Enologia e Gastronomia in Italia dall'Ottocento a ieri - L'Arengario S. B.
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76. BARTH Hans (Leipzig 1897 - Jacksonville 1956), Osteria. Guida spirituale<br />
delle osterie italiane da Verona a Capri. Traduzione di Giovanni Bistolfi con<br />
prefazione di Gabriele D’Annunzio, Roma, Enrico Voghera Editore, (1909);<br />
19,6x12,8 cm., brossura, pp.XXII-234-(2), copert<strong>in</strong>a tipografi ca a due colori.<br />
Descrizioni dettagliate di dec<strong>in</strong>e di osterie a Verona, Milano, Tor<strong>in</strong>o, Genova,<br />
Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Capri. “(...) Quella di Hans Barth<br />
«Osteria. Guida spirituale delle osterie italiane da Verona a Capri», tradotta<br />
dal tedesco con prefazione di Gabriele D’Annunzio, viene stampata nel 1910 e<br />
riedita nel 1921. Descrive i locali, i gestori, le loro spose e le giovani fi glie, i v<strong>in</strong>i<br />
e qualche piatto. Siccome si rivolge ai turisti italiani e tedeschi assetati, offre<br />
una tipologia assai ampia di locali fra cui trattorie, ristoranti, bar, birrerie...”<br />
(Capatti-Montanari). Piccole mancanze al dorso e ai marg<strong>in</strong>i delle copert<strong>in</strong>e.<br />
Prima edizione italiana. (Bibliografi a: Capatti - Montanari 2002: pag. 269).<br />
77. ARTUSI Pellegr<strong>in</strong>o (Forlimpopoli 1820 - Firenze 1911), La Scienza <strong>in</strong><br />
cuc<strong>in</strong>a e l’Arte di mangiar bene. Manuale pratico per le famiglie compilato da<br />
Pellegr<strong>in</strong>o Artusi (790 ricette). 14ª Edizione e <strong>in</strong> appendice: “La cuc<strong>in</strong>a per<br />
gli stomachi deboli”, Firenze, Tipografi a Landi - Si vende <strong>in</strong> Firenze presso<br />
l’Autore - presso R. Bemporad & Figlio, 1910; 16,1x12,1 cm., brossura, pp.<br />
618, copert<strong>in</strong>a anteriore tipografi ca e copert<strong>in</strong>a posteriore illustrata con un<br />
immag<strong>in</strong>e fotografi ca <strong>in</strong> bianco e nero, 1 tavola fuori testo con un ritratto<br />
dell’autore <strong>in</strong> bianco e nero protetta da un foglietto di carta vel<strong>in</strong>a (scollato).<br />
Testo fondamentale nella storia della gastronomia italiana, Artusi, per la prima<br />
volta, propose un modello di cuc<strong>in</strong>a nazionale, con ricette ancora oggi simbolo<br />
della gastronomia italiana: gli spaghetti al pomodoro, il risotto alla milanese,<br />
il vitello tonnato, gli gnocchi, le scalopp<strong>in</strong>e al marsala, le crostate di frutta e<br />
la zuppa <strong>in</strong>glese. Esemplare con marg<strong>in</strong>i di due pag<strong>in</strong>e arricciati e ultima di<br />
<strong>in</strong>dice mancante. Diffuse bruniture e copert<strong>in</strong>a con ombreggiature del tempo.<br />
Buono stato di conservazione. 14ª Edizione - 52° migliaio. Edizione orig<strong>in</strong>ale,<br />
penultima versione curata dall’autore prima della sua morte.<br />
78. CHAZALETTES & Co., Premiata Fabbrica di Vermouth Liquori C.te Chazalettes<br />
e Co. - Tor<strong>in</strong>o, Tor<strong>in</strong>o, (stampa: Stab. Lit. B. Marchisio e Figlio - Tor<strong>in</strong>o),<br />
1910 (s.d. ma ca. 1910); 9x15,2 cm., cartol<strong>in</strong>a pubblicitaria orig<strong>in</strong>ale stampata<br />
a colori. Nel 1786, proprietario della liquoreria sita <strong>in</strong> Tor<strong>in</strong>o sotto i Portici di<br />
Piazza della Fiera (ora Piazza Castello), angolo Via della Palma (ora Via Viotti)<br />
- era il Signor Marendazzo. Aveva come aiutante di bottega, il signor Antonio<br />
Benedetto Carpano, emigrato <strong>in</strong> città da Bioglio Biellese, il quale - appena<br />
ebbe modo di apprezzare le qualità sopraffi ne del moscato - si prefi sse di ricavarne<br />
un v<strong>in</strong>o aromatizzato, addizionandolo ad erbe e spezie, secondo i dettami<br />
appresi da certi frati della sua valle nativa. Fu così che nacque il Vermouth.<br />
La novità piacque così tanto che i Tor<strong>in</strong>esi presero ad affollare la modesta bouvette<br />
di P.za Castello, la quale divenne presto - e per quasi 140 anni - il ritrovo