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Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg

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I SUPPLEMENTI<br />

APPROFONDIMENTI<br />

Un contributo proficuo a sostegno<br />

<strong>di</strong> questa tesi potrà provenire<br />

dai Patronati Sindacali, con<br />

iniziative idonee e coraggiose,<br />

avendo sempre svolto un ruolo<br />

primariamente fondamentale in<br />

questo campo, per poter conseguire<br />

a favore del lavoratore o<br />

lavoratrice, il «giusto indennizzo»<br />

una volta riscontrata - ex art.<br />

2 del Tu del 1965 - «l’occasione<br />

<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>» ed il «nesso <strong>di</strong> derivazione<br />

eziologica tra prestazione<br />

lavorativa ed evento» (infortunio<br />

e/o malattia professionale).<br />

Diversamente, come garantire il<br />

<strong>di</strong>ritto alla salute inteso come integrità<br />

psico-fisica e non solo come<br />

mero <strong>di</strong>ritto alle prestazioni<br />

sanitarie<br />

Il <strong>mobbing</strong> <strong>nel</strong>la famiglia<br />

GUIDA al LAVORO<br />

A riprova <strong>di</strong> quanto sopra esposto, il fenomeno del <strong>mobbing</strong> si è <strong>di</strong>ffuso<br />

ed è stato riconosciuto sussistente anche in ambiti <strong>di</strong>versi da quello<br />

lavorativo. Ciò è attestato anche da alcune sentenze sui rapporti familiari<br />

dei Fori <strong>di</strong> Torino (Corte d’Appello <strong>di</strong> Torino, 21 febbraio 2000, in Foro<br />

it., n. 5/2000), che configurano come «<strong>mobbing</strong>» nei confronti della<br />

moglie il comportamento del marito che in pubblico la denigra e ingiuria<br />

offendendola sul piano estetico e svalutandola come madre (pertanto,<br />

un valido motivo <strong>di</strong> addebito della separazione a carico del marito), e del<br />

Tribunale <strong>di</strong> Milano (sez. IX civile, 24 ottobre 2002, in Guida al Diritto n.<br />

24/2002, p. 37), che, <strong>nel</strong> pronunciare la separazione con addebito della<br />

stessa al marito, ha posto a carico del marito una responsabilità risarcitoria<br />

