Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg
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GUIDA al LAVORO<br />
A PPROFONDIMENTI<br />
Il <strong>mobbing</strong> sul posto <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong><br />
<strong>nel</strong>la legislazione dell’Unione Europea<br />
Di recente è salito alla ribalta del Parlamento Europeo il tema<br />
del «<strong>mobbing</strong>», quale fenomeno <strong>di</strong> violenza e molestie sul posto<br />
<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>.<br />
Dopo avere autorizzato la Commissione per l’occupazione e gli<br />
affari sociali a elaborare una relazione d’iniziativa, a norma<br />
dell’articolo 163 del regolamento Ce, e dopo aver consultato in<br />
data 16 luglio 2001, per il parere, la Commissione per i <strong>di</strong>ritti<br />
della donna e le pari opportunità, il Parlamento Europeo ha<br />
presentato una relazione, approvata all’unanimità in data 21<br />
luglio 2001, contenente una proposta <strong>di</strong> risoluzione dal titolo<br />
«<strong>mobbing</strong> sul posto <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>».<br />
Alla relazione è stato allegato il parere della Commissione per i<br />
<strong>di</strong>ritti della donna e le pari opportunità.<br />
Si aprono così nuovi e positivi scenari a livello internazionale in<br />
riferimento al fenomeno del <strong>mobbing</strong><br />
Esaminiamo il contenuto<br />
della Risoluzione del Parlamento<br />
europeo, approvata<br />
in data 21 luglio 2001, n.<br />
A5-0283/2001 (2001/2339(INI)<br />
<strong>di</strong> cui <strong>di</strong> seguito pubblichiamo il<br />
testo.<br />
Le premesse<br />
Il Parlamento Europeo, <strong>nel</strong>la Risoluzione<br />
in oggetto, ispirandosi<br />
agli articoli 2, 3, 13, 125-129,<br />
136-140 e 143 del Trattato Ce e<br />
alla normativa del suo regolamento<br />
(articolo 163), richiama,<br />
innanzitutto le proprie precedenti<br />
risoluzioni (in particolare:<br />
quella del 13 aprile 1999 sulla<br />
modernizzazione dell’organizzazione<br />
del <strong>lavoro</strong>, quella del 24<br />
ottobre 2000 sugli orientamenti<br />
per le politiche degli Stati membri<br />
a favore dell’occupazione<br />
per l’anno 2001 e quella del 25<br />
ottobre 2000 sull’Agenda per la<br />
politica sociale), nonché le conclusioni<br />
del Consiglio europeo<br />
in occasione dei vertici <strong>di</strong> Nizza<br />
e Stoccolma e la relazione della<br />
commissione per l’occupazione<br />
e gli affari sociali e il parere della<br />
commisisone per i <strong>di</strong>ritti della<br />
donna e le pari opportunità.<br />
Nella risoluzione in oggetto, il<br />
Parlamento Europeo segnala poi<br />
un sondaggio svolto dalla Fondazione<br />
europea per il miglioramento<br />
delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita e<br />
<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> (Fondazione <strong>di</strong> Dublino)<br />
tra 21.500 lavoratori, da cui<br />
è emerso che nei do<strong>di</strong>ci mesi precedenti<br />
la risoluzione ben l’8 per<br />
cento dei lavoratori della Ue (12<br />
milioni <strong>di</strong> persone) è stato vittima<br />
<strong>di</strong> <strong>mobbing</strong> sul posto <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>,<br />
con un «sommerso» dalle percentuali<br />
molto più elevate, e rileva<br />
che, più in generale, le statistiche<br />
sulla presenza <strong>di</strong> fenomeni<br />
<strong>di</strong> violenza e molestie sul <strong>lavoro</strong><br />
(tra cui il <strong>mobbing</strong>) variano tra<br />
gli Stati membri a seconda della<br />
<strong>di</strong>versa sensibilizzazione al fenomeno<br />
e per le <strong>di</strong>fferenze culturali<br />
e dei sistemi giuri<strong>di</strong>ci.<br />
La Fondazione <strong>di</strong> Dublino ha sottolineato<br />
che una delle cause<br />
principali dell’aumento della frequenza<br />
dei fenomeni <strong>di</strong> violenza<br />
e molestie sul <strong>lavoro</strong> è costituita<br />
dalla precarietà delle con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> (carenze organizzative<br />
e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione) e che le persone<br />
vittime del <strong>mobbing</strong> e delle vessazioni<br />
ad esso riconducibili sono<br />
soggette a stress in misura superiore<br />
agli altri lavoratori con<br />
rischio così elevato per la salute<br />
da sfociare in vere e proprie patologie,<br />
e che ciò è stato riscontrato<br />
specialmente <strong>nel</strong>le professioni<br />
caratterizzate da un elevato livello<br />
<strong>di</strong> tensione, con aumento<br />
<strong>di</strong> competitività e riduzione della<br />
sicurezza lavorativa.<br />
Tutto ciò ha reso precario lo stato<br />
<strong>di</strong> occupazione e ha creato pesanti<br />
pressioni sul singolo (in<br />
prevalenza donne) e sui gruppi<br />
<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>, da cui scaturiscono costi<br />
elevati per l’in<strong>di</strong>viduo lavoratore<br />
e per l’impresa (malattia, calo<br />
e riduzione <strong>di</strong> produttività e<br />
capacità lavorativa, indennità <strong>di</strong><br />
licenziamento e <strong>di</strong>missioni), con<br />
conseguenze devastanti per la salute<br />
fisica e psichica e con riflessi<br />
negativi anche nei rapporti<br />
con i familiari (le cosiddette vittime<br />
secondarie).<br />
Le misure da adottare<br />
Il Parlamento Europeo pone<br />
l’accento sul fatto che le misure<br />
da adottare contro il <strong>mobbing</strong><br />
sul luogo <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> debbono costituire<br />
una componente importante<br />
degli sforzi da compiere al<br />
fine del miglioramento della<br />
qualità del <strong>lavoro</strong> e delle relazioni<br />
sociali <strong>nel</strong>la vita lavorativa e<br />
al fine <strong>di</strong> combattere l’esclusione<br />
sociale.<br />
I SUPPLEMENTI<br />
n. 2 - maggio 2003 73