22.02.2013 Views

International Congress BIOLOGICAL PRODUCTS - Gruppo di ...

International Congress BIOLOGICAL PRODUCTS - Gruppo di ...

International Congress BIOLOGICAL PRODUCTS - Gruppo di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

17<br />

Il contenimento della ticchiolatura in frutticoltura biologica<br />

Markus Kelderer 1 , Clau<strong>di</strong>o Casera, Ewald Lardschneider<br />

Centro Sperimentale Agrario Forestale Laimburg (BZ)<br />

Spesso i produttori biologici sono obbligati dall’andamento del mercato a scegliere le stesse cultivar coltivate in<br />

frutticoltura convenzionale ed integrata. La maggior parte <strong>di</strong> queste sono abbastanza sensibili alla ticchiolatura e<br />

non è facile arrivare a fine stagione senza gravi danni. La ricerca condotta presso il Centro Sperimentale<br />

Laimburg <strong>di</strong>mostra che è possibile controllare la ticchiolatura delle pomacee usando bassi dosaggi <strong>di</strong> rame,<br />

polisulfuro <strong>di</strong> calcio ed argille acide in combinazione con lo zolfo. Il controllo è efficace se questi prodotti<br />

vengono usati nel giusto modo.<br />

I punti principali <strong>di</strong> questo lavoro sperimentale sono:<br />

a) Confronto e riduzione del dosaggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse sostanze attive alternative al rame<br />

b) Tempi più appropriati <strong>di</strong> applicazione delle sostanze attive (preventivo, tempestivo, curativo)<br />

c) Tecniche <strong>di</strong> applicazione (atomizzatore, sistemi d’irrigazione per aspersione)<br />

d) Una particolare attenzione viene posta attualmente agli interventi sanitari per ridurre l’inoculo nel<br />

frutteto<br />

a) In cultivar molto sensibili alla ticchiolatura (es. Golden Delicious) l’efficacia delle miscele argille<br />

acide/zolfo a volte non sono sufficienti, mentre il rame <strong>di</strong>mostra una eccellente efficacia anche a<br />

dosaggi molto bassi (150g <strong>di</strong> rame metallico per trattamento ed ettaro), provocando però su certe varietà<br />

problemi <strong>di</strong> rugginosità. Tra le formulazioni a base <strong>di</strong> zolfo, è da segnalare in particolar modo il<br />

polisolfuro <strong>di</strong> calcio. Questo è abbastanza efficace e viene tollerato abbastanza bene anche dalla pianta.<br />

Da quando questo prodotto è stato introdotto negli allegati 2b del regolamento comunitario 2092/91 la<br />

maggior parte dei produttori usa questa sostanza attiva in dosaggi che variano da 10 a 30kg per<br />

trattamento ed ettaro in funzione dell’andamento climatico durante la stagione.<br />

b) Gli ultimi anni i produttori biologici hanno usato questi fungici<strong>di</strong> soprattutto in modo preventivo. Per<br />

ridurre il numero <strong>di</strong> trattamenti ed aumentarne l’efficacia, a partire del 1997 al Centro Sperimentale<br />

Laimburg, sono stati sperimentati sia in laboratorio che in pieno campo, trattamenti tempestivi (scab<br />

stop) su foglia bagnata e trattamenti curativi. I risultati dei trattamenti tempestivi su foglia bagnata sono<br />

incoraggianti e i produttori stanno introducendo queste tecniche nei loro frutteti. Il tempo ideale per<br />

effettuare questi trattamenti è abbastanza breve, perciò è necessario poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una tecnica <strong>di</strong><br />

applicazione veloce ed efficace.<br />

c) Una possibile opzione nell’ambito delle tecniche <strong>di</strong> applicazione e l’uso del sistema <strong>di</strong> irrigazione per<br />

aspersione. In <strong>di</strong>verse prove vennero confrontati meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> applicazione con atomizzatori e sistemi <strong>di</strong><br />

irrigazione per aspersione. I due meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> applicazione a parità <strong>di</strong> dosaggio e principio attivo ad ettaro<br />

hanno fornito risultati confrontabili.<br />

d) La quantità <strong>di</strong> inoculo presente è determinante per il grado <strong>di</strong> pressione della malattia nel frutteto.<br />

Ridurre l’inoculo può <strong>di</strong>ventare determinante per riuscire a controllare certe patologie. A partire dal<br />

2001 sono in atto prove per determinare come possa essere ridotto l’inoculo nei frutteti e qual è l’effetto<br />

<strong>di</strong> queste misure preventive sull’incidenza della malattia.<br />

PDF creato con FinePrint pdfFactory versione <strong>di</strong>mostrativa http://www.secom.re.it/fineprint<br />

93

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!