ex art. 2043 c.c. in quanto gravemente inadempiente ai doveri coniugali<br />

(artt. 143 e 151 c.c.) per la «compromissione esistenziale e relazionale»<br />

subita dalla moglie per l’allontanamento in gravidanza impostole,<br />

seppure temporaneo, dalla casa coniugale.<br />

Mobbing<br />

e danno esistenziale<br />

(Artt. 2043, 1226 e 2056 c.c.)<br />

La categoria del danno esistenziale<br />

(le preju<strong>di</strong>ce d’agrément,<br />

per l’or<strong>di</strong>namento francese) è<br />

frutto <strong>di</strong> recente elaborazione<br />

dottrinaria e giurisprudenziale,<br />

sul presupposto che, anche al <strong>di</strong><br />

fuori dei casi <strong>di</strong> malattia fisica e<br />

psichica si possono verificare oggettivi<br />

peggioramenti delle con<strong>di</strong>zioni<br />

esistenziali della vita <strong>di</strong><br />

relazione della persona riguardanti<br />

<strong>di</strong>ritti primari e costituzionalmente<br />

tutelati, perciò risarcibili<br />

sotto il profilo del danno ingiusto,<br />

ex art. 2043 del co<strong>di</strong>ce<br />

civile [42] . La figura del danno esistenziale<br />

secondo l’accre<strong>di</strong>tata<br />

dottrina già menzionata ben si attaglia<br />

ai casi <strong>di</strong> <strong>mobbing</strong>, trattandosi<br />

<strong>di</strong> una condotta plurioffensiva<br />

e perciò fonte <strong>di</strong> molteplici<br />

danni <strong>di</strong> varia natura (<strong>biologico</strong><br />

psichico, professionale e alla vita<br />

<strong>di</strong> relazione). Sicuramente, il<br />

<strong>mobbing</strong> comporta alla persona<br />

«un bagaglio peggiorativo» esistenziale<br />

e lo stravolgimento della<br />

propria esistenza e dei rapporti,<br />

pregiu<strong>di</strong>zio che la Cassazione<br />

ha riconosciuto come risarcibile<br />

(Cass. n. 11727 del 18 ottobre<br />

1999), facendo ricorso al criterio<br />

della liquidazione equitativa ex<br />

artt. 1226 e 2056 c.c., estendendo<br />

a tale danno il medesimo schema,<br />

adottato dalla dottrina e dalla<br />

giurisprudenza come valido<br />

per il danno <strong>biologico</strong> quale danno-evento<br />

o danno in re ipsa,<br />

neppure da provare quanto all’an<br />

dal danneggiato in virtù della<br />

mera esistenza dell’evento lesivo.<br />

Non manca <strong>di</strong> osservare qualche<br />

autore [43] che la «monetizzazione»<br />

dei valori della personalità<br />

umana non mortifica la persona<br />

bensì contribuisce a fornire una<br />

concreta risposta ad elementari<br />

istanze <strong>di</strong> tutela e salvaguar<strong>di</strong>a<br />

dei <strong>di</strong>ritti e delle libertà dell’in<strong>di</strong>viduo<br />

e, in tal senso, è ben vista<br />

la nuova figura del danno esistenziale<br />

che supera le angustie e le<br />

strettoie delle regole della me<strong>di</strong>cina<br />

legale e del danno <strong>biologico</strong><br />

e morale soggettivo subor<strong>di</strong>nato<br />

all’esistenza del reato [44] .<br />

[42] P. Cendon e P. Ziviz: Il danno esistenziale» in Le Voci della Responsabilità Civile, 1992; P. Ziviz, «La tutela<br />

risarcitoria della persona», Giuffrè E<strong>di</strong>tore 1999, G. Cricenti, Il danno non patrimoniale, Padova 1999, 166 che<br />

prospetta «il ricorso alla categoria del danno esistenziale derivante per la lesione della <strong>di</strong>gnità umana»; U. Oliva,<br />

Mobbing, quale risarcimento, in<strong>Danno</strong> e Resp., 2000, 27 - 34 e in Tagete: <strong>Danno</strong> psichico e <strong>mobbing</strong>, n.2,<br />

giugno 2000 L. Greco, Mobbing: quali esperienze, quali risarcimenti, inTagete - Riv. me<strong>di</strong>co-giuri<strong>di</strong>ca n. 3<br />

settembre 2001, p. 29; P. Vinci, <strong>Danno</strong> esistenziale e <strong>mobbing</strong> in Tagete n. 3 del settembre 2001, p. 56.<br />

[43] A. Pizzoferrato: Mobbing e danno esistenziale: verso una revisione della struttura dell’illecito civile in Contratto e<br />

Impresa, Saggi, 2002.<br />

[44] P.G. Monateri, M. Bona e U. Oliva, Il nuovo danno alla persona, Giuffrè E<strong>di</strong>tore 1999, e Mobbing: vessazione sul<br />

<strong>lavoro</strong>, Giuffrè E<strong>di</strong>tore 2000; D. Bellantoni, Lesione dei <strong>di</strong>ritti della persona, Cedam 2000, e <strong>nel</strong>la sempre più<br />

copiosa giurisprudenza in cui il danno esistenziale ha trovato ingresso: cfr. Trib. Torino 8 agosto 1995 in Resp. Civ.<br />

e Prev. 1996, p. 282; Trib. Roma 16 febbraio 1990, in GI, 1991, I, 2; Trib. Verona 26 febbraio 1996 in Foro It.,<br />

1996, I, 3529 e in Dir. e Informatica, 1996, p. 576; Giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Pace Cassamassima 10 giugno 1999 in <strong>Danno</strong> e<br />

Resp. 2000, 89; Cass. n. 60 del 7 gennaio 1991 con nota <strong>di</strong> R. Simoni, nesso <strong>di</strong> causalità e danno esistenziale; Cass.<br />

n. 1307/2000; Cass. n. 8267/1997, Cass. n. 1761 del 19 febbraio 1998; P. Ziviz, Il danno esistenziale preso sul<br />

serio, inResp. Civ. e Prev., 1999, 1343; Cendon, Non <strong>di</strong> sola salute vive l’uomo, inRiv. Crit. Dir. Priv., 1998, 567;<br />

E. Navarretta, Diritti inviolabili e risarcimento del danno, Torino, 1996; <strong>Danno</strong> esistenziale, inTagete, Rivista<br />

me<strong>di</strong>co-giuri<strong>di</strong>ca n. 1, marzo 2000; Trib. Milano, 20 ottobre 1997, in <strong>Danno</strong> e Responsabilità, 1999, 82, con nota<br />

<strong>di</strong> Bona; Cass. n. 13299 del 16 <strong>di</strong>cembre 1992, in Dir. Inf. 1993, 652. Cendon e Ziviz, Lesione della <strong>di</strong>gnità del<br />

lavoratore e risarcimento del danno, inNuova Giur. Civ. Comm., 1995, 75, ss.<br />

62 n. 2 - maggio 2003

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