Quale futuro per i produttori di latte in Italia? - Centro Ricerche ...

3. L’IMPRESA DA LATTE DEL 2030: VALUTAZIONE DEI DRIVER 59
• imprese produttrici di latte per prodotti caseari DOP o di elevata qualità.
A prescindere tuttavia dal posizionamento e dall’orientamento strategico,
le imprese da latte dovranno contare sempre più sulle proprie risorse
per sopravvivere e crescere nei mercati internazionali. Infatti, in un contesto
dove l’entità dell’intervento diretto pubblico continuerà a diminuire a
favore della liberalizzazione dei mercati e del libero scambio/circolazione
del latte e dei prodotti derivati a scala internazionale, le imprese dovranno
adottare un modello di business basato fondamentalmente sull’efficienza
e sulla qualità, che consenta loro di ottenere più che un vantaggio di costo,
uno di differenziazione di prodotto che sia sostenibile nel lungo periodo
nei confronti delle imprese degli altri Paesi europei (Germania, Francia in
primo luogo) e dei Paesi emergenti.
3.1. Leve strategiche (variabili endogene)
3.1.1. Marchi di prodotto, qualità e comunicazione
Il riconoscimento e la valorizzazione sui mercati internazionali dei
marchi di prodotto sono una condizione imprescindibile ai fini del consolidamento
delle imprese da latte dell’Emilia-Romagna in relazione a tipologie
di prodotto di alta qualità, e quindi meno direttamente investite dalla
competizione proveniente dai Paesi emergenti. A tal proposito, risulta ancora
da chiarire in maniera evidente che cosa renda “tipici e locali” i prodotti
delle imprese, ossia l’uso di materie prime locali, oppure il processo
di trasformazione di materie prime importate da altri territori basato su
una tecnologia/procedura sviluppata tradizionalmente in loco. A questo
riguardo va segnalato che già oggi quasi un terzo del latte utilizzato in Italia
per i diversi impieghi (consumo diretto, trasformazione casearia) è di
importazione anche se non riguarda le produzioni DOP. Quel che appare
certo è che nel lungo periodo le risorse del territorio – inteso in termini
di materie prime prodotte – saranno non imitabili e non appropriabili
dai concorrenti dei Paesi emergenti.
Per quanto concerne in particolare i prodotti ad elevata qualità e visibilità
sui mercati internazionali quali il Parmigiano-Reggiano, allo stato
attuale non risulta chiaro quale possa essere l’evoluzione della normativa
specifica (disciplinare di produzione).
Verranno promossi cambiamenti e modifiche nei prossimi vent’anni,
sia nell’ambito delle singole fasi del processo, sia per quanto concerne le
loro modalità di integrazione e coordinamento? Quale sarà l’entità e la
direzione di tali cambiamenti? D’altro canto, risulta evidente che eventuali
modifiche al disciplinare, verso le quali si esercita la pressione dei grandi