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Appunti del corso di Chimica Fisica II - Dipartimento di Chimica e ...

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• Permette <strong>di</strong> scrivere in modo semplice, sebbene approssimato, la funzioned’onda <strong>di</strong> un sistema con molti elettroni• Riconduce il problema a molti corpi ad un problema a un corpo (comel’atomo <strong>di</strong> idrogeno)• Introduce in modo naturale il concetto <strong>di</strong> orbitale, facilmente visualizzabile,come si vedrà in seguito• consente un approccio estremamente intuitivo e qualitativamente validoalla descrizione <strong>del</strong>la struttura elettronica7.2 Teoria <strong>del</strong>l’orbitale molecolare: le molecolebiatomiche7.2.1 La molecola ionica H + 2Si consideri una molecola <strong>di</strong> idrogeno ionizzata, ovvero contenente un solo elettrone.Se R ⃗ A è la posizione <strong>del</strong> primo atomo e R ⃗ B la posizione <strong>del</strong> secondol’Hamiltoniano elettronico, nell’approssimazione <strong>di</strong> Born-Oppenheimer, saràH = ˆT −e 2|⃗r − ⃗ R A | − e 2|⃗r − ⃗ R B | + e 2| ⃗ R B − ⃗ R A |Si tratta <strong>di</strong> un operatore, ovviamente, monoelettronico: sarà quin<strong>di</strong> possibile,con l’opportuno cambio <strong>di</strong> variabili, ricondursi ad un problema molto simile all’atomo<strong>di</strong> Idrogeno e quin<strong>di</strong> risolubile analiticamente. L’espressione matematicache si ottiene per le autofunzioni <strong>di</strong> tale operatore è decisamente complicata, maricorda con buona approssimazione una combinazione lineare fra orbitali atomici<strong>del</strong> primo e <strong>del</strong> secondo atomo: questa somiglianza lascia pensare che unbuon metodo per costruire la funzione d’onda per una molecola potrebbe esserequello <strong>di</strong> partire da una base <strong>di</strong> orbitali molecolari, ognuno <strong>di</strong> essi ottenuto comecombinazione <strong>di</strong> orbitali atomici, ottimizzando i coefficienti in modo variazionale.La teoria <strong>del</strong>l’orbitale molecolare fa esattamente questa assunzione: si trattadunque <strong>di</strong> costruire, a partire dagli orbitali atomici degli atomi coinvolti nellegame chimico, la base opportuna con cui costruire la funzione d’onda secondola 7.1. Per la molecola ionica <strong>di</strong> idrogeno si possono prendere come base dueorbitali 1s:1s A = χ A (⃗r − ⃗ R A ) 1s B = χ B (⃗r − ⃗ R B )A partire da queste due funzioni si potranno costruire due combinazioni linearifra loro in<strong>di</strong>pendenti (in particolare verrà imposto che siano ortonormali). A fareda guida nella scelta dei coefficienti è, ovviamente, la simmetria <strong>del</strong>la molecola.Affinché la funzione d’onda che ne risulta sia correttamente normalizzata, poiché il determinante<strong>di</strong> una matrice N × N produce una combinazione lineare <strong>di</strong> N! termini, sarà necessario1introdurre un fattore √ , dunque:N!Ψ( ⃗r 1 . . . r⃗N ) = √ 1 det SN!Una funzione d’onda così definita viene detta determinante <strong>di</strong> Slater.82

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