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Appunti del corso di Chimica Fisica II - Dipartimento di Chimica e ...

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ovvero che la molecola non cambi il suo stato <strong>di</strong> Spin.determinato da due equazioni:Lo stato <strong>di</strong> spin èS 2 |Ψ〉 = 2 S(S + 1)|Ψ〉S z |Ψ〉 = M s |Ψ〉Essendo lo Spin un momento angolare valgono le proprietà già viste; in particolare−S ≤ M s ≤ SIn particolare si definisce molteplicità <strong>di</strong> spin il valore 2S + 1; uno stato conmolteplicità <strong>di</strong> spin 1 si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> singoletto, 2 <strong>di</strong> doppietto, 3 <strong>di</strong> tripletto e cosìvia. In particolare uno stato che vede tutti gli elettroni fra <strong>di</strong> loro appaiatisarà uno stato <strong>di</strong> singoletto, mentre, ad esempio, la molecola <strong>di</strong> ossigeno nelsuo stato fondamentale, che prevede due elettroni spaiati, sarà un tripletto.Determinare lo stato <strong>di</strong> spin è spesso tutt’altro che banale e non sempre èpossibile attribuirlo “ad occhio” semplicemente osservando un <strong>di</strong>agramma MO,in quanto non tutte le situazioni <strong>di</strong> spin sono facilmente rappresentabili. D’altraparte lo stato caratterizzato dal valore massimo <strong>di</strong> M S , ovvero quello dove glieventuali elettroni spaiati sono ognuno in un orbitale e tutti paralleli, è semprerappresentabile: nel caso <strong>del</strong>l’ossigeno, ad esempio, si può imme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong>recheM s = 1 ⇒ S = 1in quanto con due elettroni S = 1 è il massimo valore <strong>di</strong> spin totale che si puòottenere; si potrà dunque attribuire come molteplicità <strong>di</strong> spin 3 e descrivere lostato come un tripletto. 7 Rimane da stabilire quando è <strong>di</strong>verso da zero l’integrale〈Ψ|ˆµ|Ψ〉 (7.8)Un metodo <strong>del</strong> tutto generale viene fornito dalla teoria dei gruppi e sfrutta lasimmetria degli orbitali molecolari. Esso non verrà <strong>di</strong>scusso in modo generale,ma si vedranno alcuni esempi nel <strong>corso</strong> <strong>del</strong>la classificazione <strong>del</strong>le transizioni.Si noti che sia la descrizione attraverso la teoria <strong>del</strong>l’orbitale molecolare <strong>del</strong>lastruttura elettronica che la trattazione <strong>del</strong>l’interazione luce materia come l’interazionefra un campo ed un <strong>di</strong>polo sono approssimazioni: le transizioni cherisultano proibite dalle regole <strong>di</strong> selezione fin qui <strong>di</strong>scusse potranno comunqueessere osservate sperimentalmente, pur presentando intensità minori rispetto aquelle permesse.7.3.2 Molecole poliatomiche e cromoforiLa trattazione svolta finora è valida rigorosamente solo per le molecole biatomiche.Un’ulteriore approssimazione rende possibile una generalizzazione <strong>del</strong>lastessa: in molecole ove fossero presenti gruppi funzionali si può pensare che gliorbitali molecolari siano sufficientemente localizzati da coinvolgere solo il gruppofunzionale stesso. Ad esempio nei composti carbonilici ci sarà un doppietto7 Impresa ben più <strong>di</strong>fficle è descrivere uno stato <strong>di</strong> tripletto caratterizzato da M s = 0utilizzando un <strong>di</strong>agramma MO!93

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