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1. - Clinica malattie apparato respiratorio

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5. RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA GESTIONE DELLA BPCO<br />

Popolazione generale<br />

Dati (MMG)<br />

Tabella 5.1<br />

Indicatori chiave per la diagnosi di BPCO<br />

Anamnesi positiva per esposizione a fattori di rischio<br />

Tosse cronica<br />

Produzione di escreato<br />

Dispnea da sforzo e/o a riposo<br />

VEMS/CV% predetto<br />

Analisi e catalogazione<br />

Stima e predisposizione<br />

interventi<br />

Figura 5.1<br />

Modello gestionale della maggior parte delle <strong>malattie</strong> ad alto impatto<br />

sanitario e sociale.<br />

Sempre più spesso il MMG viene posto al “centro”<br />

del processo assistenziale proprio in quanto ritenuto<br />

unico depositario della globalità psico-socio-sanitaria<br />

dei propri assistiti.<br />

È tempo che la medicina generale dimostri consapevolezza,<br />

relativamente a tale posizione di centralità<br />

nel sistema di cure, predisponendo modelli di<br />

acquisizione e gestione di dati strutturati secondo<br />

criteri di alta scientificità e quindi di notevole valore<br />

epidemiologico e strategico 4 .<br />

Una sequenza logica e,nel contempo,semplice quale<br />

quella proposta nella figura 5.1 può costituire un<br />

modello gestionale generico e quindi proponibile,<br />

in linea generale, alla maggior parte delle <strong>malattie</strong><br />

oggi ritenute ad alto impatto sanitario e sociale.<br />

I dati inerenti la BPCO, di facile acquisizione da<br />

parte del MMG,selezionati secondo criteri sui quali<br />

esiste consenso, pur non costituendo elementi patognomonici<br />

esclusivi, rappresentano indicatori di<br />

probabilità tanto più verosimili quanto più coesistenti<br />

nello stesso individuo.<br />

L’approccio al problema, in accordo con gli indicatori<br />

espressi nella tabella 5.1,presuppone una preliminare<br />

acquisizione dei dati su cui intervenire,anche<br />

in momenti diversi da quelli dedicati alla visita<br />

medica (gestione degli archivi per una medicina<br />

d’iniziativa), ferma restando la validità degli stessi<br />

indicatori, in occasione di rapporto diretto con il<br />

paziente (medicina di opportunità).<br />

L’elemento chiave responsabile della difficoltà di<br />

approccio, soprattutto al paziente a rischio, sembra<br />

essere, da un lato, la mancanza di dati specifici scrupolosamente<br />

archiviati, relativi a ogni paziente e,<br />

dall’altro, una certa “disattenzione” agli indicatori di<br />

rischio anche allorquando essi stessi appaiono evidenti<br />

in corso di contatto medico (anche per altre<br />

cause).<br />

Esiste una carenza formativa specifica, relativamente<br />

all’osservazione, all’analisi e all’approccio al problema.<br />

Per contro, il bagaglio culturale inerente la<br />

BPCO, in tutte le sue sfaccettature (eziopatogenesi,<br />

fisiopatologia, terapia) sembra sufficientemente<br />

distribuito e acquisito dalla classe medica.<br />

Si verifica, di fatto, una discrepanza fra lo stato delle<br />

conoscenze e quello delle competenze, una grossa<br />

difficoltà affinché lo stato delle conoscenze possa<br />

trovare concreta opportunità di applicazione nella<br />

pratica clinica quotidiana.<br />

La gestione del “problema BPCO”, soprattutto riferita<br />

agli “stadi preclinici”, presuppone, per il medico,<br />

alcune condizioni di base essenziali (tabella<br />

5.2).<br />

La motivazione nasce dal convincimento del forte<br />

impatto sanitario e sociale della malattia, oltre<br />

che dalla fiducia riposta nel proprio operato e dalla<br />

consapevolezza delle ricadute positive di ogni<br />

intervento.<br />

Tali presupposti sono destinati a maturare e rinforzarsi,<br />

in ragione del livello di formazione specifica<br />

cui il medico spontaneamente accede. Molti medici,<br />

infatti, dichiarano scarsa fiducia nell’efficacia<br />

dei propri interventi sia per mancanza di tempo, di<br />

formazione specifica (che fra l’altro li rende ignari<br />

circa la potenzialità educazionale insita nel proprio<br />

Tabella 5.2<br />

Condizioni di base essenziali per il medico nella<br />

gestione del “problema BPCO”<br />

Motivazione<br />

Formazione specifica<br />

Disponibilità di tempo<br />

Pianificazione di una serie di interventi<br />

Strumenti per migliorarne l’efficacia<br />

Strumenti di valutazione<br />

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