Enologia e Gastronomia in Italia dall'Ottocento a ieri - L'Arengario S. B.
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207. BOCCASILE G<strong>in</strong>o (Bari 1901 - Milano 1952), Dall’oliva pregiata olio RadiRad<strong>in</strong>o puro e squisito, Monza, Olio Rad<strong>in</strong>o (stampa: Fior<strong>in</strong> - Milano), (s.d. ma 1950);<br />
34,3x24,7 cm., locand<strong>in</strong>a pubblicitaria a colori, stampa su cartonc<strong>in</strong>o. V<strong>in</strong>tage.<br />
208. BUZZATI D<strong>in</strong>o (D<strong>in</strong>o Buzzati-Traverso, Belluno 1906 - Milano 1972),<br />
Invasione di topi <strong>in</strong> una dispensa, (Milano), (anni ‘40 / ‘50); 26,5x19 cm.,<br />
disegno orig<strong>in</strong>ale a ch<strong>in</strong>a su carta, non fi rmato. Il disegno occupa il retro<br />
bianco di un ritaglio di foglio d’album per una collezione di francobolli, con spazi<br />
numerati stampati da 457 a 471 e marcato «Spagna LXXXIX - 22. Spagna<br />
- 1930 - Commemorativi della chiusura dell’Esposizione di Siviglia - Soggetti<br />
diversi - Dent. 11 - 14». Il tema dei «topi» è uno degli <strong>in</strong>cubi buzzatiani, e <strong>in</strong>fatti<br />
«I topi» è il titolo di uno dei «Sessanta racconti» (Mondadori, 1958): “E’ come<br />
si vede una fantasia allegorica, ma anche troppo <strong>in</strong>verosimile, se vogliamo<br />
pensarci un moment<strong>in</strong>o, e fare il conto di quanti sono i topi a questo mondo,<br />
nascosti nelle fogne e nelle cant<strong>in</strong>e, astuti peggio delle volpi, e di questa astuzia<br />
amici fededegni mi han dato testimonianza amplissima: rubano l’olio delle<br />
macch<strong>in</strong>e utensili <strong>in</strong>fi landoci la coda per poi succhiarsela ghiottescamente,<br />
riescono a far catena e a pendolare appesi al soffi tto fi no a che l’ultimo arriva<br />
ad azzannare lo spago da cui pende il prosciutto, a roderlo, a farlo cadere, sì<br />
che poi l’<strong>in</strong>tera masnada fa banchetto sontuoso. Mi dicono che gli enti d’igiene<br />
sono disperati, nelle grandi città, d<strong>in</strong>anzi al cosiddetto problema della derattizzazione:<br />
il veleno funziona la prima volta, poi - misteriosamente - i topi si<br />
passano la voce e nessuno va più a mangiare il pappone venefi co; qualcuno<br />
giura che, oltre alla casa dei Corio, i topi abbiano occupato un <strong>in</strong>tero molo del<br />
porto di Genova e tengano i camali come ostaggi. La verità è che si mettono<br />
d’accordo ai nostri danni, i sorci ci fanno fuori tutti” (Luciano Bianciardi, dalla<br />
Prefazione a «D<strong>in</strong>o Buzzati. Sessanta racconti», Milano, Mondolibri, 1969).<br />
Tre sono le pr<strong>in</strong>cipali caratteristiche che connotano il disegno: 1) Il tema: i topi<br />
che a poco a poco saccheggiano la cant<strong>in</strong>a; 2) La serialità e la cooperazione<br />
(che ricordano le serie di «soldat<strong>in</strong>i»); 3) L’affi nità di tratto con le tavole de «La<br />
famosa <strong>in</strong>vasione degli orsi <strong>in</strong> Sicilia» (Milano-Roma, Rizzoli, 1945), <strong>in</strong> particolare<br />
la tavola «Nuovi s<strong>in</strong>tomi della corruttela degli orsi», pag. 109). “Il fatto è<br />
questo, io mi trovo vittima di un crudele equivoco. Sono un pittore il quale, per<br />
hobby, durante un periodo purtroppo alquanto prolungato, ha fatto anche lo<br />
scrittore e il giornalista. Il mondo <strong>in</strong>vece crede che sia viceversa, le mie pitture<br />
qu<strong>in</strong>di non le può prendere sul serio. La pittura per me non è un hobby, ma<br />
il mestiere; hobby per me è scrivere. Ma dip<strong>in</strong>gere e scrivere per me sono <strong>in</strong><br />
fondo la stessa cosa. Che dip<strong>in</strong>ga o scriva, io perseguo il medesimo scopo,<br />
che è quello di raccontare delle storie” (D<strong>in</strong>o Buzzati, «Vecchia auto», Milano,<br />
Lossa, 1968). Opera pubblicata <strong>in</strong> un volume scolastico edito <strong>in</strong> Francia:<br />
AA.VV., Livre unique. Français 4ème, Paris. S.E.J.E.R. Nathan, 2006; pag. 49<br />
come illustrazione del racconto di Buzzati: «Mes amis Corio».