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Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg

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I SUPPLEMENTI<br />

APPROFONDIMENTI<br />

Regione Lazio<br />

Legge regionale 11 luglio 2002, n. 16<br />

Disposizioni per prevenire e contrastare<br />

il fenomeno del <strong>mobbing</strong> nei luoghi <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong><br />

L’articolo 1 (Finalità) così recita: «La Regione, in attuazione dei principi<br />

costituzionali, <strong>nel</strong> rispetto della normativa statale vigente e <strong>nel</strong>le more<br />

dell’emanazione <strong>di</strong> un a<strong>di</strong>sciplina organica dello Stato in materia, interviene<br />

al fine <strong>di</strong> prevenire e contrastare l’insorgenza e la <strong>di</strong>ffusione del<br />

fenomeno del «<strong>mobbing</strong>» nei luoghi <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>».<br />

All’articolo 2 la legge regionale in oggetto fornisce un’ampia definizione<br />

del <strong>mobbing</strong> e in<strong>di</strong>vidua gli atti e i comportamenti <strong>di</strong>scriminatori o vessatori<br />

protratti <strong>nel</strong> tempo, posti in essere nei confronti <strong>di</strong> lavoratori <strong>di</strong>pendenti,<br />

pubblici o privati, da parte del datore <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> o soggetti posti in posizione<br />

sovraor<strong>di</strong>nata o da altri colleghi.<br />

Nei successivi articoli 3, 4, 5, e 6 la Regione in<strong>di</strong>vidua e promuove<br />

l’istituzione <strong>di</strong> soggetti idonei alla sensibilizzazione, formazione e assistenza<br />

dei lavoratori, quali: Organi paritetici; Centri anti-<strong>mobbing</strong>; Enti<br />

Locali; Osservatorio regionale sul <strong>mobbing</strong> con sede presso l’Assessorato<br />

competente in materia <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>.<br />

te della Regione Lazio <strong>di</strong> un «Osservatorio»<br />

sul <strong>mobbing</strong>, su Delibera<br />

del Consiglio Regionale <strong>nel</strong>la<br />

seduta del 26 settembre 2001<br />

e l’emanazione della legge 11 luglio<br />

2002, n. 16 (in Bur Lazio<br />

del 30 luglio 2002, n. 21 – S.O.<br />

n. 3) concernente «Disposizioni<br />

per prevenire e contrastare il fenomeno<br />

del <strong>mobbing</strong> nei luoghi<br />

<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>».<br />

Numerose anche le proposte <strong>di</strong><br />

legge pendenti <strong>nel</strong> nostro Parlamento<br />

(ve<strong>di</strong> oltre).<br />

Il Parlamento Europeo ha considerato<br />

l’ampio «movimento»<br />

creatosi attorno al <strong>mobbing</strong>, le<br />

indagini, le ricerche e gli stu<strong>di</strong><br />

sociologici e scientifici degli specialistici<br />

della mente susseguitisi<br />

<strong>nel</strong> nostro come negli altri Stati<br />

d’Europa, e gli orientamenti<br />

dottrinari e giurisprudenziali.<br />

La risoluzione acclara la sussistenza<br />

del «fenomeno <strong>mobbing</strong>»<br />

in tutta la sua estensione e gravità,<br />

e cerca <strong>di</strong> fronteggiarlo sulla<br />

base dei seguenti assunti:<br />

1) si riconosce, anzitutto, che il<br />

<strong>mobbing</strong> ed i suoi devastanti effetti<br />

sul singolo e sulla collettività<br />

è determinato da carenze organizzative<br />

e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>nel</strong>l’ambito<br />

dell’impresa, pertanto dalla<br />

precarietà delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong><br />

(molta responsabilità è attribuita<br />

all’aumento dei contratti a<br />

termine), a scapito <strong>di</strong> soggetti <strong>di</strong><br />

più elevato livello culturale e<br />

professionale e più sovente della<br />

donna lavoratrice;<br />

2) si riconosce altresì che dallo<br />

stress, dai <strong>di</strong>sagi, dalle violenze<br />

psicologiche e dalle molestie nei<br />

luoghi <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> deriva un danno<br />

