Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg
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GUIDA al LAVORO<br />
A PPROFONDIMENTI<br />
mente rilevanti che sono <strong>di</strong>versi<br />
dalla menomazione dell’integrità<br />
psico-fisica e non sono accertabili<br />
dalla me<strong>di</strong>cina legale, tra<br />
cui il danno esistenziale.<br />
Progressivamente, la Suprema<br />
Corte <strong>di</strong> Cassazione ha <strong>di</strong>sposto<br />
- dopo varie pronunce in contrasto<br />
con l’orientamento impresso<br />
dalla Corte Costituzionale - dei<br />
precisi criteri <strong>di</strong> liquidazione del<br />
danno <strong>biologico</strong>, sulla base <strong>di</strong><br />
quelli determinati dai giu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />
merito, ponendo dei punti fermi<br />
anche per la liquidazione del danno<br />
morale [39] , cui pure le parti<br />
assicurative si sono adeguate.<br />
In ogni caso, non si può fare a<br />
meno <strong>di</strong> sottolineare l’intento<br />
della Corte Costituzionale, cui la<br />
Cassazione si è associata - salvo<br />
questioni particolarmente delicate<br />
e controverse in punto <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ritto quali il risarcimento del<br />
danno per la per<strong>di</strong>ta della vita -<br />
<strong>di</strong> razionalizzare il sistema risarcitorio<br />
per pervenire ad un assetto<br />
organico e uniforme della materia,<br />
in base al quale porre il<br />
danno <strong>biologico</strong> «in testa» <strong>nel</strong>la<br />
scala dei valori del danno come<br />
danno-evento primariamente risarcibile<br />
, da cui far <strong>di</strong>scendere<br />
tutte le altre voci <strong>di</strong> danno, o<br />
«species», quali danni-conseguenza.<br />
La prova<br />
del danno <strong>biologico</strong><br />
Anche in tema <strong>di</strong> qualificazione<br />
del danno alla salute o danno <strong>biologico</strong><br />
trova applicazione il principio<br />
dell’onere della prova affermato<br />
dall’articolo 2697 del co<strong>di</strong>ce<br />
civile per tutte le parti processuali<br />
[40] .<br />
Non si intravedono deroghe a tale<br />
principio da parte del legislatore.<br />
Infatti, quando ha voluto farlo<br />
(cioè quando ha voluto derogare<br />
a qualche principio), il legislatore<br />
lo ha previsto a chiare lettere:<br />
per esempio, in tema <strong>di</strong> onere<br />
della prova e <strong>di</strong> licenziamento, o<br />
quando ha inteso conferire al giu<strong>di</strong>ce,<br />
<strong>nel</strong> processo civile - per il<br />
rito del <strong>lavoro</strong> - poteri istruttori<br />
<strong>di</strong>versi e più ampi.<br />
Pertanto, pur dovendo trovare albergo<br />
anche in tema <strong>di</strong> danno<br />
<strong>biologico</strong> il principio della prova,<br />
occorre fare egualmente dei<br />
<strong>di</strong>stinguo, dal momento che un<br />
conto è la prova «sull’esistenza»<br />
del danno e un conto è quella<br />
«sulla specifica intensità» dello<br />
stesso [41] .<br />
La prova sull’esistenza<br />
del danno <strong>biologico</strong><br />
Una volta che si siano provati la<br />
«lesione» personale, ovvero la lesione<br />
della integrità psico-fisica<br />
del soggetto leso (la cosiddetta<br />
ingiustizia insita <strong>nel</strong> fatto menomativo<br />
<strong>di</strong> cui parla la Corte Costituzionale),<br />
ed il «nesso eziologico»<br />
con il fatto illecito, viene<br />
da sé concludere che la <strong>di</strong>mostrazione<br />
sulla esistenza del danno<br />
<strong>biologico</strong> è in «re ipsa», convincimento<br />
