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International Congress BIOLOGICAL PRODUCTS - Gruppo di ...

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Durante l’esperimento, per due volte la settimana, è stato eseguito il conteggio delle femmine <strong>di</strong> Varroa cadute sul<br />

fondo dell’arnia. Alla fine della prova sono stati nuovamente eseguiti i rilievi, per valutare consistenza e livello <strong>di</strong><br />

infestazione degli alveari trattati e testimone.<br />

Prima, durante e dopo il trattamento, sono stati inoltre eseguiti i prelievi <strong>di</strong> miele e <strong>di</strong> cera da ciascun alveare trattato e<br />

testimone, nonché dei formulati dai soli alveari trattati, per valutare la persistenza e i residui del timolo.<br />

I campioni <strong>di</strong> miele (~ 5 g per campione) sono stati prelevati da 100 cellette <strong>di</strong>sopercolate scelte a caso da tre favi del<br />

nido <strong>di</strong> ciascun alveare, aspirandolo con una siringa. Il campione <strong>di</strong> cera (~ 10 g) è stato ottenuto tagliando 3 porzioni <strong>di</strong><br />

circa 2 cm 2 prelevati da <strong>di</strong>versi favi del nido <strong>di</strong> ciascun alveare. Infine, i prelievi delle formulazioni sono stati effettuati<br />

asportando un frammento <strong>di</strong> gelatina o <strong>di</strong> vermiculite. I campioni sono stati conservati in freezer (-18°C) fino al<br />

momento dell’analisi.<br />

L’efficacia dei trattamenti è stata valutata impiegando come parametro la percentuale <strong>di</strong> mortalità M (Henderson e<br />

Tilton, 1955) calcolata come:<br />

⎡ ⎛ Bc ⋅ At ⎞⎤<br />

M = 100 ⋅ ⎢1<br />

− ⎜ ⎟⎥<br />

⎣ ⎝ Bt ⋅ Ac ⎠⎦<br />

dove Bc e Bt rappresentano la percentuale <strong>di</strong> infestazione (degli adulti o della covata opercolata) prima del trattamento,<br />

rispettivamente negli alveari testimone (Bc) e in quelli trattati (Bt); Ac e At rappresentano la percentuale <strong>di</strong> infestazione<br />

dopo il trattamento, rispettivamente negli alveari testimone e in quelli trattati.<br />

Reattivi<br />

Gli standard analitici del Timolo (98%), Cineolo (99%), Mentolo (96%) e Canfora (96%) sono stati ottenuti dalla<br />

Aldrich Chemical, Janssen (Geel, Belgium), Carlo Erba (Milano Italia), rispettivamente. Le soluzioni madre (1000<br />

mg/Kg) sono state preparate in acetone (SupraSolv, Merck, Darmstadt, Germany). Le soluzioni <strong>di</strong> lavoro sono state<br />

preparate giornalmente, per <strong>di</strong>luizione con estratti in <strong>di</strong>etil etere <strong>di</strong> miele e cera non trattati (controlli). Il <strong>di</strong>etil etere era<br />

solvente per analisi (Merck, Darmstadt, Germany).<br />

Procedure <strong>di</strong> estrazione<br />

Formulati - Un g <strong>di</strong> ciascun formulato è stato pesato in un provettone da 50 ml con tappo a vite, venivano poi aggiunti<br />

20 ml of metanolo (Chromanorm per HPLC, Prolabo) ed il protettone agitato (15 min) in un agitatore rotante e poi<br />

sonificato per 5 min in un bagno ad ultrasuoni (Transsonic T460). Un’aliquota <strong>di</strong> metanolo (100 µl) veniva <strong>di</strong>luita a 5<br />

ml con acetone ed iniettata in GC.<br />

Miele - Un g <strong>di</strong> miele veniva pesato in un provettone da 15 ml con tappo a vite e veniva solubilizzato con 2 g d’acqua,<br />

venivano poi aggiunti 2 ml <strong>di</strong> etere <strong>di</strong>etilico, ed il protettone agitato (10 min) in un agitatore rotante. Dopo separazione<br />

delle fasi, un’aliquota dell’estratto era iniettata in GC.<br />

Cera - Si pesavano 0,5 g <strong>di</strong> cera in un provettone da 25 ml con tappo a vite, si aggiungevano 5 ml <strong>di</strong> miscela<br />

metanolo/acqua (1:1) ed il provettone veniva immerso in un bagnomaria a 70 °C fino a <strong>di</strong>ssoluzione della cera, e quin<strong>di</strong><br />

agitato in vortex per 1 min. Dopo raffreddamento a temperatura ambiente, venivano aggiunti 5 ml <strong>di</strong> etere <strong>di</strong>etilico, ed il<br />

provettone sottoposto ad agitazione per 15 min. in agitatore rotante. Dopo sepa-razione delle fasi, l’estratto etereo<br />

veniva centrifugato ed un’aliquota iniettata in GC.<br />

Recuperi<br />

Campioni non trattati <strong>di</strong> miele e cera venivano fortificati con 0,1, 0,5, 2,0 e 5,0 mg/Kg of timolo, mentolo, cineolo e<br />

canfora, ed analizzati secondo le meto<strong>di</strong>che descritte precedentemente. Le analisi sono state replicate quattro volte per<br />

ogni livello <strong>di</strong> fortificazione. La me<strong>di</strong>a dei recuperi ottenuti per il miele era 97% (range 84-111%) con un coefficiente <strong>di</strong><br />

variazione massimo (CV) del 5,6%; e per la cera 89% (range 82-98%) con un coefficiente <strong>di</strong> variazione massimo (CV)<br />

<strong>di</strong> 8,5%.<br />

Gascromatografo<br />

I campioni sono stati analizzati usando un gascromatografo HRGC 5160 Serie Mega equipaggiato con un detector FID<br />

80 , un’autocampionatore AS 800, un’iniettore split-splitless (Carlo Erba, Milano, Italia), e collegato ad un integratore<br />

HP 3396 A (Hewlett Packard, Avondale, PA, USA). La colonna era una capillare in silice fusa DB-5 MS (5% Phenyl-<br />

Methyl-Polysiloxane) 30 m x 0.25 mm id e 0.1µm <strong>di</strong> spessore del film (J&W Scientific, Folsom, CA). L’iniettore ed il<br />

detector erano tenuti ad una temperatura <strong>di</strong> 100 °C e 200 °C, rispettivamente. Le analisi dei formulati venivano eseguite<br />

iniettando 2 µl in modalità split, con rapporto <strong>di</strong> splitaggio <strong>di</strong> 1:10, mentre tutti gli altri campioni venivano analizzati<br />

iniettando 2 µl in modalità splitless (30 s). La temperatura del forno era programmata come segue: 60 °C (5 min), salita<br />

fino a 130 °C (2 °C/min) ed isoterma per 4 min, salita fino a 180 °C (10 °C/min). L’elio era il gas <strong>di</strong> trasporto e <strong>di</strong><br />

makeup a 1,8 e 30 ml/min, rispettivamente. La fiamma del FID era alimentata da aria ed idrogeno a 250 e 30 ml/min,<br />

rispettivamente. Le rette <strong>di</strong> taratura venivano calcolate fra le altezze dei picchi e le concentrazioni utilizzando il metodo<br />

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