Quale futuro per i produttori di latte in Italia? - Centro Ricerche ...

3. L’IMPRESA DA LATTE DEL 2030: VALUTAZIONE DEI DRIVER 61
(25 anni per le mungitrici) a causa del conservatorismo degli imprenditori
agricoli/allevatori. Emerge quindi come cruciale, per la diffusione delle
tecnologie innovative in ambito produttivo, il ruolo degli intermediari tecnici.
Infatti, la diffusione delle tecnologie innovative può trovare ostacoli
nella carenza di servizi di assistenza tecnica alle imprese, soprattutto per
la selezione e la qualificazione delle tecnologie e per la loro manutenzione.
A fronte di questa esigenza di innovazioni tecnologiche e al ridotto impegno
in questo campo da parte degli operatori associativi (allevatoriali),
emerge come critico l’impegno dello Stato e degli organi di governo regionale,
che devono stimolare e sostenere l’attività di ricerca applicata nelle
strutture pubbliche e private e contestualmente favorire il trasferimento
dei risultati da loro prodotti in applicazioni, attraverso efficaci intermediari
tecnologici, che sappiano superare l’inerzia e la resistenza al cambiamento
di molta parte degli allevatori.
Più in generale, il cammino con cui le tecnologie innovative si svilupperanno
e l’intensità dei benefici che esse porteranno sui piani dell’efficienza
e della produttività dipenderanno dall’adozione di nuovi e adeguati modelli
(e competenze) manageriali adatti al modello di impresa da latte che
si prevede si consolidi nel futuro.
La diffusione di tecnologie OGM, in tale quadro, dipenderà dalle strategie
di comunicazione e di sensibilizzazione delle imprese e degli organi
di governo. Resta peraltro da verificare la compatibilità di tali tecnologie
con la preservazione della qualità e dei sapori dei prodotti tradizionali, in
particolare quelli DOP, e quale revisione verrà fatta delle attuali normative
che regolano l’utilizzo degli OGM in agricoltura e nell’allevamento degli
animali.
3.1.3. Struttura aziendale e professionalità delle risorse umane
L’adozione di avanzate tecnologie a livello sia di processo produttivo
sia di gestione aziendale, nonché l’implementazione di efficaci azioni di
marketing e comunicazione, richiedono la presenza nell’azienda da latte
di qualificate e specializzate competenze professionali.
Attualmente il livello di professionalità del personale delle aziende da
latte è piuttosto bassa, dati i prevalenti processi di formazione basati sull’esperienza
e sul lavoro in azienda. Però nella misura in cui l’allevamento,
analogamente alle moderne imprese industriali, evolve verso il modello
“stalla di precisione” occorre che disponga sempre più di tecnici qualificati
e sempre meno di manodopera più o meno specializzata.
Per quanto riguarda poi la struttura dell’azienda da latte, la strategia
di differenziazione e di qualificazione delle produzioni a fronte della com-