01.06.2013 Views

Dopo l'Estetica - Università di Palermo

Dopo l'Estetica - Università di Palermo

Dopo l'Estetica - Università di Palermo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

avuto illustri sostenitori, e del quale si potrebbe anzi <strong>di</strong>mostrare, in<br />

sede storiografica, che ha rappresentato il filone più vivo e significativo<br />

dell’estetica, al punto da rappresentare la vera novità costituita dall’estetica<br />

moderna rispetto a quei tentativi e a quelle ricerche che, pur vertendo<br />

su aspetti e problemi indubbiamente <strong>di</strong> pertinenza dell’estetica,<br />

non si erano però inseriti in una <strong>di</strong>sciplina unitaria 17 .<br />

Ci riferiamo – lo si sarà compreso – all’idea dell’estetica come filosofia<br />

dell’esperienza, o meglio come a quella filosofia che, riflettendo su<br />

quella particolare esperienza che è l’esperienza estetica (non ristretta<br />

alla sola esperienza dell’arte), arriva a riconoscere qualcosa <strong>di</strong> significativo<br />

per la nostra esperienza in genere.<br />

Naturalmente sappiamo bene che anche questa concezione dell’estetica<br />

è stata oggetto <strong>di</strong> critiche molto aspre, che contro <strong>di</strong> essa si<br />

sono in<strong>di</strong>rizzati attacchi tanto dal fronte analitico che da quello continentale.<br />

In particolare, è stata la nozione stessa <strong>di</strong> esperienza estetica<br />

a essere bersaglio <strong>di</strong> critiche che si presentavano come <strong>di</strong>struttive.<br />

Da più parti ci si è chiesto, ad esempio, cosa ci autorizza a parlare<br />

<strong>di</strong> esperienza estetica in genere, a ritenere cioè che l’esperienza estetica<br />

sia più ampia <strong>di</strong> quella che compiamo quando guar<strong>di</strong>amo o ascoltiamo<br />

un’opera d’arte. Cosa può giustificare il fatto <strong>di</strong> usare la stessa espressione,<br />

esperienza estetica, per un <strong>di</strong>pinto e per un paesaggio, per una<br />

poesia e per un oggetto <strong>di</strong> design? Molto spesso questo passaggio viene<br />

compiuto senza darne giustificazione. Per esempio Mikel Dufrenne, nella<br />

sua Phénoménologie de l’experience esthétique, per identificare i caratteri<br />

dell’esperienza estetica muove da quella artistica, pur sostenendo che<br />

quest’ultima non è l’unica esperienza estetica che compiamo. Qualcosa<br />

<strong>di</strong> molto simile avviene anche in Esperienza estetica ed ermeneutica letteraria<br />

<strong>di</strong> Hans Robert Jauss: i caratteri dell’esperienza estetica vengono fin<br />

da subito assimilati a quelli dell’esperienza che compiamo con le opere<br />

d’arte. In questi casi il rischio è quello <strong>di</strong> una identificazione completa<br />

tra esperienza estetica ed esperienza artistica, che <strong>di</strong>venterebbero, anche<br />

contro le esplicite intenzioni, due insiemi coincidenti. La seconda<br />

obiezione è più ra<strong>di</strong>cale, ed è rappresentata da tutte quelle teorie che<br />

negano ogni specificità all’esperienza estetica, la quale sarebbe solo una<br />

proiezione ideologica, connessa all’avvento della società borghese moderna.<br />

In base a questa veduta, l’estetica nascerebbe nel Settecento proprio<br />

per sostenere surrettiziamente l’esistenza <strong>di</strong> un campo <strong>di</strong> esperienza<br />

autonomo, che però non avrebbe in sé nessuna giustificazione al <strong>di</strong> là <strong>di</strong><br />

quella <strong>di</strong> fornire una legittimazione ai mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita delle classi dominanti.<br />

Questo secondo tipo <strong>di</strong> obiezione alla identificabilità <strong>di</strong> un’esperienza<br />

estetica è stato formulato da stu<strong>di</strong>osi marxisti come Terry Eagleton,<br />

e da sociologi come Pierre Bour<strong>di</strong>eu. Il primo vede nell’estetico<br />

una sorta <strong>di</strong> collante sociale, me<strong>di</strong>ante il quale la nascente borghesia<br />

attenua il rigorismo del potere assoluto del sovrano e crea uno spazio<br />

<strong>di</strong> comunicazione che non sarebbe possibile tra semplici soggetti<br />

39

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!