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IMPIEGO DEL TIMOLO NEL CONTROLLO DELLA VARROOSI DELLE API.
EFFICACIA, PERSISTENZA E RESIDUI.
I. Floris 1 , A. Satta 2 , P. Cabras 3 , A. Angioni 3
1 Dipartimento di Protezione delle Piante - Sezione di Entomologia agraria, Università di Sassari, Via De Nicola, 07100
Sassari.
2 Istituto per lo Studio degli Ecosistemi – Sezione Ecologia applicata e Controllo biologico - CNR Sassari, Via De
Nicola, 07100 Sassari.
3 Dipartimento di Tossicologia, Università di Cagliari, Via Ospedale 72, 09124 Cagliari.
SUMMARY
During the last years, after Varroa destructor resistance have been detected to some important synthetic acaricides,
many alternative ways of varroa control based on natural products were tested. According to the literature, thymol
seems to deserve a strong interest for the treatment of varroa infestation. In this paper, the results of an apiary trial
conducted during the summer of 2001 in a Mediterranean environment (Sardinia, Italy) were reported. The
effectiveness of thymol, the persistence in two acaricide formulations (gel - Apiguard and vermiculite – Api Life
VAR®) and the residues in honey and wax were evaluated. Both the thymol formulations, after the treatments, reduced
significantly the levels o mite infestations of both adult bees and sealed brood (average of about 90%). However, a
considerable colony-to-colony variability in effectiveness was recorded. A moderate negative effect of the thymol
treatments on the colony development was also observed. During two weeks of treatments, the bees removed about all
the applied product (gel or vermiculite). Residues found in honey varied from 0.40 and 8.80 mg/Kg for Apiguard and
from 0.12 and 4.03 mg/Kg for Api Life VAR®, but according to EU regulation No. 2377/90 thymol is a non-toxic
veterinary drug, which do not need a MRL (maximal residue limit). The wax residues reached relatives higher levels
than honey since thymol is a fat-soluble ingredient (average of 21.6±13.0 and 147.7±188.9 for Api Life VAR and
Apiguard, respectively). However, after the treatment, thymol rapidly evaporates from wax.
INTRODUZIONE
L’acaro Varroa destructor Anderson & Trueman, agente della Varroosi delle api, rappresenta il più temibile parassita di
Apis mellifera L. ed il suo controllo in apiario impone il ricorso a trattamenti acaricidi, spesso mediante l’impiego di
sostanze di sintesi (Acrinathrine, Clorbenzialate, Chlorfenvinphos, Chlordimerform, Fenotiazine, Bromopropilate ,
Fluvalinate, Amitraz, Coumaphos, Cymiazole, Flumethrin, Tetradifon), con conseguenti problemi di farmaco-resistenza
e di residui nei prodotti dell’alveare, già segnalati in letteratura (Milani, 1999; Wallner, 1999).
Negli ultimi anni, si sta affermando, a livello mondiale, l’impiego di sostanze di origine naturale, ed in particolare di
alcuni acidi organici (acido formico, acido ossalico e acido lattico) e del timolo (Imdorf et al., 1999; Calderone, 1999;
Whittington et al., 2000).
Nel presente lavoro, è stata studiata l’efficacia del timolo nel controllo della Varroosi in un ambiente mediterraneo,
valutandone altresì i residui nel miele e nella cera e verificandone la persistenza nelle due diverse formulazioni
commerciali impiegate.
Materiali e Metodi
Prova in apiario
La prova è stata condotta in un apiario della Sardegna centro-meridionale (Oristano) nel periodo giugno-luglio del 2001.
Una postazione di 15 alveari con arnie Dadant-Blatt standard da 10 favi e colonie derivate da Apis mellifera ligustica
Spin., è stata ripartita in 3 gruppi di 5 alveari ciascuno, omogenei per consistenza ed infestazione, valutate,
rispettivamente, mediante rilievi preliminare sulla superficie di covata e tramite campionamento di api adulte (300 api
per alveare) e di covata opercolata (300 cellette per alveare ) (Floris et al., 2001).
Per il trattamento sono state utilizzate due formulazioni a base di timolo: Api Life VAR® e Apiguard. La prima,
confezionata in tavolette di vermiculite da circa 12 g contenenti circa il 74% di timolo (pari a circa 9 g di timolo per
tavoletta), il 3,7% di mentolo, il 3,7% di canfora e il 16% di eucaliptolo; mentre nella seconda formulazione il timolo
era incluso in gelatina nella percentuale del 25% e confezionato in vaschette contenenti 50 g di gel (12,5 g di timolo).
Un gruppo di alveari è stato trattato con Api Life VAR, uno con Apiguard ed il terzo è stato tenuto come testimone. Il
trattamento è stato eseguito il 21 Giugno 2001 impiegando rispettivamente due mezze tavolette di Api Life VAR ed una
vaschetta di timolo in gel per alveare. Un secondo trattamento è stato effettuato il 6 Luglio 2001.
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