Quale futuro per i produttori di latte in Italia? - Centro Ricerche ...

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IL PROGETTO INNOVALATTE 2030
2. funzioni ambientali, intese come mantenimento della qualità dell’ambiente,
conservazione del paesaggio, salvaguardia idrogeologica, conservazione
della biodiversità e, più in generale, valorizzazione delle
risorse naturali locali;
3. funzioni sociali, sia in relazione al mantenimento delle tradizioni e
dei tessuti socio-culturali rurali, sia per l’erogazione di servizi di tipo
ricreativo, didattico e terapeutico, sia di garanzia della qualità e della
sicurezza degli alimenti.
In altri termini, il futuro di alcune aziende da latte, al pari di quello di
molte imprese agricole, dipenderà dalla capacità di reinventarsi, rispondendo
alla nuova domanda dei consumatori e dei cittadini in quanto contribuenti.
2.3.1. Produzioni di qualità e agricoltura biologica
L’agricoltura tipica e di qualità è oggi ritenuta una risorsa fondamentale
per l’economia locale, in particolare per le aree marginali.
Il consumatore si orienta in misura sempre più consistente verso
prodotti garantiti sul piano igienico-sanitario e rispettosi dell’ambiente,
dove la qualità è sinonimo di elevata sicurezza. Parallelamente aumenta
la domanda di prodotti particolari, “nascosti”, identificabili con un certo
territorio e/o con un determinato metodo di preparazione e conservazione.
La qualità certificata e la tipicità rappresentano pertanto obiettivi da
perseguire per favorire le produzioni agricole e renderle concorrenziali in
un mercato sempre più internazionale.
Oggi si è affermata una consapevolezza del valore del rapporto intercorrente
fra identità territoriale, razza o varietà locale e sapere locale. La
destinazione del latte alla produzione di un formaggio con determinate
caratteristiche può innalzarne sensibilmente il prezzo di vendita, mentre
la reintroduzione e la valorizzazione di prodotti dimenticati può occupare
spazi di mercato tuttora liberi.
Si tratta di una tendenza che si contrappone alla richiesta espressa da
una larga fetta di consumatori di avere prodotti facilmente preparabili o
anche pronti, ma che ha una sua rilevanza economica.
La certificazione (per esempio DOP o biologica), d’altra parte, risulta
un importante strumento di valorizzazione delle aziende agricole e diviene
un efficace veicolo di comunicazione della qualità, soprattutto quando la
vendita avviene al di fuori dell’azienda, attraverso i canali convenzionali
della commercializzazione.
Esiste una forte interconnessione tra certificazione e territorio; se infatti,
da un lato, la reputazione del territorio in termini di qualità e tipicità