01.06.2013 Views

Dopo l'Estetica - Università di Palermo

Dopo l'Estetica - Università di Palermo

Dopo l'Estetica - Università di Palermo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

in quanto legata a un progetto artistico <strong>di</strong> rappresentazione realistica<br />

e <strong>di</strong> perizia esecutiva che non ha più alcuna rilevanza nel mondo moderno.<br />

Dall’altro lato, nella successiva, più fredda e minimalista, arte<br />

<strong>di</strong> Newman, Kelly, Noland, e Stella, Edgar ha ravvisato un’evidente<br />

caduta verso il basso rispetto alle vette raggiunte dai loro predecessori<br />

appartenenti all’Espressionismo Astratto. Per quanto riguarda tutti gli<br />

ulteriori e più recenti sviluppi, come la Pop Art, la Conceptual Art,<br />

il Fotorealismo, la Performance Art, le Installazioni, e così via, Edgar<br />

vede in queste correnti artistiche solamente una profonda decadenza e<br />

una chiara ab<strong>di</strong>cazione dalle responsabilità che l’artista ha <strong>di</strong> esplorare<br />

il regno interiore della psiche attraverso il gesto pittorico e scultoreo<br />

privo <strong>di</strong> contenuto figurativo, evitando così ogni coinvolgimento con<br />

il mondo commerciale, sociale o politico.<br />

Forte <strong>di</strong> queste convinzioni, Edgar non ha alcuna <strong>di</strong>fficoltà a <strong>di</strong>chiarare<br />

che la maggior parte dell’arte contemporanea costituisce una<br />

vicenda alquanto triste, i cui protagonisti più deprimenti sono Damien<br />

Hirst, John Currin, e Jeff Koons, in confronto ai quali altri artisti<br />

più o meno recenti come Francis Bacon, Anselm Kiefer, e Georgia<br />

O’Keefe vengono messi in buona luce e sembrano possedere alcune <strong>di</strong><br />

quelle scintille creative che hanno ispirato e guidato Jackson Pollock,<br />

Mark Rothko, e compagnia. È chiaro, quin<strong>di</strong>, cos’è che costituisce<br />

una buona arte visiva. Si tratta <strong>di</strong> un qualcosa che è tanto evidente e<br />

manifesto nella gestualità non-figurativa ma spiritualmente esaltante<br />

dell’opera <strong>di</strong> Pollock del 1951, intitolata Lavender Mist, quanto è assente<br />

nell’esibizionismo tassidermico e tristemente grottesco dell’opera<br />

<strong>di</strong> Hirst del 1992, The Physical Impossibility of Death in the Mind of<br />

Someone Living.<br />

Egli sembra dunque non avere alcun bisogno <strong>di</strong> ricorrere a un estetologo<br />

per stabilire in cosa potrebbe consistere il valore artistico. <strong>Dopo</strong><br />

mezzo secolo trascorso ad osservare opere d’arte, un critico come Edgar<br />

lo riconosce quando lo vede, e per <strong>di</strong> più, ora può articolare, se<br />

gli viene chiesto, il suo principio guida, ovvero quello che rappresenta<br />

per lui il canone imprescin<strong>di</strong>bile e infallibile della buona arte visiva.<br />

Tuttavia è chiaro, al contrario, che un estetologo è qui quantomai<br />

necessario, e non solo per noi, ma anche per Edgar, anche se egli <strong>di</strong>fficilmente<br />

sarebbe <strong>di</strong>sposto a riconoscerlo. Un estetologo è necessario,<br />

prima <strong>di</strong> tutto, per mostrare e successivamente per spiegare, in modo<br />

convincente, che ci sono molte forme <strong>di</strong> esperienza estetica che vale<br />

la pena <strong>di</strong> fare, e <strong>di</strong> conseguenza molte specie <strong>di</strong> valore artistico, e<br />

non solo quella che è sancita dalla visione i<strong>di</strong>osincratica <strong>di</strong> Edgar, per<br />

quanto possa essere valida dal suo personale punto <strong>di</strong> vista. L’estetologo<br />

si rende necessario, inoltre, per tentare <strong>di</strong> fornire, nei limiti<br />

del possibile, una descrizione sistematica <strong>di</strong> tali specie <strong>di</strong> valore, una<br />

descrizione che sia trasversale rispetto alle <strong>di</strong>verse forme d’arte e alle<br />

<strong>di</strong>fferenze stilistiche e culturali. E ne abbiamo bisogno anche per in-<br />

161

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!