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argomenti 2.pdf - Acta Otorhinolaryngologica Italica

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Argomenti di ACTA otorhinolaryngologica italica 2009; 3: 69-70<br />

L’utilizzo della stimolazione bimodale<br />

in un gruppo di pazienti adulti pre-linguali<br />

portatori di impianto cocleare monolaterale<br />

S. Passetti, F. Forli, S. Sellari Franceschini, S. Berrettini<br />

Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria, Università di Pisa<br />

Introduzione<br />

L’esperienza acquisita negli anni e gli ottimi risultati ottenuti<br />

nei pazienti sottoposti ad impianto cocleare (IC)<br />

hanno portato ad una continua e progressiva evoluzione<br />

dei criteri di selezione audiologica dei pazienti ed a un<br />

ampliamento delle indicazioni all’IC. Per tale motivo vi<br />

è un numero sempre maggiore di pazienti impiantati che<br />

presentano buoni residui uditivi nell’orecchio non operato.<br />

Tuttavia molti di questi pazienti non utilizzano la protesi<br />

acustica (HA) nell’orecchio non impiantato. I pazienti<br />

sottoposti ad IC hanno una buona percezione del parlato<br />

nel silenzio ma presentano notevoli difficoltà nella comprensione<br />

del parlato in situazioni acustiche difficoltose.<br />

Questo è in parte dovuto alla loro incapacità di avere un<br />

udito binaurale. Nei pazienti candidati ad IC con residui<br />

uditivi nell’orecchio controlaterale l’input uditivo bilaterale<br />

può essere ottenuto attraverso l’IC da un lato e la HA<br />

controlateralmente. Questa situazione è definita come stimolazione<br />

bimodale (SB). L’obiettivo di questo lavoro è<br />

stato quello di valutare i benefici ottenuti attraverso la SB<br />

in un gruppo di pazienti adulti sordi pre-linguali portatori<br />

di IC.<br />

Materiali e Metodi<br />

Abbiamo valutato 10 pazienti adulti ipoacusici pre-linguali,<br />

4 maschi e 6 femmine, con una età media di 28,4 anni<br />

(range: 18-43 anni), su un gruppo di 24 pazienti adulti sordi<br />

prelinguali sottoposti ad intervento di IC monolaterale nell’U.O.<br />

di Otorinolaringoiatria dell’Università di Pisa, tra il<br />

luglio 1999 ed il luglio 2006. La selezione dei pazienti è<br />

stata effettuata sulla base dei seguenti parametri: la presenza<br />

di residui uditivi che permettessero una protesizzazione<br />

dell’orecchio non operato, un buon sviluppo delle capacità<br />

linguistico-comunicative, un uso continuativo delle HA bilateralmente<br />

prima dell’intervento di IC, almeno un anno<br />

di utilizzo dell’IC, utilizzo della medesima mappa dell’impianto<br />

negli ultimi 6 mesi e capacità uditive e linguistiche<br />

con IC a lista aperta stabili. Tutti i pazienti hanno dato il<br />

proprio consenso a partecipare allo studio. Tutti i pazienti<br />

sono stati impiantati con il Nucleus CI (Cochlear) e 5 pazienti<br />

avevano utilizzato la HA nell’orecchio controlaterale<br />

al lato dell’IC prima dell’inizio del nostro studio. Di questi,<br />

3 utilizzavano la HA controlaterale costantemente durante<br />

l’arco della giornata, mentre gli altri 2 la utilizzavano solo<br />

sporadicamente o solo in particolari circostanze. Per quanto<br />

riguarda il tipo di HA utilizzate da questi 5 pazienti, 2 erano<br />

HA analogiche di alta potenza, 2 portavano HA di alta<br />

potenza programmabili in modalità analogica ed 1 paziente<br />

utilizzava una HA digitale di alta potenza. Tutti i pazienti<br />

dello studio avevano utilizzato una metodica riabilitativa di<br />

tipo oralista con buone capacità linguistiche residue e con<br />

residui uditivi utili ad una amplificazione acustica nell’orecchio<br />

non impiantato. I pazienti avevano una soglia uditiva<br />

media (0,25; 0,5; 1; 2; 4 kHz) nell’orecchio non impiantato<br />

di 95,2 dB HL (range: 88-106 dB HL) ed utilizzavano<br />

costantemente una HA nell’orecchio non impiantato prima<br />

dell’intervento chirurgico.<br />

Tutti i pazienti coinvolti nello studio sono stati protesizzati<br />

con HA digitali Starkey PXP 675 nell’orecchio non impiantato.<br />

Le HA sono state regolate utilizzando algoritmi<br />

digitali individualizzati per ogni paziente. Successivamente<br />

al fitting protesico tutti i pazienti sono stati sottoposti ad<br />

un esame audiometrico tonale in campo libero solo con la<br />

HA. La soglia uditiva media tra le frequenze: 0,25; 0,5; 1;<br />

2; 4 kHz in campo libero solo con la HA era 47,5 dB HL<br />

(range: 41-58 dB HL).<br />

Le abilità uditive di ogni singolo paziente sono state valutate<br />

sulla base di un test in lingua italiana effettuato sempre<br />

dalla stessa logopedista a tutti i pazienti per evitare bias. I<br />

test sono stati eseguiti in 5 modalità ambientali differenti:<br />

a) nel silenzio; b) parlato di fronte e rumore di fronte al<br />

paziente; c) parlato di fronte e rumore dietro al paziente;<br />

d) parlato di fronte e rumore dal lato dell’IC; e) parlato di<br />

fronte e rumore dal lato della HA. Abbiamo confrontato i<br />

risultati ottenuti nelle diverse condizioni di ascolto utilizzando<br />

i tre tipi di stimolazione: solo IC, solo HA e HA+IC<br />

(SB). Un altro obiettivo che ci siamo prefissati è stato<br />

quello di valutare i benefici soggettivamente percepiti dalla<br />

SB in questo gruppo di pazienti. È stato quindi proposto<br />

ad ogni paziente un semplice questionario che valutasse i<br />

benefici soggettivi nelle quattro aree: riconoscimento del<br />

parlato nel rumore, localizzazione del suono, qualità del<br />

suono percepita sia del parlato che della musica.<br />

Risultati<br />

Su un totale di 10 pazienti 8 hanno accettato di utilizzare<br />

la HA nell’orecchio controlaterale costantemente per tutto<br />

il periodo dello studio, un paziente ha deciso di utilizzarlo<br />

sporadicamente per motivi estetici, l’altro ha deciso di<br />

smettere di portare la HA controlateralmente all’IC riferendo<br />

un peggioramento nelle varie situazioni di ascolto<br />

dalla SB. Al primo fitting bimodale la percentuale di riconoscimento<br />

di parole era:<br />

• nel silenzio del 70 % solo con IC, del 35% con solo<br />

HA e saliva all’85% con SB;<br />

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