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argomenti 2.pdf - Acta Otorhinolaryngologica Italica

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Argomenti di ACTA <strong>Otorhinolaryngologica</strong> <strong>Italica</strong><br />

82<br />

Clinica Otorinolaringoiatrica del Dipartimento di Specialità<br />

Medico-Chirurgiche dell’Università di Catania.<br />

Di questi pazienti, 4 presentavano una recidiva a distanza<br />

di alcuni anni dal primo intervento chirurgico.<br />

In particolare, grazie alla collaborazione dell’Istituto di<br />

Anatomia Patologica dell’Università di Catania, i campioni<br />

sono stati fissati in formalina tamponata al 4% e inclusi<br />

in paraffina secondo i metodi tradizionali. Le sezioni sono<br />

state colorate con ematossilina-eosina. I PI naso sinusali<br />

sono stati identificati secondo i criteri della classificazione<br />

WHO (World Health Organization). L’iperespressione<br />

delle proteine ER e PG sono state valutate tramite metodica<br />

immunoistochimica (Dako Anti-Human Estrogen<br />

Receptor α, clone 1D5; Novocastra Anti-Human Progesteron<br />

Receptor, clone16). Il campione è stato sparaffinato<br />

attraverso un passaggio di 10 minuti in xilolo. Le sezioni<br />

sono state reidratate attraverso passaggi nella serie di etanolo<br />

decrescente, rispettivamente 96°, 80° e 70° e infine<br />

poste in PBS. Quindi sono stati effettuati due passaggi in<br />

microonde per 10 minuti alla massima temperatura e per<br />

5 minuti al 20% della potenza. Viene applicata la pepsina<br />

a temperatura ambiente per 5 minuti, che smaschera i siti<br />

antigenici mediante digestione proteolitica. La perossidasi<br />

endogena è stata bloccata con un passaggio in H2O2 al<br />

3%. L’anticorpo primario, diluito in PBS al 10%, è stato<br />

applicato overnight in camera umida. Quindi è stato applicato<br />

un anticorpo secondario biotinilato. La reazione è<br />

stata evidenziata con diamino benzidina.<br />

Le sezioni sono state contro colorate con ematossilina.<br />

L’anticorpo ER marca le cellule positive al recettore estrogenico<br />

α e l’anticorpo PGR marca le cellule positive al<br />

recettore progestinico. I tumori sono stati considerati positivi<br />

per ER e PGR solo in presenza di macchiature nucleari<br />

inequivocabili.<br />

L’intensità di macchiature e la percentuale delle cellule<br />

positive sono stati semi quantificati per ogni anticorpo al<br />

microscopio. L’intensità è stata classificata da 0 (assente)<br />

a 4 (presente).<br />

La percentuale delle cellule positive è stata valutata e classificata<br />

come segue: 0 = nessuna cellula è stata marcata; 1<br />

= 25% delle cellule marcate; 2 = 25-50% di cellule marcate;<br />

3 = 50-70% di cellule marcate; 4 = 75-100% di cellule<br />

marcate.<br />

Risultati<br />

Un totale di 17 campioni di PI (13 primari + 4 recidive) è<br />

stato analizzato per evidenziare possibile espressione di<br />

ER e PGR.<br />

La nostra casistica comprendeva 11 uomini (64%) e 6<br />

donne (35%) con un’età media di 55 anni (range compreso<br />

tra 31 e 79).<br />

In particolare otto PI (47%), erano a provenienza dal seno<br />

mascellare, cinque (30%) dal seno frontale, ed altri 4<br />

(23%) dai seni etmoidali.<br />

Anche se il PI è circa quattro volte più comune negli uomini<br />

che nelle donne, abbiamo ottenuto un numero paragonabile<br />

di campioni da entrambi i sessi per eliminare la polarizzazione<br />

del genere maschile nell’espressione recettoriale.<br />

Dopo aver effettuato questa selezione iniziale, i campioni<br />

di tessuto analizzati sono stati pertanto ottenuti a caso.<br />

Tutti gli esemplari analizzati risultavano essere negativi<br />

Fig. 1. Recettori per estrogeni negativi.<br />

Fig. 2. Recettori per progesterone negativi.<br />

per l’espressione di PGR, tranne cinque risultavano essere<br />

debolmente positivi per l’espressione di ER.<br />

Conclusioni<br />

L’analisi dei risultati, mostra l’assenza di una positività<br />

statisticamente significativa e pertanto i dati, sono sovrapponibili<br />

ed in linea a quelli relativi allo studio condotto da<br />

Siivonen descritto precedentemente.<br />

Il PI rinosinusale, pertanto, è una patologia tumorale benigna<br />

indipendente dal progesterone e dell’estrogeno, ed<br />

i recettori di questi ormoni sono pertanto inadatti come<br />

predittivi di recidiva o per possibili indici prognostici ed<br />

obiettivi terapeutici.<br />

Bibliografia<br />

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Syrianen S, Happonen RP, Virolainen E, Siivonen L, Syrjänen<br />

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and DNA types in inverted papilloma and squamous cell<br />

carcinoma of the nasal and paranasal sinuses. <strong>Acta</strong> Otolaryngol<br />

1987;104:334-34.<br />

2<br />

Fu YS. Histopathology of inverted papilloma and surgical implications.<br />

Am J Rhinology 1995;9:75-76.<br />

3<br />

Weber RS, Shillitoe EJ, Robbins KT, Luna MA, Batsakis JG, Donovan<br />

DT, et al. Prevalence of human papillomavirus in inverted nasal<br />

papillomas. Arch Otolaryngol Head Neck Surgery 1988;114:23-6.<br />

4<br />

Grenman R, Virolainen E, Shapira A, Carey T. In vitro effects of

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