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Appunti del corso di Chimica Fisica II - Dipartimento di Chimica e ...

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elettrone si otterrebbe invece un’ipotetica molecola biatomica <strong>di</strong> Elio. Se si calcolanole energie orbitaliche 2 associate ai due orbitali σ g e σ ∗ u si noterà tuttaviacheE σg + E σu > 2E 1sNe segue che è più stabile il sistema costituito da due atomi <strong>di</strong> Elio non legatie che quin<strong>di</strong> non esiste la molecola He 2 .Passando all’atomo successivo, si nota che gli elettroni interni, in questa approssimazione,non contribuiscono alla formazione <strong>di</strong> un legame: si possono dunquecombinare fra <strong>di</strong> loro i soli orbitali <strong>di</strong> valenza. Nel caso <strong>di</strong> Li 2 si mescolerannogli orbitali atomici 2s andando a costruire due orbitali 1σ g e 2σ ∗ u come vistoprima: sarà inoltre possibile ipotizzare che la molecole <strong>di</strong> Be 2 non sia stabile.Passando al boro si nota che gli orbitali 2s sono già doppiamente occupati: sial’orbitale molecolare 1σ g che il 2σ ∗ u saranno quin<strong>di</strong> pieni e non daranno contributoalla formazione <strong>di</strong> un legame. Iniziano d’altra parte ad essere occupati gliorbitali 2p. Ammettendo che la molecola <strong>di</strong> B 2 sia <strong>di</strong>sposta lungo l’asse z:Figura 7.3: Orbitale 2p z• I due orbitali p z potranno sovrapporsi lungo l’asse <strong>di</strong> legame, andando aformare due orbitali molecolari 3 4σ g e 6σ ∗ u.• Gli orbitali p x si combineranno fra <strong>di</strong> loro a dare un orbitale molecolarelegante ed uno antilegante con caratteristiche <strong>di</strong> simmetria <strong>di</strong>verse dagliorbitali σ. Gli orbitali ottenuti, infatti, sono nulli lungo l’asse <strong>di</strong> legame(si ricor<strong>di</strong> che gli orbitali p hanno un nodo in corrispondenza <strong>del</strong> nucleo),inoltre quello ottenuto dalla somma <strong>del</strong>le funzioni p sarà antisimmetricoper inversione, viceversa quello ottenuto dalla <strong>di</strong>fferenza. Gli orbitaliottenuti in questo modo vengono detti 3π u e 5π ∗ g.2 Verrà <strong>di</strong>scusso in seguito come si può procedere applicando il teorema variazionale3 gli orbitali vengono numerati in modo da essere in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> energia crescente. Ci siaspetterebbe che l’orbitale σ legante formato dai due orbitali p z fosse dunque etichettato conil numero 3 e non con il 4; tuttavia per Boro, Carbonio e Azoto si nota che tale orbitale molecolareè meno stabile degli orbitali molecolari π leganti, che assumeranno quin<strong>di</strong> la numerazione3. A partire dalla molecola <strong>di</strong> ossigeno la situazione si “normalizza”.85

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