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argomenti 2.pdf - Acta Otorhinolaryngologica Italica

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Argomenti di ACTA otorhinolaryngologica italica 2009; 3: 47-49<br />

Le ernie meningoencefaliche dell’osso temporale<br />

P. Fois<br />

Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria, Università di Parma<br />

Introduzione<br />

L’erniazione di tessuto meningeo e/o encefalico all’interno<br />

dell’osso temporale è una patologia di raro riscontro ma<br />

potenzialmente molto pericolosa in quanto la presenza di una<br />

comunicazione tra l’orecchio medio e lo spazio subaracnoideo<br />

espone al rischio di diffusione endocranica di processi<br />

infettivi con conseguente possibile sviluppo di meningite,<br />

encefalite ed ascesso cerebrale. La disfunzione del tessuto<br />

cerebrale erniato, inoltre, può portare allo sviluppo di foci<br />

epilettogeni. Per questi motivi tale patologia richiede un<br />

trattamento chirurgico tempestivo.<br />

L’ernia meningoencefalica (EME) dell’osso temporale si<br />

sviluppa attraverso un difetto osseo della rocca petrosa<br />

generalmente localizzato a livello del tegmen mastoideo, del<br />

tegmen tympani o del tegmen antri, con conseguente erniazione<br />

di tessuto cerebrale appartenente al lobo temporale<br />

localizzato nella fossa cranica media. Molto più raramente<br />

il difetto osseo è localizzato nella faccia posteriore della<br />

rocca petrosa con erniazione di tessuto cerebellare dalla<br />

fossa cranica posteriore. In alcuni casi le ernie possono<br />

essere multiple e/o bilaterali.<br />

L’intento di questo studio è quello di analizzare gli aspetti<br />

eziopatogenetici di tale patologia, descriverne i segni e<br />

sintomi clinici ed illustrare le tecniche chirurgiche per il suo<br />

trattamento. A questo scopo è stata analizzata la casistica<br />

di gran lunga più ampia presente ad oggi nella letteratura<br />

scientifica internazionale.<br />

Materiali e Metodi<br />

Lo studio si basa sull’analisi retrospettiva dei dati clinici<br />

di 122 pazienti (63 maschi e 59 femmine) affetti da EME<br />

dell’osso temporale. Tra questi, in 11 casi la patologia era<br />

bilaterale, per un totale di 133 casi, tutti trattati chirurgicamente<br />

presso il Gruppo Otologico di Piacenza - Roma<br />

negli anni compresi tra il 1984 ed i 2006.<br />

Di ciascun paziente sono stati raccolti ed analizzati i dati<br />

pre-, intra- e post-operatori. Il follow-up è stato condotto con<br />

controlli periodici ogni 6 mesi il primo anno dopo l’intervento<br />

chirurgico ed ogni anno nel periodo successivo. Sono<br />

stati inoltre eseguiti controlli radiologici periodici, mediante<br />

tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica<br />

(RM), a distanza di 1, 3 e 5 anni dall’intervento chirurgico.<br />

Risultati<br />

Dati preoperatori<br />

L’età dei pazienti alla diagnosi era compresa tra i 9 e i 78<br />

anni, con una media di 48,8 anni. In base all’eziologia le<br />

EME sono state definite come: secondarie ad otite media<br />

cronica, semplice o colesteatomatosa (29 casi, 21,8%); iatrogene,<br />

in pazienti sottoposti a precedente/i intervento/i<br />

chirurgico/i a carico dell’orecchio medio (61 casi, 45,9%);<br />

post-traumatiche, secondarie ad un trauma cranico con<br />

frattura della rocca petrosa (10 casi, 7,5%); spontanee, in<br />

assenza di dati anamnestici correlabili all’eziologia dell’ernia<br />

(33 casi, 24,8%).<br />

I sintomi presenti alla diagnosi sono riassunti nella Tabella<br />

I: quello riscontrato più frequentemente è stato l’ipoacusia,<br />

trasmissiva o mista, presente nel 87,2% dei casi. Mentre<br />

i sintomi più specifici di una EME, come la liquorrea, la<br />

meningite o l’epilessia, erano presenti soprattutto nelle forme<br />

spontanee, la maggior parte dei casi di EME iatrogena<br />

o legata ad otite media cronica erano caratterizzati dalla<br />

presenza di sintomi dovuti a quest’ultima, come otorrea<br />

mucopurulenta, otalgia ricorrente, vertigini. La liquorrea<br />

era presente al momento della diagnosi in 15 casi (11,3%<br />

del totale). In particolare presentavano liquorrea il 30% dei<br />

casi di EME post-traumatica (3 su 10) ed il 15,1% di EME<br />

spontanee (5 casi su 33). In 14 casi (10,5% del totale) la<br />

presenza della EME aveva determinato l’insorgenza di meningite,<br />

più frequentemente nei casi di EME spontanea (9<br />

su 33, 27,3%). Tre di questi pazienti riportavano anche un<br />

episodio di ascesso cerebrale nell’infanzia e altri 2 pazienti<br />

riferivano un ascesso cerebrale prima della diagnosi senza<br />

alcun segno di meningite. Pregressi episodi di epilessia erano<br />

stati riferiti da 3 pazienti con EME spontanea e in un<br />

caso di EME iatrogena. Altri sintomi presenti alla diagnosi<br />

erano: acufene (pulsante o non), paralisi del VII n.c. (in un<br />

caso di EME iatrogena), nevralgie trigeminali e cefalea.<br />

I pazienti con EME bilaterale appartenevano più frequentemente<br />

al gruppo delle ernie spontanee (6 pazienti), più<br />

47<br />

Tab. I. Presentazione clinica in base all’eziologia.<br />

Eziologia Ipoacusia OMC related Vertigine Liquorrea Meningite Epilessia Altri<br />

OMC 27 21 9 - 1 - 6<br />

Iatrogene 55 31 13 7 3 1 5<br />

Post-traumatiche 9 - - 3 1 - 1<br />

Spontanee 25 - 8 5 9 3 4<br />

TOTALE 116 52 30 15 14 4 16<br />

OMC related: disturbi correlati all’otite media cronica (otorrea purulenta, otalgia ricorrente).

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