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Appunti del corso di Chimica Fisica II - Dipartimento di Chimica e ...

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Per ognuno dei due orbitali la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> normalizzazione fornisce un’unicarelazione fra i coefficienti: l’altra può essere determinata grazie al teoremavariazionale. Infatti, se Ψ T (⃗r 1 σ 1 . . . , ⃗r N σ N ; p 1 . . . p r ) è una funzione d’onda approssimata(“tentativo”) <strong>di</strong>pendente dai parametri p 1 . . . p r , l’energia associataa tale funzione d’onda sarà una funzione dei parametri stessi:E(p 1 . . . p r ) = 〈ΨT |H |Ψ T 〉〈Ψ T |Ψ T 〉Teorema 1 (Variazionale) L’energia ottenuta minimizzando E(p 1 . . . p r ) rispettoai parametri è sicuramente maggiore o uguale a quella esatta <strong>del</strong>lo statofondamentale.Prima <strong>di</strong> procedere con la <strong>di</strong>mostrazione, si vogliono sottolineare due aspettiparticolarmente importanti <strong>di</strong> questo teorema:• Il teorema variazionale limita dal basso le soluzioni. Questo garantisceche l’energia, cercata andando ad ottimizzare i parametri introdotti nellafunzione tentativo, non possa <strong>di</strong>vergere verso meno infinito. Essendo ilpotenziale <strong>di</strong> attrazione Coulombiana in linea <strong>di</strong> principio non limitatodal basso, in quantolimr a→r b−e2|⃗r b − ⃗r a | = −∞il rischio <strong>di</strong> andare molto oltre l’energia <strong>del</strong>lo stato fonddamentale, finoappunto a valori infiniti, esiste concretamente.• Si supponga <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un metodo iterativo che ad ogni passo fa <strong>di</strong>minuire<strong>di</strong> un po’ il valore <strong>del</strong>l’energia: il teorema variazionale garantisceche ci si sta muovendo effettivamente nella giusta <strong>di</strong>rezione, ovvero chepiù piccola <strong>di</strong>venta l’energia più ci si avvicina al valore esatto.La <strong>di</strong>mostrazione <strong>del</strong> teorema si riconduce a far vedere che vale la <strong>di</strong>suguaglianzaE T − E 0 = 〈ΨT |H − E 0 |Ψ T 〉〈Ψ T |Ψ T 〉≥ 0 (7.4)Il denominatore è sicuramente positivo e quin<strong>di</strong> <strong>del</strong> tutto inessenziale ai fini<strong>del</strong>la <strong>di</strong>mostrazione. Siano |ψ j 〉 le autofunzioni <strong>del</strong>l’Hamiltoniano. Poiché esseformano un insieme completo sarà possibile espandere la funzione d’onda <strong>di</strong>prova in una loro combinazione lineare:|Ψ T 〉 = ∑ jc j |ψ j 〉Riscrivendo il numeratore <strong>del</strong>la 7.4 in termini <strong>di</strong> questa espressione e ricordandocheH |ψ j 〉 = E j |ψ j 〉∑〈c j ψ j |H − E 0 |c j ψ j 〉 = ∑jj|c j | 2 〈ψ j |H − E 0 |ψ j 〉 = ∑ j|c j | 2 (E j − E 0 )88

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