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Appunti del corso di Chimica Fisica II - Dipartimento di Chimica e ...

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Le equazioni così ottenute vengono dette Equazioni Secolari. Si nota facilmenteche esse possono essere riscritte nel modo seguente:[( ) ( )] ( )αa β1 S λa− E= (H − ES)c = 0 (7.6)β α b S 1 λ bdove H è la matrice Hamiltoniana, i cui elementi sonoH ij = 〈χ i |H |χ j 〉S è la matrice <strong>di</strong> sovrapposizione, doveS ij = 〈χ i |χ j 〉e c è il vettore che contiene i coefficienti. L’equazione, scritta in questa forma,ricorda un problema agli autovalori al quale ci si ricondurrebbe se la base fosseortogonale 4 e le equazioni in questa forma vengono dette Equazioni <strong>di</strong> Roothan.Le equazioni secolari costituiscono un sistema lineare omogeneo: affinchéla soluzione sia non banale è necessario che il determinante <strong>del</strong>la matrice deicoefficienti sia uguale a zero:det(H − ES) = (α a − E)(α b − E) − (β − 2ES) 2 = 0E ± = α √a + α b (αa − α b )±2 + 4β 222Ovviamente si ottengono due possibili valori <strong>del</strong>l’energia: essi determinerannodue coppie <strong>di</strong> coefficienti, ovvero sia quelli <strong>del</strong>la ψ + che quelli <strong>del</strong>la ψ − . Talerisultato era preve<strong>di</strong>bile: a partire da due funzioni <strong>di</strong> base infatti esistono dueorbitali molecolari linearmente in<strong>di</strong>pendenti ottenibili come loro combinazione.Da questo risultato si possono trarre <strong>del</strong>le conclusioni piuttosto importanti <strong>di</strong>carattere generale che guideranno la scelta <strong>del</strong>le funzioni da combinare nellacostruzione degli orbitali molecolari.• Si consideri una molecola omonucleare (α a = α b ). Nell’ipotesi <strong>di</strong> trascurarel’integrale <strong>di</strong> sovrapposizione (o <strong>di</strong> lavorare con una base ortonormale <strong>di</strong>funzioni atomiche), l’energia <strong>del</strong>l’orbitale legante risulta essere E + = α+β,quella <strong>del</strong>l’orbitale antilegante α −β. Dunque il parametro β è fortementecollegato alla stabilizzazione che si ottiene andando a formare un legamechimico, ovvero alla forza <strong>di</strong> legame. Esso sarà tanto più grande in moduloquanto meglio le funzioni atomiche alle quali è riferito interagiscono(in particolare quanto meglio si accoppiano attraverso l’Hamiltoniano):ne segue il fondamentale requisito che gli orbitali abbiano la giusta simmetriaper sovrapporsi nella zona <strong>di</strong> legame; inoltre non devono esseretroppo compatti come gli orbitali interni: nell’approssimazione MO si puòpensare che l’interazione avvenga esclusivamente fra orbitali <strong>di</strong> valenza.• Affinché l’interazione sia efficace è necessario che le energie orbitalichesiano conforntabili: se si avesse |α a − α b | ≫ |β| infatti le energie degli4 Esistono <strong>del</strong>le procedure standard come l’ortogonalizzazione <strong>di</strong> Low<strong>di</strong>n per ricondursi adun problema agli autovalori90

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