Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg
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GUIDA al LAVORO<br />
A PPROFONDIMENTI<br />
trattuale del datore <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> la<br />
violazione dell’articolo 2087 del<br />
co<strong>di</strong>ce civile per il caso <strong>di</strong> molestie<br />
sessuali sul luogo <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>,<br />
sia che vengano poste in essere<br />
dal datore <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> che dai suoi<br />
stretti collaboratori, superiori gerarchici<br />
e preposti [37] .<br />
Da tale comportamento, che la<br />
stessa Cassazione definisce «tra<br />
i più detestabili perché ledono la<br />
personalità morale e, <strong>di</strong> conseguenza,<br />
l’integrità psico-fisica<br />
del prestatore <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> subor<strong>di</strong>nato»<br />
[38] , scaturisce il <strong>di</strong>ritto al<br />
risarcimento del danno <strong>biologico</strong>,<br />
e <strong>di</strong> altre eventuali voci <strong>di</strong><br />
danno deducibili (danno morale,<br />
danno esistenziale). È configurabile<br />
l’ipotesi <strong>di</strong> reato, ai sensi dell’art.<br />
590 c.p. (lesioni personali<br />
colpose), ed ai sensi dell’art. 610<br />
c.p. (violenza privata), per tutto<br />
quanto patito dalla vittima delle<br />
molestie sotto ogni profilo <strong>di</strong><br />
danno, compreso il danno patrimoniale<br />
inerente alla per<strong>di</strong>ta del<br />
posto <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>.<br />
La perseguibilità penale a causa<br />
<strong>di</strong> <strong>mobbing</strong>, non solo è ammissibile,<br />
seppur in <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> una<br />
esplicita previsione normativa<br />
che faccia un altrettanto esplicito<br />
riferimento al reato <strong>di</strong> <strong>mobbing</strong>,<br />
che non è previsto dall’or<strong>di</strong>namento<br />
in considerazione delle<br />
<strong>di</strong>fficoltà che si potranno incontrare<br />
in sede <strong>di</strong> emananda legislazione<br />
ad hoc, ma è anche<br />
invocabile per gli altri tipi <strong>di</strong> illegittima<br />
condotta datoriale perpetrata<br />
attraverso i preposti e superiori<br />
gerarchici ex art. 323 c.p.<br />
(abuso d’ufficio), o ex artt. 594 e<br />
595 c.p. (ingiuria e <strong>di</strong>ffamazione).<br />
Inoltre, non è <strong>di</strong> trascurabile<br />
rilievo l’aggravante del reato prevista<br />
dall’articolo 61, n. 11, c.p.<br />
per avere commesso il fatto con<br />
abuso <strong>di</strong> autorità, relazioni <strong>di</strong> ufficio<br />
o prestazioni d’opera.<br />
Mobbing e danno <strong>biologico</strong><br />
<strong>nel</strong>la «species» del danno<br />
psichico<br />
(Artt. 2087, 2043 c.c.)<br />
Il <strong>mobbing</strong> e il danno psichico<br />
sono concetti strettamente correlati.<br />
Infatti i <strong>di</strong>sturbi e le turbe<br />
psicosomatiche sudescritte comportano<br />
<strong>nel</strong>la vittima del <strong>mobbing</strong><br />
non una menomazione organica<br />
o neurologica, bensì una<br />
compromissione della psiche<br />
con alterazione <strong>di</strong> svariati processi<br />
mentali rispetto ad una con<strong>di</strong>zione<br />
precedente [39] .<br />
Anche il danno psichico, come<br />
quello <strong>biologico</strong>, in generale, è<br />
assoggettato alla regola della prova<br />
della menomazione o lesione<br />
della salute. La psichiatria, la psicologia<br />
del <strong>lavoro</strong> e la me<strong>di</strong>cina<br />
legale hanno dato un fondamentale<br />
contributo in questa materia,<br />
priva <strong>di</strong> certezze per le <strong>di</strong>fficoltà<br />
che sorgono <strong>nel</strong>l’accertamento e<br />
