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IL VOLTO DELLA BPCO CHE CAMBIA ● QUADERNO 6 comprendere la natura del loro disturbo, i fattori di rischio in grado di favorirne la progressione, il loro ruolo e quello degli operatori sanitari nell’ottimizzare il trattamento con risultati clinicamente apprezzabili. L’educazione dovrebbe essere adattata alle esigenze e all’ambiente del singolo paziente, dovrebbe essere interattiva, volta a migliorare la qualità della vita, pratica e appropriata alle capacità intellettuali e sociali dei pazienti e degli operatori sanitari. Ruolo del paziente e degli operatori sanitari nella gestione della BPCO Nel trattamento della BPCO è essenziale la discussione fra paziente e medico. Oltre a essere attenti e comunicativi, gli operatori sanitari dovrebbero prestare attenzione alle paure e alle apprensioni del paziente, focalizzare sugli obiettivi educazionali, adattare le terapie al singolo individuo, prevenire le alterazioni funzionali e ottimizzare le abilità pratiche del paziente. Specifiche strategie di educazione si sono dimostrate efficaci nel migliorare la compliance del paziente al trattamento e ai regimi terapeutici.La compliance non è limitata semplicemente alla verifica della corretta assunzione della terapia da parte del paziente. Nella BPCO, laddove i farmaci costituiscono solo uno degli aspetti del piano di trattamento, la compliance riguarda anche una serie di terapie non farmacologiche, cioè seguire un programma di mantenimento al termine della riabilitazione polmonare, la possibilità di smettere e continuare a non fumare, utilizzare in modo corretto nebulizzatori, distanziatori e concentratori d’ossigeno. I programmi di educazione prevedono diverse fasi. Gli argomenti che sembrano più importanti in un programma educazionale sono: informazione e consiglio di ridurre i fattori di rischio e quindi la dissuasione dall’abitudine tabagica; diffusione di informazioni di base relative alla malattia e alla fisiopatologia della malattia; concetti generali di terapia e aspetti specifici del trattamento medico;possibilità di autotrattamento; strategie che aiutino a ridurre al minimo la dispnea; consigli relativi a quando chiedere aiuto; autotrattamento e gestione delle riacutizzazioni; questioni relative alla qualità della vita e alla progressione della malattia. Vi sono diversi tipi di programmi educazionali: dalla semplice distribuzione di materiale prestampato a incontri organizzati per fornire informazioni sulla BPCO, a riunioni organizzate per insegnare ai pazienti specifiche nozioni (per esempio, autotrattamento, monitoraggio del picco di flusso). PREVENZIONE NEI CONFRONTI DEL FUMO La sospensione dell’abitudine tabagica è considerata l’intervento più efficace ed economicamente più vantaggioso per ridurre il rischio di sviluppare la BPCO. La sospensione dell’abitudine tabagica può prevenire o ritardare lo sviluppo di ostruzione delle vie aeree 9 . Campagne contro il consumo di tabacco e programmi con messaggi chiari, coerenti e ripetuti in favore della dissuasione dall’abitudine tabagica (disassuefazione dal fumo) dovrebbero essere diffusi attraverso ogni possibile canale, comprendendo cioè gli operatori sanitari, le scuole, la radio, la televisione e i giornali. Dovrebbero essere organizzate campagne d’informazione sia nazionali sia locali, al fine di ridurre l’esposizione al fumo di tabacco nei locali pubblici. Dovrebbero essere promulgate leggi che bandiscano il fumo dalle scuole, dalle strutture pubbliche e dall’ambiente di lavoro. I programmi di prevenzione del fumo dovrebbero riguardare in particolare i bambini, gli adolescenti, i giovani adulti, le donne in gravidanza. I medici e gli operatori della sanità pubblica dovrebbero incoraggiare le persone a non fumare nelle loro abitazioni. Gli sforzi e gli interventi volti alla sospensione dell’abitudine tabagica sono risultati efficaci in entrambi i sessi, in tutti i gruppi razziali ed etnici e nelle donne in gravidanza. L’età influenza il tasso di sospensione: i giovani smettono con minore probabilità; tali programmi presentano tuttavia un’efficacia in tutte le fasce di età. I dati internazionali sull’impatto economico della sospensione dell’abitudine tabagica sono sorprendentemente simili: investire risorse in tali programmi è economicamente vantaggioso in termini di costi medici per ogni anno di vita guadagnato. La letteratura relativa agli studi costo-efficacia riporta vari tipi di interventi che comprendono i cerotti per il rilascio transdermico di nicotina, i consigli del medico e di altre figure sanitarie (con o senza il cerotto di nicotina), programmi di autoaiuto, di gruppo e di sospensione in comunità. 54