alla vita professionale ed alla salute<br />

fisica e psichica delle vittime<br />

<strong>di</strong> <strong>mobbing</strong>, con riflessi sulle<br />

loro famiglie [67] , comportando<br />

così la necessità <strong>di</strong> cure e trattamenti<br />

psico-terapeutici;<br />

3) si attribuisce alla «salute» il<br />

valore <strong>di</strong> «bene giuri<strong>di</strong>co primario»<br />

e, pertanto, «<strong>di</strong>ritto inviolabile»,<br />

come tale già riconosciuto<br />

<strong>nel</strong>l’or<strong>di</strong>namento del nostro Paese<br />

(artt. 2, 32 e 41, comma 2 della<br />

Costituzione) come pure in altri<br />

Stati dell’Unione [68] , da salvaguardare<br />

con un’opera <strong>di</strong> prevenzione<br />

del rischio-<strong>mobbing</strong> (v. la<br />

Direttiva quadro 391/1989/Cee<br />

recepita <strong>nel</strong> nostro or<strong>di</strong>namento<br />

con il decreto legislativo n.<br />

626/1994) e me<strong>di</strong>ante idonei ed<br />

opportuni interventi socio-legislativi;<br />

4) si è accertato che gli effetti<br />

del <strong>mobbing</strong> risultano vieppiù<br />

catastrofici, per l’elevato costo<br />

che esso comporta a danno del<br />

lavoratore e dell’impresa (malattia,<br />

per<strong>di</strong>ta del posto <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> e<br />

GUIDA al LAVORO<br />

indennità <strong>di</strong> licenziamento e <strong>di</strong>missioni).<br />

Sulla base <strong>di</strong> queste fondate preoccupazioni,<br />

il Parlamento Europeo<br />

ha deliberato <strong>di</strong> intervenire<br />

sul <strong>mobbing</strong> con suggerimenti,<br />

inviti ed esortazioni nei confronti<br />

degli Stati membri affinché<br />

non sottovalutino il fenomeno e<br />

assumano in tempi rapi<strong>di</strong> le misure<br />

del caso, con confronti e<br />

scambi <strong>di</strong> esperienze e <strong>di</strong> strumenti<br />

assistenziali (adesempio il<br />

prepensionamento è già in vigore<br />

in Germania) e giu<strong>di</strong>ziari (ad<br />

esempio in Svezia esiste persino<br />

il reato da <strong>mobbing</strong>, ipotesi non<br />

con<strong>di</strong>visa da più parti <strong>nel</strong> nostro<br />

Paese), e legislativi, al fine <strong>di</strong><br />

«garantire un ambiente <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfacente» e «l’adozione <strong>di</strong><br />

misure energiche» contro il <strong>mobbing</strong><br />

sul posto <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>.<br />

Da qui è scaturita l’esigenza <strong>di</strong><br />

un «libro verde»che, come detto,<br />

non si è ancora realizzato, al<br />

fine <strong>di</strong> una analisi dettagliata sulitaliani»<br />

dalla relazione dell’ex Ministro della Sanità U. Veronesi Quoti<strong>di</strong>ano Metro <strong>di</strong> Milano dell’11 gennaio<br />

2001: «10 milioni <strong>di</strong> italiani hanno <strong>di</strong>sturbi mentali» dalla relazione dell’ex ministro della Sanità U. Veronesi alla<br />

prima Conferenza Nazionale per la salute mentale a Roma.<br />

[67] Trib. Milano n. 1223/2000 in Guida al Diritto n. 14 del 15 aprile 2000; Trib. Milano n. 666/2000.<br />

[68] Cfr. i «Beni giuri<strong>di</strong>ci» paragr. 823 del co<strong>di</strong>ce civile tedesco - Bgb; le <strong>di</strong>sposizioni con cui i <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> danni<br />

vengono regolamentati dal co<strong>di</strong>ce civile austriaco - Abgb; la clausola generale <strong>di</strong> responsabilità in materia <strong>di</strong><br />

responsabilità civile o <strong>di</strong> fatti illeciti, per i valori in essa contenuti, <strong>nel</strong> co<strong>di</strong>ce civile francese e in altri che vi si sono<br />

ispirati, tra i quali i co<strong>di</strong>ci italiani.<br />

78 n. 2 - maggio 2003

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