Quale futuro per i produttori di latte in Italia? - Centro Ricerche ...

5. TRASFERIMENTO DEGLI SCENARI SU SCALA TERRITORIALE 99
Il risultato mostra chiaramente che quasi il 59% di coloro che prevede
un incremento di produzione ipotizza una variazione moderata e contenuta
entro il 10% nell’arco dei 20 anni; un ulteriore 35% stima un aumento
fino al 20%, mentre solo il 6% ritiene che verrà superato il 20%.
Un approfondimento ha riguardato la dimensione ottimale delle
aziende da latte nei prossimi 20 anni. Il risultato delle interviste è piuttosto
netto: per restare sul mercato si dovrà avere una dimensione superiore
a 100 vacche. Circa il 42% dei rispondenti individua una dimensione ottimale
tra 100 e 200 vacche, un terzo tra 200 e 300, mentre un ulteriore 17%
circa prevede che la dimensione aziendale ottimale dovrà superare le 300
vacche (vedi tabella).
Valutazione della dimensione ottimale delle aziende da latte
La dimensione ottimale degli allevamenti da latte che operano
nel comprensorio del Parmigiano-Reggiano, ai fini della loro
competitività nei prossimi 20 anni (ovvero entro il 2030), sarà pari a:
Item domanda %
Inferiore a 100 vacche 7,11
100-200 vacche 41,97
200-300 vacche 33,26
300-500 vacche 13,76
Superiore a 500 vacche 3,90
Totale 100,00
Utilizzando queste informazioni e integrandole con i database relativi
all’ubicazione e alle dimensioni delle aziende da latte nel comprensorio del
Parmigiano-Reggiano è possibile applicare i possibili scenari al contesto
reale.
È credibile ipotizzare che i due processi di aumento di produzione e dimensionale
avverranno in modo graduale e integrandosi tra di loro. Nell’analisi
si è tenuto conto di questa temporalità facendo delle simulazioni a
10 anni e a 20 anni, con un orizzonte temporale al 2030 come indicato nel
progetto Innovalatte 2030.
Gli scenari applicati ai dati reali non sono estremi, nel senso che non
si è ipotizzato né uno scenario decisamente positivo, in cui si prevede il
totale mantenimento delle aziende da latte presenti nel comprensorio, né
uno completamente negativo. È credibile, infatti, che nel corso dei prossimi
anni si verificheranno situazioni intermedie, in quanto gli interventi
sul territorio, in atto e futuri, indicati nelle politiche e raccomandazioni
del progetto Innovalatte 2030 potrebbero attutire le tendenze in atto (vedi
successivo capitolo 6).