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Appunti del corso di Chimica Fisica II - Dipartimento di Chimica e ...

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infinito; gli autovalori possono inoltre essere una quantità numerabile (spettro<strong>di</strong>screto) oppure non numerabile (spettro continuo), così come è possibile cheesista una parte <strong>di</strong> spettro <strong>di</strong>screta ed una continua.Anche per gli operatori autoaggiunti esiste un teorema spettrale, tuttavia lameccanica quantistica pone come postulato il fatto che le loro autofunzioni forminouna base completa <strong>del</strong>lo spazio <strong>di</strong> Hilbert in cui sono definiti. Questoriporta imme<strong>di</strong>atamente al <strong>di</strong>s<strong>corso</strong> fatto per la base <strong>di</strong> H: una scelta naturalesarà quella <strong>di</strong> adottare le autofunzioni <strong>di</strong> un operatore Hermitiano 3 . Questofatto è particolarmente evidente considerando due importanti proprietà deglioperatori Hermitiani. Esse verrano <strong>di</strong>mostrate solo per il caso <strong>di</strong> un’operatoredotato <strong>di</strong> spettro <strong>di</strong>screto, ma possono essere generalizzate al caso continuo.1. Gli autovalori <strong>di</strong> un operatore Hermitiano sono reali Considerando l’equazioneagli autovaloriΩ|n〉 = ω|n〉Suppondendo che le autofunzioni siano normalizzate (ovvero che 〈n|n〉 =1) 4 e moltiplicando entrambi i membri scalarmente a sinistra per 〈n|:〈n|Ω|n〉 = 〈n|ω|n〉 = ω〈n|n〉 = ωPrendendo il complesso coniugato <strong>di</strong> ambo i membri:〈n|Ω|n〉 ∗ = ω ∗Ma per definizione <strong>di</strong> operatore Hermitiano:Dunque:〈n|Ω|n〉 ∗ = 〈n|Ω|n〉 = ωω ∗ = ω ⇒ ω ∈ RQuin<strong>di</strong> gli autovalori <strong>di</strong> un operatore Hermitiano sono reali.2. Le autofunzioni <strong>di</strong> Ω sono ortonormali: Si considerino ora due <strong>di</strong>versiautostati |n〉 e |m〉, associati a due autovalori <strong>di</strong>fferenti ω n e ω m . Entrambisod<strong>di</strong>sfano l’equazione ad autovalori, dunque:Ω|n〉 = ω n |n〉Ω|m〉 = ω m |m〉Moltiplicando la prima equazione per 〈m| e la seconda per 〈n|:〈m|Ω|n〉 = ω n 〈m|n〉〈n|Ω|m〉 = ω m 〈n|m〉3 È consuetu<strong>di</strong>ne in<strong>di</strong>care le autofunzioni semplicemente tramite l’autovalore alle qualicorrispondono, scrivendo ad esempio |k〉 al posto <strong>di</strong> |f k 〉4 qui entra in gioco la richiesta che lo spettro sia <strong>di</strong>screto: le funzioni <strong>del</strong>lo spettro continuo,non essendo integrabili a quadrato, non possono venire normalizzate nel senso voluto!16

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