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Ricerca: Aflatossine B1 B1+B2+G1+G2 B1 Tot camp LR* = limite di rilevabilità Ricerca: Aflatossine B1 Campioni non Conformi 4,2 % Campioni non Conformi 3,1 % Camp pos Campioni non conformi SPEZIE ED ERBE INFUSIONALI Anno 1999 Numero totale di campioni < LR* 0-10 10-20 20-50 > 50 114 (B1 + B2 + G1 + G2) Standard di riferimento (Circolare n.10 del 9/6/99) 65 2 53 10 2 10 µg/kg 65 2 53 10 1 1 20 µg/kg B1 Tot camp Camp pos Campioni non conformi Anno 2000 Numero di campioni (B1 + B2 + G1 + G2) < LR* 0-4 4-8 8-10 10- 0 > 50 Standard di riferimento (Circolare n.10 del 9/6/99) 29 1 26 2 1 10 µg/kg B1+B2+G1+G2 29 1 26 2 1 20 µg/kg LR* = limite di rilevabilità Campioni Conformi 95,8 % Campioni Conformi 96,9 % Campioni non Conformi 3,5 % Campioni non Conformi 3,1 % Campioni Conformi 96.5 % Campioni Conformi 96,9 % PDF creato con FinePrint pdfFactory versione dimostrativa http://www.secom.re.it/fineprint
Campioni non Conformi 3,4 % B1 Campioni non conformi Campioni Conformi 96,6 % 115 Campioni non Conformi 3,4 % (B1 + B2 + G1 + G2) Campioni Conformi 96,6 % Relativamente all’anno 1999 a seconda della matrice considerata il grado di contaminazione da aflatossina B1 e aflatossine totali è risultato variare dal 3 % nelle erbe infusionali e spezie, al 3,7 % nella frutta secca, al 6 % nei semi oleaginosi, mentre nei cereali e legumi analizzati non sono state reperite aflatossine. Il trend si è mantenuto nell’anno 2000 per quanto riguarda spezie ed erbe infusionali; per i semi oleaginosi è stata riscontrata una maggior percentuale di campioni conformi ai limiti indicati dalla circolare n. 10 del 9/6/99. Per la categoria frutta secca cereale e legumi i campioni contaminati da aflatossine sono risultati al di sotto del 1 %. Tale risultato è ancor più significativo se si considera che per questa categoria di prodotti il numero di campioni analizzati è stato circa il doppio. All'interno delle diverse classi alimentari sono state individuate alcune matrici più a rischio: tra i semi oleaginosi i pistacchi e le arachidi; tra le spezie i peperoncini e le polveri derivate ed infine tra la frutta secca i fichi. I dati ottenuti confermano l'alto rischio alimentare per prodotti provenienti da paesi terzi (Turchia, India, Iran, e altri) dove non sempre le condizioni di stoccaggio e trasporto delle derrate alimentari possono garantire la corretta conservabilità e salubrità dei prodotti. CONCLUSIONI Il consumo di prodotti da agricoltura biologica è in espansione ed è maggiore da parte di persone che hanno scelto un’alimentazione prevalentemente vegetariana. Il consumo maggiore di prodotti biologici viene registrato nel settore ortofrutticolo, con il 40% delle preferenze sul totale dei consumatori, seguito da pasta e riso con l’8 ed il 2-3% dei prodotti confezionati. I prodotti considerati nel presente lavoro hanno una larga diffusione tra i consumatori di prodotti biologici. I risultati ottenuti dalla indagine effettuata in questo biennio sono stati soddisfacenti e ci hanno permesso di ricavare le seguenti informazioni : • Sono necessari controlli mirati sia allo stoccaggio presso i centri di produzione (per cereali di produzione locale) sia nella grossa distribuzione (ipermercati); • Un più attento controllo deve essere effettuata su matrici a particolare rischio quali semi oleaginosi (mandorle, pistacchi, arachidi e noci), spezie (peperoncino e polveri derivate), caffè; e in particolare quelle provenienti da paesi terzi dove non sempre le condizioni di trasporto e stoccaggio garantiscono la salubrità dei prodotti; • Devono essere in oltre monitorati i prodotti locali insilati quali grano, riso, sfarinati. Infine va ricordato che gli alimenti che sono risultati maggiormente a rischio di aflatossine sono arachidi e derivati, mais e derivati, noci brasiliane, mandorle, fichi secchi, alcune spezie (peperoncino); ma che una cattiva conservazione può far comparire le aflatossine anche in prodotti non considerati a rischio. Bibliografia - Nasir M.S., Jolley M.E., “Development of a fluorescence polarization assay for the determination of aflatoxins in grains”. J. Agric. Food Chem. 50(11):3116-21 (2002). - Schatzki T.F., Haddon W.F., “Rapid, non-destructive selection of peanuts for high aflatoxin content by soaking and tandem mass spectrometry”. J. Agric. Food Chem. 50(10):3062-9 (2002). PDF creato con FinePrint pdfFactory versione dimostrativa http://www.secom.re.it/fineprint
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Vineyard Passive diffusion Spontane
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LOZZIA G.C., RIGAMONTI I.E., 1994 -
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THE FUNGAL PHYTOTOXINS AND THEIR PO
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PROTECTION OF GRAPEVINE FROM POWDER
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I MEZZI TECNICI PER L'AGRICOLTURA B
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