International Congress BIOLOGICAL PRODUCTS - Gruppo di ...
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Campioni<br />
non<br />
Conformi<br />
3,4 %<br />
B1<br />
Campioni non conformi<br />
Campioni<br />
Conformi<br />
96,6 %<br />
115<br />
Campioni<br />
non<br />
Conformi<br />
3,4 %<br />
(B1 + B2 + G1 + G2)<br />
Campioni<br />
Conformi<br />
96,6 %<br />
Relativamente all’anno 1999 a seconda della matrice considerata il grado <strong>di</strong> contaminazione da aflatossina B1 e<br />
aflatossine totali è risultato variare dal 3 % nelle erbe infusionali e spezie, al 3,7 % nella frutta secca, al 6 % nei<br />
semi oleaginosi, mentre nei cereali e legumi analizzati non sono state reperite aflatossine.<br />
Il trend si è mantenuto nell’anno 2000 per quanto riguarda spezie ed erbe infusionali; per i semi oleaginosi è<br />
stata riscontrata una maggior percentuale <strong>di</strong> campioni conformi ai limiti in<strong>di</strong>cati dalla circolare n. 10 del 9/6/99.<br />
Per la categoria frutta secca cereale e legumi i campioni contaminati da aflatossine sono risultati al <strong>di</strong> sotto del 1<br />
%. Tale risultato è ancor più significativo se si considera che per questa categoria <strong>di</strong> prodotti il numero <strong>di</strong><br />
campioni analizzati è stato circa il doppio.<br />
All'interno delle <strong>di</strong>verse classi alimentari sono state in<strong>di</strong>viduate alcune matrici più a rischio: tra i semi oleaginosi<br />
i pistacchi e le arachi<strong>di</strong>; tra le spezie i peperoncini e le polveri derivate ed infine tra la frutta secca i fichi.<br />
I dati ottenuti confermano l'alto rischio alimentare per prodotti provenienti da paesi terzi (Turchia, In<strong>di</strong>a, Iran, e<br />
altri) dove non sempre le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stoccaggio e trasporto delle derrate alimentari possono garantire la<br />
corretta conservabilità e salubrità dei prodotti.<br />
CONCLUSIONI<br />
Il consumo <strong>di</strong> prodotti da agricoltura biologica è in espansione ed è maggiore da parte <strong>di</strong> persone che hanno<br />
scelto un’alimentazione prevalentemente vegetariana. Il consumo maggiore <strong>di</strong> prodotti biologici viene registrato<br />
nel settore ortofrutticolo, con il 40% delle preferenze sul totale dei consumatori, seguito da pasta e riso con l’8 ed<br />
il 2-3% dei prodotti confezionati. I prodotti considerati nel presente lavoro hanno una larga <strong>di</strong>ffusione tra i<br />
consumatori <strong>di</strong> prodotti biologici.<br />
I risultati ottenuti dalla indagine effettuata in questo biennio sono stati sod<strong>di</strong>sfacenti e ci hanno permesso <strong>di</strong><br />
ricavare le seguenti informazioni :<br />
• Sono necessari controlli mirati sia allo stoccaggio presso i centri <strong>di</strong> produzione (per cereali <strong>di</strong><br />
produzione locale) sia nella grossa <strong>di</strong>stribuzione (ipermercati);<br />
• Un più attento controllo deve essere effettuata su matrici a particolare rischio quali semi oleaginosi<br />
(mandorle, pistacchi, arachi<strong>di</strong> e noci), spezie (peperoncino e polveri derivate), caffè; e in particolare quelle<br />
provenienti da paesi terzi dove non sempre le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> trasporto e stoccaggio garantiscono la salubrità<br />
dei prodotti;<br />
• Devono essere in oltre monitorati i prodotti locali insilati quali grano, riso, sfarinati.<br />
Infine va ricordato che gli alimenti che sono risultati maggiormente a rischio <strong>di</strong> aflatossine sono arachi<strong>di</strong> e<br />
derivati, mais e derivati, noci brasiliane, mandorle, fichi secchi, alcune spezie (peperoncino); ma che una cattiva<br />
conservazione può far comparire le aflatossine anche in prodotti non considerati a rischio.<br />
Bibliografia<br />
- Nasir M.S., Jolley M.E., “Development of a fluorescence polarization assay for the determination of<br />
aflatoxins in grains”. J. Agric. Food Chem. 50(11):3116-21 (2002).<br />
- Schatzki T.F., Haddon W.F., “Rapid, non-destructive selection of peanuts for high aflatoxin content by<br />
soaking and tandem mass spectrometry”. J. Agric. Food Chem. 50(10):3062-9 (2002).<br />
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