Dopo l'Estetica - Università di Palermo
Dopo l'Estetica - Università di Palermo
Dopo l'Estetica - Università di Palermo
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
eale – che noi premiassimo la bellezza nel Lebenswelt e che invece<br />
<strong>di</strong>sprezzassimo la sua manifestazione nell’arte. La sua importanza per<br />
noi come esseri umani spiega perché essa sia considerata uno dei valori<br />
fondamentali, insieme alla verità e alla bontà: sarebbe impossibile avere<br />
una vera e propria forma <strong>di</strong> vita umana senza la verità o la bontà, e<br />
non ci vuole molto a rendersi conto che un mondo senza bellezza non<br />
sarebbe un mondo in cui vorremmo vivere se potessimo scegliere.<br />
Questo <strong>di</strong>scorso però non si può estendere all’arte, e infatti occorre<br />
un argomento in<strong>di</strong>pendente per giustificare la bellezza nell’arte. Non<br />
è, per così <strong>di</strong>re, una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> default per l’arte, ci deve essere una<br />
ragione della sua presenza.<br />
Il principale contributo filosofico <strong>di</strong> L’abuso della bellezza è la <strong>di</strong>stinzione<br />
tra quella che io chiamo bellezza “interna” e la bellezza “esterna”.<br />
La bellezza nell’arte è interna quando la sua presenza in un’opera d’arte<br />
fa parte del significato dell’opera. Spesso questo fa sì che si <strong>di</strong>stingua<br />
tra un’opera e l’oggetto che è la sua incarnazione [embo<strong>di</strong>ment] materiale,<br />
dove bisogna decidere se una proprietà dell’oggetto viene mantenuta<br />
come proprietà dell’opera oppure no, e <strong>di</strong> solito si tratta <strong>di</strong> una<br />
decisione che richiede interpretazione. Un buon esempio è Fountain <strong>di</strong><br />
Duchamp, dove l’oggetto è un comune orinatoio bianco <strong>di</strong> porcellana.<br />
L’orinatoio – si <strong>di</strong>sse nel 1917 quando Duchamp cercò <strong>di</strong> far sì che<br />
fosse accettato alla mostra della Society of Independent Artists – ha<br />
effettivamente una bella forma e presenta delle affinità con le sculture<br />
<strong>di</strong> Brancusi. Poniamo che sia vero. Ne dovrebbe quin<strong>di</strong> seguire che<br />
l’opera sia bella? Solo se opera e oggetto sono identici, ma non è necessariamente<br />
detto che lo siano. Nel 1917 si trattava <strong>di</strong> un’opera molto<br />
ar<strong>di</strong>ta, tuttavia l’orinatoio in sé era <strong>di</strong> fattezze abbastanza or<strong>di</strong>narie, per<br />
niente ar<strong>di</strong>te. Se lo avessero esposto nella vetrina <strong>di</strong> un negozio <strong>di</strong> sanitari<br />
non sarebbe stata una mossa audace, mentre sarebbe stato audace<br />
esporlo a una mostra d’arte. Ciò che ha dato a Fountain una ruolo <strong>di</strong><br />
grande importanza nella storia dell’arte è <strong>di</strong>verso da ciò che ha dato<br />
all’orinatoio una grande importanza nella storia dei sanitari. Penso sia<br />
corretto <strong>di</strong>re che la bellezza dell’orinatoio era esterna al significato <strong>di</strong><br />
Fountain, perché non faceva assolutamente parte del suo significato.<br />
Invece la bellezza <strong>di</strong> Maya Lin del Monumento dei Veterani del Vietnam<br />
è interna al suo significato: la bellezza dell’opera infatti è interna<br />
al processo <strong>di</strong> guarigione che il memoriale era inteso portare a compimento<br />
nella vita americana. Faccio riferimento alla Bibbia, al libro <strong>di</strong><br />
Isaia, a questo proposito. Il profeta scrive: «per dare loro la bellezza al<br />
posto della cenere» 15 . Questo è quello che si spera succeda a Ground<br />
Zero a New York. L’artista Ellsworth Kelly ha proposto come monumento<br />
del World Trade Center Towers una collinetta coperta d’erba,<br />
come i gran<strong>di</strong> tumuli in<strong>di</strong>ani dell’Ohio, visibile dal ponte <strong>di</strong> New York.<br />
La bellezza sarebbe interna al suo significato. C’è una certa bellezza interna<br />
al significato delle vanitas del xvii secolo. Spesso raffigurano una<br />
60