23.12.2014 Views

1. - Clinica malattie apparato respiratorio

1. - Clinica malattie apparato respiratorio

1. - Clinica malattie apparato respiratorio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>1.</strong> COME SI VALUTANO GLI EFFETTI DEL TRATTAMENTO DELLA BPCO<br />

stico polmonare ma con vie aeree strutturalmente<br />

normali. In uno studio successivo, invece, il parametro<br />

funzionale basale più predittivo di miglioramento<br />

del FEV 1 dopo LVRS, ottenuto essenzialmente<br />

attraverso un marcato incremento post-operatorio di<br />

FVC, è stato il rapporto VR/CPT, indice di alterazione<br />

dimensionale tra polmone e torace 9 . In altre<br />

casistiche ancora, la CV e la FVC sono risultate i soli<br />

indici pre-operatori significativamente correlati<br />

con l’incremento del FEV 1 post-operatorio 10 .<br />

STUDI RANDOMIZZATI<br />

Gli unici due studi randomizzati, uno di piccole dimensioni<br />

eseguito in Inghilterra su 48 pazienti 11 e<br />

uno di maggiori dimensioni eseguito negli Stati<br />

Uniti su 139 pazienti, funzionalmente più gravi 12 ,<br />

hanno dimostrato una maggiore mortalità a breve<br />

termine, non significativa nello studio inglese e altamente<br />

significativa nello studio nord-americano<br />

con una frequenza pari a 0,43 per paziente/anno<br />

nel gruppo trattato con LVRS vs 0,11 per paziente/anno<br />

nel gruppo di controllo e con un rischio<br />

relativo di 3,9 (1,9-9,5; IC 95%) nel gruppo sottoposto<br />

a LVRS.<br />

Nei pazienti sopravvissuti modesti miglioramenti<br />

del FEV 1 , della distanza percorsa in 6 minuti e della<br />

qualità della vita venivano osservati a 12 mesi in<br />

14 su 19 pazienti nello studio inglese e, mediamente,<br />

del solo FEV 1 e della distanza percorsa in 6<br />

minuti nello studio nord-americano.<br />

Basandosi su questi risultati occorre concludere che<br />

la LVRS debba essere ancora una pratica terapeutica<br />

da confinarsi in studi clinici.Tuttavia, è doveroso<br />

osservare che nello studio NETT 12 la mortalità riportatata<br />

a 30 giorni era inaccettabilmente alta [16%<br />

(8-27%; IC 95%)] e che probabilmente il reclutamento<br />

ha selezionato per la successiva randomizzazione<br />

pazienti con indici di malattia troppo gravi<br />

(FEV 1 20% del predetto 13 .<br />

STUDI NON RANDOMIZZATI<br />

Impressione differente si riporta dai risultati, ottenuti<br />

su casistiche anche importanti (senza gruppi<br />

di controllo randomizzati) e pubblicati da gruppi<br />

di lavoro particolarmente impegnati nell’applicazione<br />

della LVRS. La mortalità perioperatoria, per<br />

esempio, varia tra il 5 e 10% nei differenti centri<br />

specialistici. In particolare, nei lavori pubblicati dal<br />

gruppo di Cooper 14 , la mortalità risulta intorno al<br />

4% a 90 giorni e l’aumento del FEV 1 , la riduzione<br />

della CPT e del VR, l’entità della distanza percorsa<br />

in 6 minuti, l’incremento della PaO 2 in aria,<br />

la riduzione nell’utilizzo supplementare di ossigeno<br />

e il miglioramento della qualità della vita appaiono<br />

decisamente superiori e mantenuti a 6, 12<br />

e 24 mesi. Altri studi 6,15,16 mostrano sostanzialmente<br />

risultati simili a questi (e quindi più incoraggianti<br />

rispetto agli studi randomizzati). È tuttavia<br />

possibile che in questi lavori l’eccessiva selezione<br />

dei pazienti effettivamente sottoposti a LVRS,<br />

la perdita di pazienti nel successivo follow-up e i risultati<br />

(funzionali e sintomatici) riportati in valori<br />

medi, rappresentino dei “bias” a favore dei benefici<br />

della LVRS in assenza di gruppi di controllo paragonabili.<br />

CRITERI DI VALUTAZIONE<br />

LONGITUDINALE<br />

In ogni caso, gli strumenti per valutare gli effetti a<br />

distanza della LVRS sono a tutt’oggi necessariamente<br />

complessi, includendo la misurazione dei<br />

sintomi, essenzialmente la dispnea (con scale e questionari<br />

adeguati), dei parametri funzionali (spirometrici<br />

ed emogasanalitici), della tolleranza allo<br />

sforzo (test del cammino in 6 minuti, shuttle walking<br />

test o prove da sforzo incrementale) e della qualità<br />

della vita (questionari sia generici che specifici in<br />

relazione alla patologia respiratoria).<br />

CONCLUSIONI<br />

Sulla base dell’attuale conoscenza appare giustificato<br />

sottolineare che la procedura di LVRS necessiti<br />

di essere eseguita in centri di provata esperienza nel<br />

settore, capaci di utilizzare tecniche operatorie ben<br />

standardizzate e su pazienti con enfisema e BPCO<br />

ben selezionati (tabella <strong>1.</strong>5). Tutto ciò perchè la<br />

LVRS possa essere un’opzione proponibile con risultati<br />

(positivi) accettabili a medio termine e non<br />

rimanere una tecnica chirurgica sperimentale con<br />

elevati rischi e pochi benefici in rapporto a una<br />

corretta e ottimale terapia medica e riabilitativa.<br />

35

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!