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Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg

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GUIDA al LAVORO<br />

A PPROFONDIMENTI<br />

Risarcibilità del <strong>mobbing</strong><br />

(Artt. 2, 3, 32 e 41, comma 2, Cost.;<br />

Artt. 2087, 2049, 2043, 2056, 2059, 1218, 1226 c.c.)<br />

Il «<strong>mobbing</strong>» è già entrato a far parte del vocabolario italiano e<br />

del Commentario del co<strong>di</strong>ce civile [45] ove si legge, nonostante il<br />

ritardo e l’inerzia del legislatore, che «un nuovo ed esteso<br />

ambito <strong>di</strong> tutela della salute è stato in<strong>di</strong>viduato recentemente<br />

<strong>nel</strong>la figura del cosiddetto <strong>mobbing</strong>, quale titolo per ottenere un<br />

risarcimento del danno alla salute in presenza <strong>di</strong> comportamenti<br />

ed atteggiamenti persecutori del datore <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> nei confronti<br />

del lavoratore».<br />

Pertanto, avendo ricevuto questo imprimatur letterario e scientifico<br />

ed una volta in<strong>di</strong>viduati i comportamenti riconducibili al<br />

fenomeno <strong>mobbing</strong> e le norme applicabili, proviamo a tracciare<br />

il quadro della possibile risarcibilità del danno a favore del<br />

lavoratore [46]<br />

Il tema della risarcibilità del<br />

danno causato da <strong>mobbing</strong> è<br />

sicuramente controverso, a<br />

causa della complessità del danno<br />

psichico, della in<strong>di</strong>viduazione<br />

del nesso <strong>di</strong> causalità, della<br />

quantificazione del danno ed i<br />

suoi profili, della <strong>di</strong>fficoltà dell’operatore<br />

<strong>nel</strong>l’orientarsi sulla<br />

voce o sulle voci <strong>di</strong> danno da<br />

risarcire in relazione al moltiplicarsi<br />

delle voci del danno alla<br />

persona sviluppatesi <strong>di</strong> recente,<br />

in seguito all’erosione dell’articolo<br />

2059 del co<strong>di</strong>ce civile e della<br />

introduzione <strong>nel</strong> nostro or<strong>di</strong>namento<br />

della figura del danno esistenziale.<br />

L’opzione, al fine del risarcimento,<br />

per una o per l’altra delle voci<br />

<strong>di</strong> danno sarà perciò subor<strong>di</strong>nata<br />

alla:<br />

a) natura del danno (<strong>biologico</strong>,<br />

morale, patrimoniale, esistenziale);<br />

b) entità del danno (in misura<br />

percentuale secondo le tabelle<br />

del danno <strong>biologico</strong> del foro<br />

competente o in via equitativa);<br />

c) necessaria e rigorosa sussistenza<br />

del nesso <strong>di</strong> causalità tra il<br />

danno patito e le conseguenze<br />

dello stesso alla professionalità,<br />

alla salute, alla <strong>di</strong>gnità e alla personalità<br />

morale del lavoratore<br />

quali <strong>di</strong>ritti costituzionalmente<br />

garantiti (articoli 2 e 32 della Costituzione)<br />

e per questo «inviolabili».<br />

I criteri<br />

per la liquidazione<br />

del danno<br />

Sussistendo i predetti presupposti,<br />

il giu<strong>di</strong>ce potrà liquidare il<br />

danno secondo una o più voci <strong>di</strong><br />

danno oppure, in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà,<br />

il giu<strong>di</strong>ce potrà ricorrere al<br />

principio <strong>di</strong> equità utilizzando il<br />

seguente or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> danno.<br />

Pertanto:<br />

1) <strong>Danno</strong> «patrimoniale»<br />

a) quale danno da «demansionamento»<br />

o «dequalificazione professionale»<br />

per lesione della professionalità<br />

(oggetto <strong>di</strong> frequenti e numerose<br />

controversie giu<strong>di</strong>ziali).<br />

In<strong>di</strong>pendentemente dalla insorgenza<br />

della malattia psichica<br />

che deriva al lavoratore dal demansionamento,<br />

la prevalente<br />

giurisprudenza sopra citata in<br />

merito al tema del demansionamento<br />

è orientata <strong>nel</strong> riconoscere<br />

a titolo <strong>di</strong> risarcimento del<br />

danno, per la lesione dello status<br />

professionale, alternativamente,<br />

o una mensilità <strong>di</strong> retribuzione<br />

per ogni mese <strong>di</strong> demansionamento<br />

oppure, in misura<br />

percentuale, il 40 o 50 per<br />

cento della retribuzione mensile<br />

per ogni mese <strong>di</strong> demansionamento.<br />

Frequente <strong>nel</strong>la giurisprudenza<br />

della Suprema Corte <strong>di</strong> Cassazione<br />

e dei giu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> merito è anche<br />

il ricorso alla liquidazione del<br />

danno «in via equitativa» a norma<br />

degli articoli 1226 e 2056 del<br />

co<strong>di</strong>ce civile;<br />

b) quale danno emergente<br />

per le spese me<strong>di</strong>che e <strong>di</strong> cure<br />

sostenute a causa della malattia<br />

fisica o psichica;<br />

c) quale danno da «lucro cessante»<br />

(articolo 1223 del co<strong>di</strong>ce civile)<br />

per i riflessi negativi sulla riduzione<br />

della capacità <strong>di</strong> produrre<br />

red<strong>di</strong>to liquidabile in sede civi-<br />

[45] Cian-Trabucchi, Commentario Breve al Co<strong>di</strong>ce Civile, p. 175, Cedam, 2002.<br />

[46] X Congresso Me<strong>di</strong>co-giuri<strong>di</strong>co Internazionale a Forte dei Marmi: «Quale evoluzione <strong>nel</strong>la tutela giuri<strong>di</strong>ca del<br />

lavoratore e del citta<strong>di</strong>no», 18-19 maggio 2001.<br />

I SUPPLEMENTI<br />

n. 2 - maggio 2003 63

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