cui anche la Suprema<br />
Corte è da tempo pervenuta [42] .<br />
La prova sull’intensità<br />
del danno <strong>biologico</strong><br />
Quanto al secondo aspetto (la<br />
prova sull’intensità del danno<br />
<strong>biologico</strong>), bisognerà accertare<br />
l’incidenza della menomazione<br />
sulla vita del danneggiato, quale<br />
sia il pregiu<strong>di</strong>zio alla vita <strong>di</strong> relazione<br />
(e così pure il danno estetico<br />
e sessuale), la riduzione della<br />
capacità lavorativa oltreché le<br />
con<strong>di</strong>zioni dell’ambiente <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>,<br />
tenendo conto delle prestazioni<br />
lavorative, la maggior fatica<br />
<strong>nel</strong>l’espletare il proprio <strong>lavoro</strong><br />
ed infine la rinuncia alla pratica<br />
<strong>di</strong> sport e interessi socio-ricreativi<br />
e culturali.<br />
Appare perciò evidente che l’entità<br />
del risarcimento del danno<br />
va determinata in misura proporzionale<br />
all’usura psico-fisica; ad<br />
esempio, per il lavoratore <strong>di</strong>pendente,<br />
in caso <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> privo <strong>di</strong><br />
riposo compensativo o caratterizzato<br />
da turni e prestazioni straor<strong>di</strong>narie<br />
gravose e stressanti.<br />
Al giu<strong>di</strong>ce si dovranno portare<br />
prove documentali e testimoniali,<br />
dunque, allo scopo <strong>di</strong> veder<br />
accogliere la domanda <strong>di</strong> liquidazione<br />
<strong>di</strong> tale voce <strong>di</strong> danno se<br />
non altro o quantomeno in via<br />
equitativa.<br />
La valutazione del danno <strong>biologico</strong><br />
non può che essere affidata al<br />
me<strong>di</strong>co legale, il cui elaborato<br />
peritale (la Ctu - Consulenza tecnica<br />
d’ufficio) assume <strong>nel</strong> processo<br />
un ruolo rilevante, anzi<br />
fondamentale.<br />
Il Consulente Tecnico d’Ufficio<br />
designato dal giu<strong>di</strong>ce, per rispondere<br />
al quesito che gli viene posto,<br />
utilizza per la valutazione<br />
del danno alla persona le tabelle<br />
(barèmes) pre<strong>di</strong>sposte all’uopo<br />
dalla me<strong>di</strong>cina legale [43] che pur<br />
dando valori orientativi ed in<strong>di</strong>cativi<br />
adattabili al caso clinico <strong>di</strong><br />
specie, consentono tuttavia una<br />
certa uniformità della valutazione,<br />
in termini <strong>di</strong> percentuale <strong>di</strong><br />
riduzione dell’efficienza psicofisica<br />
con riferimento al valore<br />
massimo <strong>di</strong> base equivalente al<br />
100 per cento.<br />
I SUPPLEMENTI<br />
[39] Cass., sent. n. 134 del 9.1.1998; Cass. sent. n. 4631/1997 e n. 5530/1997.<br />
[40] Dal «Commentario» al c.c. Ipertestuale, a cura <strong>di</strong> Bonilini-Confortini-Gra<strong>nel</strong>li, Utet, 2000.<br />
[41] Carratta, Il principio della non contestazione <strong>nel</strong> processo civile, Milano, 1995; Cendon, Ziviz, L’inversione<br />
dell’onere della prova <strong>nel</strong> <strong>di</strong>ritto civile, Rtpc, 1992; Comoglio, Le prove civili, Torino, 1998; Taruffo, Presunzioni,<br />
inversioni, prova del fatto, Rtpc, 1992; Taruffo, Onere della prova, in Digesto civ, XIII, Torino, 1996.<br />
[42] Cass., sent. n. 9772 del 6.9.1995.<br />
[43] Va tuttora per la maggiore il testo <strong>di</strong> Bernar<strong>di</strong>-Mangili-Luvoni, con prefazione <strong>di</strong> Cattabeni, e<strong>di</strong>to dalla Giuffrè,<br />
Milano.<br />
n. 2 - maggio 2003 19