2. GESTIONE DELLA BPCO RUOLO DEGLI OPERATORI SANITARI NEI PROGRAMMI ANTIFUMO Tabella 2.1 Linee guida per la sospensione dell’abitudine tabagica “Trattare l’abuso tabagico e la sua dipendenza: linee guida pratiche per il clinico” 11 La dipendenza tabagica è una condizione cronica che necessita trattamenti ripetuti a lungo termine per raggiungere una disassuefazione totale Esistono trattamenti efficaci per la dipendenza da tabacco che dovrebbero essere offerti a tutti i fumatori A ogni visita il medico e l’operatore sanitario devono dare spiegazioni, motivazioni e documentazione del trattamento Un breve trattamento di disassuefazione dal fumo è efficace e dovrebbe essere offerto a ciascun fumatore C’è un tempo dose-risposta, che dipende dall’intensità della dipendenza dal fumo, tra la raccomandazione e l’effetto Tre tipi di counseling sembrano essere particolarmente efficaci: consigli pratici, supporto psicosociale come parte integrante del trattamento, supporto sociale esterno al trattamento Cinque sono i farmaci di prima linea efficaci per la disassuefazione dal tabacco: bupropione SR, gomma alla nicotina, inalatori alla nicotina, spray nasale alla nicotina e cerotti transdermici alla nicotina. Devono essere prescritti in assenza di controindicazioni I trattamenti della dipendenza da fumo sono efficaci rispetto ad altre terapie e altri interventi preventivi I programmi antifumo richiedono un approccio multidisciplinare, che comprenda le politiche pubbliche, la diffusione di programmi di informazione e l’educazione sanitaria attraverso i mezzi di informazione e le scuole 10 .Tuttavia, gli operatori sanitari, comprendenti medici, infermieri, dentisti, psicologi, farmacisti e altre figure professionali sono elemento chiave per diffondere i messaggi relativi alla disassuefazione dal fumo ed eseguire gli interventi necessari.Allo stesso tempo,varie strategie dovrebbero essere promosse nell’ambito della prevenzione. Gli operatori sanitari dovrebbero incoraggiare tutti i pazienti fumatori a smettere, anche quelli che si rivolgono al medico per ragioni di diversa natura e che non presentano né sintomi della BPCO né evidenza di una riduzione del flusso aereo espiratorio. Le linee guida per la sospensione dell’abitudine tabagica, recentemente pubblicate (tabella 2.1) 11 , enfatizzano il concetto che la dipendenza da tabacco costituisce una malattia cronica e i medici dovrebbero inoltre riconoscere che le ricadute sono frequenti e che riflettono la natura cronica della dipendenza, non il loro fallimento o quello dei tentativi dei pazienti. I consigli forniti dal medico o da altre figure professionali sono più efficaci delle strategie autosomministrate 12 nell’indurre il paziente a smettere di fumare. In uno studio clinico multicentrico controllato la combinazione del consiglio del medico, di educatori specializzati e di terapia sostitutiva con nicotina ha determinato un tasso di sospensione del 35% annuo, mantenuto nel 22% dei casi per 5 anni 9 . Sono oggi disponibili diverse terapie farmacologiche efficaci per la sospensione dell’abitudine tabagica 10 , come i prodotti che rilasciano nicotina, o altri farmaci quali gli antidepressivi bupropione e nortriptilina 13,14 . Numerosi studi indicano che i prodotti che rilasciano nicotina somministrati in qualunque modo (la gomma di nicotina, la nicotina somministrata per via inalatoria, la nicotina spray nasale, il cerotto di nicotina, le compresse sublinguali e le pastiglie) determinano un aumento dei tassi di astinenza dal fumo a lungo termine 11,13 . DIAGNOSI DI BPCO La diagnosi di BPCO dovrebbe essere presa in considerazione da parte del personale medico, specialista e non, in tutti i pazienti che riferiscono una storia di esposizione ai fattori di rischio per la malattia e/o lamentano tosse, espettorazione e/o dispnea. La diagnosi verrà poi confermata dalla spirometria. La presenza di un rapporto VEMS/CVF
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