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argomenti 2.pdf - Acta Otorhinolaryngologica Italica

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Argomenti di ACTA otorhinolaryngologica italica 2009; 3: 81-83<br />

L’espressione recettoriale estroprogestinica<br />

nel papilloma invertito rinosinusale<br />

A. Serra, S. Ruta, S. Cocuzza, R. Caltabiano * , S. Lanzafame *<br />

Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche, Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria, Università<br />

di Catania; * Dipartimento G.F. Ingrassia, Istituto di Anatomia Patologica, Università di Catania<br />

Introduzione<br />

Il papilloma invertito (PI) rinosinusale è una patologia<br />

tumorale benigna su cui convergono oggi giorno, più che<br />

in passato, numerosissime pubblicazioni e dibattiti scientifici<br />

inerenti le più recenti acquisizioni in tema di etiopatogenesi,<br />

work-up clinico – diagnostico e prognostico,<br />

ed indubbiamente sui diversi approcci e strategie chirurgiche<br />

mirate al raggiungimento di una exeresi sempre più<br />

radicale ed una minore frequenza di recidive.<br />

In tale ambito si è assistito nel corso dell’ultimo decennio,<br />

grazie ad un numero sempre crescente di interventi<br />

sulla parete laterale nasale, a numerose innovazioni tecnologiche<br />

che, a ragion veduta, hanno portato al raggiungimento<br />

di prospettive chirurgiche mirate ad approcci<br />

sempre meno invasivi e demolitivi.<br />

Sul piano etiologico, molteplici appaiono gli studi che,<br />

hanno cercato di fornire maggiore chiarezza su un argomento<br />

ancor oggi relegato alla probabile associazione<br />

con il papilloma virus umano (HPV), peraltro non mai<br />

identificato nelle culture cellulari, se non tramite tecniche<br />

di ibridizzazione molecolare, DNA di HPV rilevato<br />

nel 73% di PI da Syrianen 1 , RNA di HPV tipo 6 e 11<br />

scoperto da Fu nel 89% di papillomi nasali concomitanti<br />

ad analoghe forme in sede genitale 2 , e sequenze di DNA<br />

di HPV 6b e 11, isolati da Weber nel 76% dei casi esaminati<br />

3 .<br />

Per contro, specie nell’ultimo decennio, si è assistito,<br />

grazie all’innovazione tecnologica in campo biologico<br />

apportata da metodiche immunoistochimiche sempre più<br />

sofisticate e dotate di maggiore sensibilità, all’identificazione<br />

in molte forme tumorali del distretto testa-collo e<br />

non (renale e mammario), di strutture recettoriali per gli<br />

ormoni sessuali; tale espressione potrebbe pertanto essere<br />

alla base di un ormono-dipendenza, che giocherebbe<br />

un ruolo centrale in termini prognostici e terapeutici.<br />

Questo principio ha infatti avuto grande effetto nel trattamento<br />

e nella prognosi di alcuni tipi di neoplasie mammarie.<br />

Il trattamento antiormonale con tamoxifene, ha<br />

fornito risultati incoraggianti nel controllo di tali tumori,<br />

mostrando inoltre attività nell’impedire la malattia mammaria<br />

controlaterale 4 .<br />

L’espressione di ER (estrogen receptors) e PGR (progesterone<br />

receptors), è inoltre ampiamente documentata in<br />

letteratura, anche nei tessuti normali e neoplastici di testa<br />

e collo con risultati però contraddittori.<br />

Schuller et al. hanno studiato una serie di 65 pazienti<br />

con differenti tipi di neoplasie in sedi differenti di testa<br />

e collo; in questa serie, la maggior parte dei campioni<br />

non hanno espresso recettori per ER e/o PGR. Soltanto 2<br />

su 125 campioni sono stati considerati significativamente<br />

positivi; gli autori hanno concluso che le neoplasie della<br />

testa e del collo dovrebbero essere considerate ormono<br />

indipendenti 5 .<br />

La laringe di gran lunga ha ricevuto gran parte delle attenzioni<br />

per quanto riguarda lo studio sull’espressione recettoriale<br />

degli ormoni sessuali.<br />

Ferguson et al., usando l’analisi immunoistochimica nei<br />

tessuti laringei normali e nei carcinomi laringei, hanno<br />

concluso che ER e PGR sono stati entrambi localizzati nel<br />

nucleo delle cellule e la loro espressione occorreva primariamente<br />

nel muscolo vocale in contrasto con i restanti<br />

tessuti epiteliali della laringe; ed inoltre, nessuna espressione<br />

è stata evidenziata nei carcinomi squamocellulari<br />

della laringe e dell’ipofaringe 6 .<br />

In un altro studio, Grenman et al., hanno studiato gli effetti<br />

in vitro del trattamento antiormonale con tamoxifene<br />

in determinate linee di cancro testa e collo, trovando<br />

inibizione di sviluppo in linee cellulari con significativa<br />

espressione ER e PGR, quando tali cellule si sviluppano<br />

in presenza di tamoxifene citrato 4 .<br />

Sulla base di questi risultati, è stato effettuato un trial clinico<br />

da Urba et al., che hanno sottoposto 12 pazienti affetti<br />

da recidiva (su T) di carcinoma squamoso laringeo, con tamoxifene.<br />

I risultati di questo trial sono stati però scoraggianti,<br />

poiché i pazienti non hanno avuto alcuna risposta<br />

clinica dopo il trattamento 7 .<br />

Un altro trial clinico è stato effettuato da Mattox et al., che<br />

hanno utilizzato la flutamide antiandrogena per curare 10<br />

pazienti con cancro laringeo ed un paziente con cancro del<br />

pavimento buccale con risultati pressoché nulli 8 .<br />

Anche se il PI del naso e dei seni paranasali è un tumore<br />

oggi giorno ben caratterizzato, descritto in letteratura da<br />

più di un secolo, sono presenti solo 13 studi, per ciò che<br />

concerne l’espressione dei recettori degli ormoni sessuali.<br />

Dall’analisi statistica di tali studi, emerge che soltanto in<br />

uno, condotto da Siivonen, 14 su 14 campioni di tessuto<br />

con PI non mostravano espressione recettoriale 9 .<br />

Scopo del presente lavoro è stato quello di evidenziare<br />

l’espressione recettoriale per estrogeni e progesterone, in<br />

17 campioni operatori di PI rinosinusale, valutando pertanto<br />

il potenziale ruolo prognostico e terapeutico svolto<br />

nel determinismo, nell’espressione e nella cura di tale patologia.<br />

Materiali e Metodi<br />

I campioni sono stati ricavati da 17 pazienti affetti da PI<br />

rinosinusale, sottoposti ad intervento chirurgico presso la<br />

81

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