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32. Tedeschi P., Maietti A., Mazzotta D., Vecchiati G., Romano P., Brandolini V.: Determinazione di residui metallici nelle pere e influenza sull'impatto ambientale 33. Varvaro L., Antonelli M., Balestra G.M., Fabi A., Scermino D., Vuono G.: Investigations on the bactericidal activity of some natural products 34. Cravedi P., Molinari F. :Ricerca su insetticidi utilizzabili secondo il metodo di produzione biologico di prodotti agricoli 35. Salvo F., Saitta M., Di Bella G., La Pera L., Dugo G.mo: Fungicides and heavy metals in wine samples produced from experimental grapes subjected to different pesticides treatments 36. Capasso R., De Martino A., Cristinzio G., Di Maro A., Parente A.: New α-elicitin isoforms from Phytophthora hybernalis as protein elicitors for a potential employment in the biological pest mangement PDF creato con FinePrint pdfFactory versione dimostrativa http://www.secom.re.it/fineprint 46
1 PROVE DI LOTTA ALL’OIDIO DELLO ZUCCHINO CON PRODOTTI ALTERNATIVI IN PIENO CAMPO G.E. Agosteo, M. Ambrosio Dipartimento di Agrochimica ed Agrobiologia - Università Mediterranea di Reggio Calabria Premessa La coltura dello zucchino in Calabria è ampiamente diffusa sia pieno campo che in ambiente protetto. L’intensità delle infezioni di oidio (Sphaerotheca fusca Blumer, Erysiphe cichoracearum D.C.) su questa coltura è particolarmente elevata. A differenza del melone che dispone di un’ampia gamma di varietà resistenti o tolleranti alla malattia, per lo zucchino è necessario ricorrere a ripetuti interventi di lotta chimica, pena il precoce decadimento vegetativo delle piante. La gestione della lotta all’oidio, per il rispetto degli intervalli di sicurezza dei fungicidi, è complicata dalla scalarità della raccolta. Lo zolfo, unico fungicida antioidico autorizzato in agricoltura biologica, può dare problemi di selettività su alcune varietà di cucurbitacee, soprattutto in presenza di temperature elevate, quali quelle del periodo primaverile-estivo nel meridione d’Italia. Con la presente prova si è inteso saggiare l’efficacia antioidica su zucchino in pieno campo, in un ambiente di produzione meridionale caratterizzato da forte pressione di malattia, di alcuni prodotti di origine minerale, quali bicarbonato di sodio e fosfato monopotassico, il cui impiego è stato sperimentato con successo in altri ambienti di coltivazione (Minuto et al., 1998). Materiali e metodi La prova è stata realizzata nell’anno 2001, nella Piana di Lamezia Terme (CZ), su zucchino, cv. Clarita, allevato in pieno campo, con un ciclo colturale di circa 70 giorni. Il trapianto è stato realizzato il 25 maggio, le piante hanno occupato il terreno in un periodo stagionale (giugno – luglio) caratterizzato da temperature particolarmente favorevoli al patogeno. E’ stato utilizzato uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con 7 tesi (Tab.1) e 4 ripetizioni. Tab.1 - Tesi a confronto, dosi, intervalli tra le applicazioni Tesi Principio attivo Nome commerciale e/o p.a. (%) e Dosi (ml o g/hl) Intervallo tra società produttrice formulazione p.c. p.a. le applicazioni 1 Zolfo bagnabile Zolfo bagnabile - Isagro 90 Pb 500 450 7 giorni 2 Bicarbonato di sodio Solvay 100 Pb 750 750 7 giorni 3 Bicarbonato di sodio Solvay 100 Pb 1000 1000 7 giorni 4 KH2PO4 (0-52-34) Haifa Chemicals Ltd 100 Cris.sol. 1000 1000 7 giorni 5 Trifloxystrobin Flint - Bayer 50 WG 25 12,5 14 giorni 6 Zolfo bagnabile, penconazole Zolfo bagnabile - Isagro Topas 10 EC - Syngenta 90 Pb 10,52 Le 500 35 450 3,5 7 giorni 14 giorni 7 Testimone \ \ \ \ \ Ciascuna parcella era costituita da 12 piante contigue sulla fila. I trattamenti hanno avuto inizio l’11 giugno, prima della comparsa dei sintomi, e sono stati effettuati con le cadenze riportate nella tab.1. Nella tesi 6 (trattamento aziendale), sono stati realizzati due interventi con zolfo seguiti, alla comparsa dei sintomi, dal penconazole. La lettura dei sintomi è stata realizzata a 42 e 60 giorni dall’inizio del ciclo, su 4 foglie per pianta (1 dei palchi basali, 2 dei palchi medi ed 1 apicale), da 5 piante centrali a parcella, sulla base di una scala di malattia con 6 classi d’infezione (0=0; 1=0-1, 2=1-5, 3=5-20, 4=20-40, 5= >40 % di area fogliare infetta) (EPPO, 1997). Sono stati determinati gli indici di diffusione (percentuale di foglie infette), gravità G = Σ (f . v) n -1 ed intensità (indice di McKinney) (I = [Σf . v (N . X) -1 ] . 100), dove f = frequenza dei casi per ciascuna classe d’infezione, v= valore di classe corrispondente, n = numero di casi infetti, N = numero totale delle osservazioni, X = valore massimo della classe nella scala d’infezione. I dati sono stati sottoposti ad analisi della varianza, le medie sono state separate con il test di Duncan per P=0,05 e P=0,01. I valori percentuali sono stati trasformati nei corrispondenti valori angolari. PDF creato con FinePrint pdfFactory versione dimostrativa http://www.secom.re.it/fineprint 47
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