Quale futuro per i produttori di latte in Italia? - Centro Ricerche ...
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IL PROGETTO INNOVALATTE 2030<br />
Gli scenari così presentati sono stati validati durante l’ultimo dei quattro<br />
workshop, che ha visto la presenza <strong>di</strong> rappresentanti delle imprese da<br />
<strong>latte</strong>, dei fornitori <strong>di</strong> tecnologie, degli allevatori, del settore della ricerca,<br />
delle amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche e delle organizzazioni s<strong>in</strong>dacali.<br />
Scenario A (A1, B1)<br />
Mercato liberalizzato – Bassa capacità<br />
<strong>di</strong> <strong>in</strong>novazione tecnologica<br />
Nel mercato del <strong>latte</strong> completamente liberalizzato si svolge un’<strong>in</strong>tensa<br />
competizione fra i <strong>produttori</strong> nazionali e quelli esteri, che vede i primi<br />
svantaggiati da una sfavorevole struttura dei costi <strong>di</strong> produzione, <strong>in</strong> particolare<br />
il costo elevato dei terreni, sulla quale non riescono ad <strong>in</strong>tervenire a<br />
causa della carenza <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> <strong>in</strong>novazione tecnologica.<br />
L’assenza <strong>di</strong> regole <strong>per</strong> il contenimento della produzione <strong>di</strong> <strong>latte</strong> determ<strong>in</strong>a<br />
<strong>in</strong>izialmente l’immissione nel mercato <strong>di</strong> quantitativi eccedenti<br />
la domanda, con la conseguente <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione del prezzo, che rende assai<br />
<strong>di</strong>fficile la sopravvivenza <strong>di</strong> molte aziende nazionali. Queste tendono ad<br />
adottare strategie <strong>in</strong><strong>di</strong>viduali, senza concepire ed attuare azioni <strong>di</strong> tipo<br />
associativo <strong>per</strong> contrastare i meccanismi del mercato liberalizzato. Così la<br />
risposta delle imprese con bassa capacità <strong>di</strong> <strong>in</strong>novazione si concentra, <strong>in</strong><br />
alcuni casi, sull’utilizzo <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonale o<strong>per</strong>ativo poco qualificato e a basso<br />
costo, <strong>in</strong> prevalenza straniero, e sulla <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione della qualità degli <strong>in</strong>put<br />
<strong>per</strong> l’alimentazione e <strong>per</strong> il benessere degli animali. Ne consegue un abbassamento<br />
della qualità del <strong>latte</strong> e del formaggio, con un’ulteriore riduzione<br />
della capacità competitiva.<br />
Alternativamente, alcune imprese trasferiscono la produzione all’estero,<br />
<strong>in</strong> particolare nei Paesi est-europei, ove esistono con<strong>di</strong>zioni vantaggiose ai<br />
f<strong>in</strong>i del contenimento dei costi <strong>di</strong> produzione e si possono produrre <strong>latte</strong> e<br />
formaggi con una buona red<strong>di</strong>tività.<br />
Altri impren<strong>di</strong>tori, <strong>in</strong>vece, anziché fronteggiare la complessità della<br />
situazione, si ritirano dalla produzione e vendono i propri terreni ricavandone<br />
un red<strong>di</strong>to significativo, oppure li affittano ad altre imprese, più<br />
efficienti, che possono così <strong>in</strong>gran<strong>di</strong>rsi.<br />
Tutto ciò porta alla scomparsa <strong>di</strong> molte imprese, determ<strong>in</strong>ando una<br />
drastica riduzione del numero <strong>di</strong> allevamenti.<br />
Rimangono così sul mercato solo alcune imprese efficienti, che possono<br />
ampliarsi e sfruttare economie <strong>di</strong> scala, il che consente loro <strong>di</strong> mantenersi<br />
competitive anche sul piano dell’efficienza produttiva e dei costi.<br />
Queste aziende sono attente alla <strong>di</strong>namica delle tecnologie ed effettuano<br />
<strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong> questo campo, resi possibili dalla buona red<strong>di</strong>tività<br />
dell’impresa.<br />
Inf<strong>in</strong>e, alcune aziende casearie <strong>per</strong> sopravvivere abbandonano la pro-