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Appunti del corso di Chimica Fisica II - Dipartimento di Chimica e ...

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Capitolo 7Spettroscopia elettronicaIl ruolo <strong>del</strong>la spettroscopia è stato determinante nella scoperta <strong>del</strong>la strutturaelettronica <strong>del</strong>le molecole e nella formulazione <strong>del</strong>le teorie <strong>di</strong> legame. Laconoscenza dei livelli energetici accessibili agli elettroni, insieme alle regole <strong>di</strong>selezione, hanno infatti permesso <strong>di</strong> scoprire numerose proprietà <strong>del</strong>la funzioned’onda <strong>del</strong>lo stato fondamentale e degli stati eccitati, sia per quanto riguarda leenergie in gioco che per quanto riguarda, ad esempio, la simmetria <strong>del</strong> problema.La descrizione <strong>del</strong>lo stato elettronico <strong>del</strong>le molecole rappresenta il problemaprincipale <strong>del</strong>la chimica teorica. A causa <strong>del</strong> termine <strong>di</strong> repulsione fra gli elettroni,pur adottando l’approssimazione <strong>di</strong> Born-Oppenheimer, non è possibilerisolvere analiticamente l’equazione <strong>di</strong> Schroe<strong>di</strong>nger 5.2: sono stati <strong>di</strong> conseguenzasviluppati dei meto<strong>di</strong> approssimati più o meno efficaci. Ai fini <strong>di</strong> unadescrizione qualitativa <strong>del</strong>la struttura elettronica <strong>di</strong> una molecola, sufficienteper comprendere gli spettri, la teoria d’elezione è quella <strong>del</strong>l’orbitale molecolare,combinazione lineare <strong>di</strong> orbitali atomici (MO LCAO).7.1 L’approssimazione orbitalicaNon essendo possibile risolvere analiticamente l’equazione elettronica per unsistema con più <strong>di</strong> un elettrone, poco o nulla si sa <strong>di</strong>re sulla forma <strong>del</strong>la funzioned’onda per un sistema a molti corpi.La funzione <strong>di</strong>pende, per ogni particella, da una variabile vettoriale <strong>di</strong> posizione(⃗r i ) e da una variabile <strong>di</strong> spin (σ i ), che, per gli elettroni, può assumere comevalori solo ± 1 2. Essa, in generale, è a valori complessi:{Ψ(⃗r 1 σ 1 , ⃗r 2 σ 2 , . . . , ⃗r N σ N ) : R 3N × − 1 2 , 1 N→ C2}Il principio <strong>di</strong> in<strong>di</strong>stinguibilità afferma che non può essere ipotizzato alcun esperimentoche, date N particelle microscopiche, permetta <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguerne una dallealtre. Per illustrare le conseguenze <strong>di</strong> questo fondamentale principio si consideriun sistema costituito da due particelle. La probabilità <strong>di</strong> trovarne una in un volumettoinfinitesimo centrato intorno al punto ⃗x 1 δV (⃗x 1 ) e l’altra, con notazioneanaloga, in δV (⃗x 2 ) sarà:P (⃗x 1 , ⃗x 2 ) = |Ψ(⃗x 1 , ⃗x 2 )| 2 δV (⃗x 1 )δV (⃗x 2 )80

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