Bollettino n. 184 - Società Filosofica Italiana
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183), l’autore invita a ripensare in modo sistematico alla natura di un progetto formativo in filosofia<br />
che consideri l’insieme dei modelli fino ad ora proposti dalla ricerca metodologica passata<br />
per rielaborare un «paradigma didattico unificato» che ripristini il versante del domandare filosofico<br />
anche là dove potrebbe sembrare un luogo non propriamente pertinente, nell’uso dei media.<br />
E per dimostrare la possibilità di tale assunto, l’autore espone le attività didattiche avviate nella<br />
sperimentazione che sta attuando con le sue classi; da queste pagine si comprende come il laboratorio<br />
non sia centrato sui mezzi o sugli strumenti, ma sui soggetti e sul loro coinvolgimento nei<br />
processi di elaborazione del sapere.<br />
Il sesto saggio, Trar partito da ciò che c’è: silenzio, ascolto e insegnamento della filosofia<br />
(pp. 185-219), ruota attorno al fatto che, nel ripensare all’essenza dell’istruzione, fondamentale<br />
deve essere l’attenzione per l’apprendimento delle difese contro il fall-out dei mezzi di comunicazione,<br />
a partire dall’arte del tacere, dell’ascoltare, del riflettere. Partendo dall’assunto che<br />
l’alfabetizzazione culturale è altro rispetto ad una semplice trasmissione di alfabeti codificati,<br />
presuppone la costituzione di una comunità di ricerca filosofica, la quale deve servirsi di modelli<br />
comunicativi di gruppo; ne esamina alcuni, da quello gerarchico, alla sua modificazione, per<br />
giungere a quelli più propriamente partecipativi e comunicativi.<br />
Gli ultimi due saggi, Le TIC e la filosofia (pp. 220-236) e L’impatto delle TIC sull’insegnamento<br />
della filosofia (pp. 237-271), appartengono ad un progetto di formazione dei giovani<br />
insegnanti nel loro primo anno di ruolo realizzato in rete. Il primo si sofferma a considerare i<br />
paradigmi noetici ed epistemologici che stanno alla base del rapporto medium-mente ed anche le<br />
implicazioni teoretiche delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, all’interno di<br />
una pratica filosofica; il secondo presenta alcune osservazioni sulle opportunità e sulle motivazioni<br />
positive che orientano ad una sperimentazione dei nuovi media nella didattica della filosofia,<br />
dando al lettore un quadro degli strumenti con i quali costruire un ambiente dianoetico.<br />
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Armando Girotti