatibilità degli edifici con il paesaggio,
la sostenibilità ambientale dei materiali e la necessità di sostituire le
vecchie coperture in amianto, il risparmio energetico e idrico, la climatizzazione
(anche in vista di eventuali cambiamenti climatici) e l’utilizzo di
nuovi materiali (per esempio, l’uso di gomma sui pavimenti).
Sul piano delle soluzioni tecnico-progettuali si profila una tendenza che
muove verso una semplificazione dell’involucro edilizio, sia per il contenimento
dei costi, sia per favorire al massimo la ventilazione naturale (in
particolare per le aree di pianura con estati caldo-umide). Ciò porterà probabilmente
a privilegiare le strutture in acciaio, più leggere e flessibili,
oppure in legno, in quanto più compatibili con le esigenze di sostenibilità
e più adatte all’inserimento nel paesaggio.