Quale futuro per i produttori di latte in Italia? - Centro Ricerche ...

3. L’IMPRESA DA LATTE DEL 2030: VALUTAZIONE DEI DRIVER 69
Driver (fattore di cambiamento)
Totale
punti
Tecnologie per migliorare il benessere animale 3
Organismi geneticamente modificati per l’alimentazione degli animali 2
Funzione imprenditoriale e immagine dell’imprenditore agricolo 2
Protezione degli animali (benessere animale) 1
Sviluppo e diffusione di malattie infettive negli allevamenti 1
Effetto serra - Emissioni di CO 2
Tra i driver più rilevanti per il futuro dell’azienda da latte spiccano
dunque: la professionalità delle risorse umane, le politiche pubbliche, la
dimensione dell’azienda da latte, i marchi e la valorizzazione dei prodotti
DOP, le tecnologie di processo (ad esempio automazione della stalla), la
competizione internazionale.
3.4. Indagine delphi
Per approfondire i risultati ottenuti con l’analisi dei driver effettuata
dagli esperti durante i primi tre workshop e attraverso la valutazione di
rilevanza e incertezza, si è ritenuto necessario, seguendo la metodologia
del foresight, proporre una seconda valutazione a una base di esperti e
stakeholder più ampia, mediante l’indagine delphi.
L’indagine delphi ha consentito di raccogliere opinioni, valutazioni e
stime circa l’evoluzione di lungo termine dei driver selezionati nel corso
della fase precedente e circa il loro impatto potenziale sull’azienda da latte
del futuro. A questo proposito si è proceduto a definire un questionario in
grado di investigare principalmente quei driver risultati rilevanti ma piuttosto
incerti da definire.
I questionari realizzati sono stati due, al fine di meglio indagare anche
le possibili differenze territoriali: un questionario era infatti destinato ai
portatori di interesse operanti in Emilia-Romagna, più focalizzato sul tema
del Parmigiano-Reggiano, e uno invece era rivolto a portatori di interesse
operanti in territori che includono il comprensorio del Grana Padano. I
questionari sono stati realizzati in una versione on-line e spediti via e-mail
a un numero elevato di stakeholder, pari a circa 2.000 indirizzi.
I due questionari sono stati compilati complessivamente da 493 persone,
con un tasso di risposta decisamente buono per questo tipo di analisi, pari a
circa il 24%, dimostrando l’interesse per l’argomento trattato. I rispondenti
sono stati 286 per il questionario sul Parmigiano-Reggiano e 207 per quello
sul Grana Padano.
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