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argomenti 2.pdf - Acta Otorhinolaryngologica Italica

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Argomenti di ACTA otorhinolaryngologica italica 2009; 3: 53-55<br />

Studio dei fattori protrombotici nell’ipoacusia<br />

improvvisa<br />

L.M. Gaini, P. Capaccio, L. Pignataro<br />

Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria II, Università di Milano<br />

Introduzione<br />

L’ipoacusia neurosensoriale improvvisa è una patologia<br />

otologica relativamente frequente con un’incidenza di 5-<br />

20/100.000 casi per anno e una distribuzione omogenea<br />

nei due sessi, caratterizzata dall’esordio acuto di un’ipoacusia<br />

percettiva più spesso unilaterale.<br />

Numerose ipotesi eziopatogenetiche sono state formulate,<br />

come: una patologia infettiva del labirinto o del nervo<br />

cocleare, una patologia autoimmune oppure un disordine<br />

vascolare che colpisce selettivamente la vascolarizzazione<br />

cocleare. Quale che sia la causa, un’insufficiente perfusione<br />

cocleare sembra essere il fattore più importante,<br />

essendo la coclea molto sensibile a minime variazioni del<br />

flusso ematico locale e all’anossia 1 . Studi clinici ed epidemiologici<br />

hanno ampiamente dimostrato che disordini<br />

metabolici, malnutrizione ed uno stile di vita sedentario,<br />

uniti a stress ossidativo ed iperomocisteinemia sono fattori<br />

di rischio per patologie cardiovascolari 2-6 . Recenti studi<br />

hanno anche dimostrato il legame esistente tra fattori di<br />

rischio di tipo protrombotico e fattori di tipo genetico 7-10 .<br />

Un ruolo chiave pare possa essere quello delle mutazioni<br />

del gene per la metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR)<br />

con la conseguente iperomocisteinemia. Infatti le mutazioni<br />

C677T e A1298C del gene per l’MTHFR comportano la<br />

produzione di due varianti termolabili a ridotta attività enzimatica<br />

e conseguentemente conducono ad aumento delle<br />

concentrazioni plasmatiche di omocisteina. Un accumulo<br />

di omocisteina nel sangue determina un danno endoteliale<br />

e vascolare associato ad ipercoagulabilità, favorendo così<br />

la formazione di placche ateromasiche di colesterolo ed<br />

aumentando il rischio di aterosclerosi e trombosi 11 .<br />

Recenti studi hanno anche evidenziato il ruolo giocato<br />

da una condizione di stress ossidativo nell’insorgenza del<br />

danno endoteliale 3 . Alla luce di ciò, scopo dell’attuale studio<br />

è di individuare, attraverso uno valutazione ematologica,<br />

non solo le alterazioni congenite (C677T e A1298C<br />

dell’MTHFR) responsabili di uno stato trombofilico, ma<br />

anche quei marker biochimici (omocisteina e vitamine<br />

metabolicamente correlate, Specie Reattive dell’Ossigeno<br />

e Capacità Antiossidante Totale) forieri e predittivi di un<br />

possibile evento protrombotico a livello della microcircolazione<br />

cocleare nel corso di una sordità improvvisa.<br />

Materiali e Metodi<br />

Lo studio ha coinvolto 41 pazienti affetti da ipoacusia<br />

improvvisa idiopatica (26 maschi, età media 47, SD ± 15<br />

anni) afferenti presso la nostra Clinica otorinolaringoiatrica,<br />

e 48 soggetti sani (26 maschi, età media 47, SD ± 12<br />

anni) non affetti da ipoacusia improvvisa od altre patologie<br />

cardiovascolari. Nello studio sono stati inclusi solo i<br />

pazienti che erano affetti da un’ipoacusia neurosensoriale<br />

improvvisa, maggiore di almeno 30 dB in tre frequenze<br />

contigue all’esame audiometrico tonale, ad insorgenza<br />

non superiore alle 72 ore.<br />

I principali criteri di esclusione dallo studio sono stati la<br />

concomitanza dell’ipoacusia improvvisa con: neurinoma<br />

del nervo acustico, rottura della finestra rotonda, sclerosi<br />

multipla, malattia infettiva concomitante o immediatamente<br />

precedente (indagata con anamnesi, esame obbiettivo<br />

e test di laboratorio), diabete mellito, neoplasie, terapia<br />

anticoagulante od antiaggregante in corso, patologie cardiovascolari,<br />

malattie autoimmuni, vertigini e risonanza<br />

magnetica nucleare (RMN) positiva per neoformazioni<br />

cerebrali.<br />

Tutti i pazienti e i controlli sono stati sottoposti a: questionario<br />

mirato, otoscopia e/o otomicroscopia, esame<br />

audiometrico tonale liminare, esame impedenzometrico<br />

ed esami ematici. I pazienti hanno eseguito i potenziali<br />

evocati del tronco encefalico e la RMN encefalo ed angolo<br />

ponto-cerebellare con gadolinio.<br />

I pazienti hanno eseguito, in assenza di controindicazioni<br />

soggettive, l’ossigeno terapia iperbarica e una terapia<br />

farmacologica con: corticosteroidi, anticoagulanti e pentossifillina.<br />

Tutti i pazienti sono stati controllati a 15 giorni, 1, 3 e 6<br />

mesi di distanza dall’insorgenza dell’ipoacusia improvvisa<br />

con esame audiometrico tonale ed impedenzometrico.<br />

Esami ematici<br />

È stato eseguito sia nei pazienti che nei controlli un prelievo<br />

di sangue venoso periferico. Con il sistema AxSYM<br />

è stata dosata l’omocisteina, la vitamina B 12<br />

e l’olotranscobalamina;<br />

con il sistema AxSYM Folato si è dosato il<br />

folato intraeritrocitario e il folato sierico; con il fotometro<br />

F.R.E.E. della Diacron i metaboliti reattivi dell’ossigeno<br />

(ROS) e la capacità antiossidante totale (TAC) ed infine,<br />

con un analizzatore LightCycler DNA si è studiato il genotipo<br />

dell’MTHFR.<br />

Analisi statistica<br />

Statistiche descrittive sono state calcolate sia per le variabili<br />

continue (media e deviazione stardard) sia per le<br />

variabili qualitative (frequenze assolute e percentuali). Per<br />

analizzare le differenze fra i gruppi sono stati utilizzati il<br />

test t di Student per dati non appaiati, il test χ 2 in caso di<br />

variabili qualitative, e il test χ 2 per l’analisi dei trend in<br />

caso di variabili ordinali.<br />

I soggetti studiati sono stati suddivisi e confrontati tra 2<br />

classi per le mutazioni C677T e A1298C dell’MTHFR: assenza<br />

di mutazione o singola eterozigosi confrontata con<br />

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