<strong>nel</strong>la valutazione degli eventi<br />
che hanno generato la lesione<br />
della psiche [40] , ed in tal senso si<br />
esprime tutta la letteratura prima<br />
menzionata, essendosi concentrata<br />
l’attenzione sul «mondo del<br />
<strong>lavoro</strong>» come possibile elemento<br />
scatenante <strong>di</strong> patologie psichiche.<br />
Riconoscimento del danno<br />
psichico <strong>nel</strong> <strong>mobbing</strong><br />
Con<strong>di</strong>zioni essenziali per il riconoscimento<br />
della sussistenza<br />
del danno psichico <strong>nel</strong> <strong>mobbing</strong><br />
sono le seguenti: 1) il <strong>rapporto</strong><br />
cronologico tra la malattia psichica<br />
e il verificarsi del fatto illecito;<br />
2) il <strong>rapporto</strong> <strong>di</strong> adeguatezza,<br />
qualitativa e quantificativa tra il<br />
danno psichico lamentato e il fatto<br />
illecito che l’ha determinato.<br />
Nel campo delle lesioni psichiche<br />
da persecuzioni e violenze<br />
morali sul <strong>lavoro</strong>, una volta accertato<br />
il nesso <strong>di</strong> causa tra l’ingresso<br />
della vittima del <strong>mobbing</strong><br />
<strong>nel</strong>l’ambiente lavorativo e l’insorgenza<br />
della malattia, sarà più<br />
facile per il giu<strong>di</strong>ce assolvere il<br />
compito affidatogli <strong>nel</strong>la in<strong>di</strong>viduazione<br />
della fattispecie <strong>di</strong><br />
I SUPPLEMENTI<br />
[37] Pret. Lav. Rho, Est. Ferrari n. 54/1998, riformata parzialmente in senso positivo dal Trib. Milano con sentenza n.<br />
5854/1999; Trib. Milano 21 aprile 1998, Pres. Ruiz, Est. De Angelis, in Ceriani/Frecchisani e Sant’Andrea, in Riv.<br />
Crit. Dir. Lav. p. 957.<br />
[38] Cass. n. 1307/2000 e n. 143/2000 cit.; Cass. n. 3131/1998 e n. 12763/1998; Pret. Lav. Milano 1478/1995, Est.<br />
Mascarello, in Neposteri c/Carbonstil srl. RCDL, p. 680, «L’aggressione sessuale del datore <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> ai danni <strong>di</strong><br />
una propria <strong>di</strong>pendente, costituente <strong>di</strong> per sé giusta causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni, è stata riconosciuta suscettibile <strong>di</strong><br />
risarcimento del danno <strong>biologico</strong> e morale»; Trib. Milano, 8 giugno 2001 est. Santosuosso, in Carriero c/<br />
Patent-verwag Italia Srl, in DeLn. 4/2001, secondo cui «in caso <strong>di</strong> accertate molestie <strong>di</strong> natura sessuale, il datore<br />
<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> pone in essere una violazione dei suoi doveri sanciti dall’art. 2087 c.c., e causa un danno alla persona che<br />
trova fondamento negli artt. 13, 32 Cost. e che deve essere liquidato in via equitativa»; in precedenza, Trib. Milano<br />
2 novembre 1999, est. Frattin, in Bighi c/Junghans Italia Srl, in DeLn. 2/2000, cosicché, «l’offesa della<br />
personalità morale del <strong>di</strong>pendente attuata dal datore <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> <strong>di</strong>rettamente o da un suo esposto, dà luogo a una<br />
sofferenza morale che è fonte <strong>di</strong> obbligazione risarcitoria per responsabilità sia aquiliana, sia contrattuale ex art.<br />
2087 c.c.»; Trib. Como, est. Fargnoli, 27 settembre 2002 in Guida al Lavoro n. 50/2002, che <strong>di</strong>stingue tra <strong>mobbing</strong><br />
e molestie quali fattispecie <strong>di</strong>fferenti.<br />
[39] Monateri-Bona-Oliva, Mobbing: vessazioni sul <strong>lavoro</strong>, Giuffrè, 2000; Brondolo e Marigliano, <strong>Danno</strong> psichico,<br />
Milano 1996.<br />
[40] Atti Convegno Centro Stu<strong>di</strong> Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Parma e Piacenza 27.3.1999, in Piacenza su: Il danno psichico e<br />
il danno esistenziale: le nuove frontiere del danno <strong>biologico</strong>.<br />
n. 2 - maggio 2003 59