Quale futuro per i produttori di latte in Italia? - Centro Ricerche ...

3. L’impresa da latte del 2030: valutazione
dei driver
3. L’impresa da latte del 2030: valutazione
dei driver
Dopo l’individuazione dei driver, è stata realizzata una serie di workshop
interattivi con esperti e portatori di interesse per approfondire la rilevanza
che si ritiene ciascun driver possa determinare sulle caratteristiche
dell’azienda da latte del 2030. Al tempo stesso è stata valutata anche l’incertezza
che accompagna tale impatto, in particolare direzione e intensità.
In questo modo è stato possibile giungere a formulare la lista definitiva
dei driver oggetto di approfondimento e specificazione nel corso della successiva
indagine delphi.
Nel periodo ottobre 2011-febbraio 2012 si sono svolti quattro workshop
di approfondimento dei driver individuati. I primi tre hanno visto la partecipazione
di almeno 10 stakeholder per ciascun incontro. Le figure che
hanno partecipato includevano:
– allevatori di bovini da latte;
– responsabili di imprese fornitrici di tecnologie e mezzi tecnici per l’allevamento
e per la produzione di foraggi;
– rappresentanti di istituzioni di ricerca su tematiche di interesse per la
filiera lattiero-casearia;
– rappresentanti delle imprese lattiero-casearie;
– policymaker e rappresentanti dei sindacati agricoli e delle istituzioni.
Nella prima fase si è ritenuto utile sottoporre l’analisi dei driver a figure
diverse per cui in totale i primi tre workshop hanno visto la partecipazione
di 31 esperti/portatori di interesse. Il ciclo di workshop ha reso possibile analizzare
la posizione competitiva dell’impresa da latte del futuro (anno 2030)
in Italia e in Emilia-Romagna. I primi risultati, che in parte potevano essere
previsti, hanno sottolineato che l’azienda da latte in futuro non si articolerà
secondo un modello unico, ma vedrà probabilmente la presenza di diverse
tipologie di specializzazione d’impresa con diversi modelli di business.
Sono state ipotizzate quattro leve competitive che le imprese da latte
potranno controllare (variabili endogene) e utilizzare al fine di (ri)posizionarsi
sui mercati nazionali e internazionali:
• struttura aziendale e professionalità delle risorse;
• innovazione tecnologica e miglioramento genetico;
• marchi di prodotto, qualità e comunicazione;
• autoregolazione dell’offerta (in particolare la piena applicazione del
Pacchetto latte).